lunedì 22 dicembre 2008
Benedetto XVI all’Angelus rende omaggio agli scienziati (Fabrizio)
Vedi anche:
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Angela Maria Cosentino: L'attualità dell'Istruzione "Dignitatis personae" (Zenit)
Il Papa rende omaggio a Galileo e alle donne di scienza
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Messa tridentina: segnalazione siti
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Il Papa: "Grazie dei bellissimi libri, ma dovreste regalarmi anche il tempo per leggerli" (Izzo) :-))
Il sito di Repubblica ricorda le accuse che sbarrarono al Papa la porta della Sapienza. Nell'articolo ci sono parecchie imprecisioni!
Papa Benedetto "spiegato" da Lucio Brunelli: non sono le innovazioni a far grande un Papa (Eco di Bergamo)
Il Papa si fa "astronomo" e ci spiega che Piazza San Pietro è anche una meridiana
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Roncalli, il Pontefice «massimo» anche per i media (Tornielli). Quando i vaticanisti smetteranno di distinguere fra Papi "buoni" e Papi "cattivi"?
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"I bambini e il Papa che spiega la fede": straordinaria lezione di Carlo di Cicco sull'Osservatore Romano. Da leggere ed assaporare!
Nell'articolo che segue c'e' una grave imprecisione: Ratzinger non parlò mai di processo «ragionevole e giusto« contro Galileo, ma si limito' a citare Feyerabend senza fare proprie le convinzioni di quest'ultimo.
Si veda il discorso del 1990 alla Sapienza.
Si rimanda, ancora una volta, a questa raccolta di post:
IL PAPA E L'OSCURANTISMO INTOLLERANTE DEI LAICISTI UNIVERSITARI: LO SPECIALE DEL BLOG
Il Papa cita Galileo: gli scienziati insegnano le leggi, opera di Dio
Benedetto XVI all’Angelus rende omaggio agli studiosi
di NINA FABRIZIO
CITTA’ DEL VATICANO
«Galileo e gli altri scienziati ci hanno insegnato le leggi della natura e l'opera di Dio». Complice il solstizio di inverno e l'imminenza dell'anno mondiale dell'astronomia, Benedetto XVI nell'Angelus pre-natalizio ha reso omaggio alla figura di Galileo Galilei, simbolo di una delle epoche più oscurantiste della Chiesa. «Il fatto che proprio oggi, 21 dicembre, in questa stessa ora, cade il solstizio d'inverno – ha detto il Papa - mi offre l'opportunità di salutare tutti coloro che parteciperanno a vario titolo alle iniziative per l'anno mondiale dell'astronomia, il 2009, indetto nel quarto centenario delle prime osservazioni al telescopio di Galileo Galilei». Nessun riferimento al mea culpa con cui Giovanni Paolo II riabilitò una volta per tutte il grande scienziato pisano nel 1992, nè un accenno alla vicenda che lo ha coinvolto personalmente quando nel gennaio scorso la sua visita alla Sapienza di Roma saltò per l'opposizione di alcuni docenti che ricordavano come, da cardinale, Ratzinger parlò di processo «ragionevole e giusto« contro Galileo.
Piuttosto, una menzione che vale un omaggio allo scienziato più volte è simbolo del rapporto, spesso conflittuale, tra fede e scienza. Non così secondo Benedetto XVI che, pur non essendo mai entrato nel merito del processo con cui la Chiesa costrinse Galileo all'abiura delle sue teorie eliocentriche, già nel 2006 lo elogiava definendolo «il grande Galileo».
La ricerca dello scienziato pisano non era avversa alla fede, ha voluto dire ieri il Papa, ma finalizzata a comprendere meglio le leggi della Natura creata da Dio. «Se i cieli narrano la gloria di Dio, - ha infatti affermato Benedetto XVI - anche le leggi della natura, che nel corso dei secoli tanti uomini e donne di scienza ci hanno fatto capire sempre meglio, sono un grande stimolo a scandire, a contemplare con gratitudine le opere del Signore». E sono in sintonia con le parole pronunciate ieri dal Papa quelle con cui il cardinale Bertone, segretario di Stato vaticano, aveva concluso il 26 novembre scorso il suo intervento a un convegno su Galileo. «Quel che mi pare debba essere sottolineato – aveva detto – è che Galileo, uomo di scienza, ha pure coltivato con amore la sua fede e le sue profonde convinzioni religiose. Galilei è uomo di fede che vedeva la natura come un libro il cui autore è Dio». Per l'anno nuovo, inoltre, dalla Santa Sede si annunciano due iniziative che hanno ad oggetto lo scienziato del ’600. La prima: la ripubblicazione degli atti del processo contro di lui che «non fu mai condannato», come ci ha tenuto a precisare nel novembre scorso monsignor Ravasi, «ministro» della Cultura vaticano, e quindi per «rinfrescare la memoria» a quanti attendono «pentimenti» che non avrebbero ragion d'essere. La seconda: la costruzione in onore dello scienziato di una statua di marmo nei pressi della Casina di Pio IV, all'interno della Città del Vaticano. Tornando all'udienza di ieri, il Papa ha concluso l'Angelus improvvisandosi Cicerone per la folla a cui ha spiegato che piazza San Pietro è «una meridiana»: «Il grande obelisco, infatti, getta la sua ombra lungo una linea che corre sul selciato verso la fontana sotto questa finestra, ed in questi giorni l'ombra è la più lunga dell'anno».
© Copyright Il Messaggero, 22 dicembre 2008 consultabile online anche qui.
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2 commenti:
Se qualcuno, per le prossime festività, vuole fare un regalo al nostro Joseph :-)
http://www.corriere.it/cronache/08_dicembre_22/baviera_regali_papa_d099c868-d028-11dd-b6ee-00144f02aabc.shtml
Grazie, Scenron :-))
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