domenica 28 dicembre 2008

Quando l'attacco alla Chiesa arriva dalla Chiesa (Lussana)


Vedi anche:

Bilanci 2008, il rapporto dei media con il Papa: bene internet, benino (ino-ino) la tv, débâcle quasi assoluta per la carta stampata (Raffaella)

DA DOMANI IL BLOG SI CONCEDE UNA PICCOLA VACANZA

Domani l'Angelus del Papa nella Festa della Santa Famiglia in videocollegamento con Madrid (Radio Vaticana)

Squarciato il velo di silenzio sulle suore rapite, il Papa: «Dio converta il cuore dei rapitori» (Giansoldati)

Dal Papa l’invito a vivere con coraggio il messaggio di speranza del Natale (Mazza)

Il 2008 di Papa Benedetto secondo l'agenzia Asca: un Pontefice non "star", ma un pastore non sempre compreso

Papa Ratzinger, appello per le suore rapite (Il Tempo)

Alain Besançon: Chiesa e sessualità nella storia (Osservatore Romano)

Il richiamo del Papa: il quotidiano sguardo della solidarietà (Rondoni)

La notizia che non troveremo sui giornaloni: boom di ascolti per la Messa di Natale ed il Messaggio "Urbi et Orbi"

A maggio Papa Ratzinger andrà in Terra Santa (Galeazzi)

Appello del Papa: «Liberate le suore rapite» (Il Giornale)

Mons. Ravasi: Maria incinta di Gesù. Mistero e sacralità del concepimento (Osservatore Romano)

Il Natale nella poesia liturgica di Romano il Melode: Adamo ed Eva alla grotta del nuovo bambino (Osservatore Romano)

Messaggio natalizio di Benedetto XVI: la luce di Betlemme si diffonda nel mondo e risplenda dove prevalgono egoismi e violenza (Radio Vaticana)

Appello del Papa per la liberazione delle due consacrate italiane rapite in Kenya (Radio Vaticana)

Il Papa: "A posteriori, si può dire che la testimonianza di Stefano fu decisiva per la conversione di San Paolo"

Forte appello del Papa per tutti i minori che nel mondo sono vittime di ingiustizie

Il Papa: la solidarietà è l'unica via

Il Papa si fa portavoce dei bambini abusati (Zenit)

MESSAGGIO URBI ET ORBI DI PAPA BENEDETTO XVI (25 DICEMBRE 2008)

Una donna scavalca le transenne per raggiungere il Papa: video CNN

Durante la Messa di Natale una donna ha scavalcato le transenne per raggiungere il Papa. Prontamente fermata dalla sicurezza

L’appello natalizio del Papa: solidarietà per superare la crisi

Folla in piazza San Pietro per la benedizione «Urbi et Orbi». Il Papa lancia vibranti appelli per la pace

Appello del Papa per la crisi economica: "Se vince l'egoismo, il mondo va in rovina"

Il Papa: "Su ogni bambino c’è il riverbero del bambino di Betlemme. Ogni bambino chiede il nostro amore" (Omelia nella Solennità del Natale del Signore)

Il presepe allestito in piazza San Pietro e nell'appartamento di Benedetto XVI (Osservatore Romano)

NATALE 2008: TUTTE LE DIRETTE TELEVISIVE

Benedetto, un Papa non moralista. Questo lo scandalo? (Marina Corradi)

Baget Bozzo: il Papa ostenta la sua personalità e obbliga tutta la Chiesa, vescovi e fedeli, a parlare il linguaggio del mistero e della liturgia

FESTIVITA' NATALIZIE 2005-2009: LO SPECIALE DEL BLOG

QUANDO L’ATTACCO ALLA CHIESA ARRIVA DALLA CHIESA

di Massimiliano Lussana

Non è un dogma, è un fatto. La Chiesa è al centro di un attacco concentrico. E, in mezzo a questo attacco, ci finiscono tutti i nostri valori, le nostre tradizioni, le nostre radici, la nostra cultura, la nostra fede. In un tritacarne che non risparmia niente e nessuno e distorce tutto per attaccare il clero: dal Papa, in giù.

Ma, proprio perché la Chiesa e le nostre radici sono al centro di questo attacco fortissimo e trasparente - che parte dall’Onu, per arrivare all’Unione Europea, per finire ai media e al politicamente corretto come unico metro di valore e di pensiero - sarebbe il caso che la Chiesa e il clero non si accodassero a quest’opera di demolizione sistematica delle nostre radici e delle nostre tradizioni. E invece.

Invece, spesso, quell’opera parte direttamente dai pulpiti, dalle sacrestie, dagli altari. In una specie di ansia di anticlericalismo clericale che distrugge tutto e tutti. Spesso, spessissimo in buona fede. Ma, altrettanto spesso, spessissimo alla disperata ricerca di visibilità che distrugge le fondamenta su cui sono costruiti quegli altari.
Il caso del rappresentante islamico di Ravenna che si è detto favorevole ai presepi aboliti anche dai cattolici ravennati «per non urtare la sensibilità degli islamici», è la cartina di tornasole di ciò che sta succedendo. Un crescendo che ogni giorno si arricchisce di nuovi episodi: le moschee nei presepi, ormai, sono la normalità. Quando abbiamo dato per primi la notizia del sacerdote genovese che aveva messo una moschea nel suo presepe, non avremmo mai pensato che non si trattasse di un caso isolato. E invece.
Invece, in pochi giorni, la moschea all’interno del presepe è diventata una specie di simpatica tradizione. Ce n’è una a Venezia, un’altra a Sestri Levante, un’altra ancora chissà dove. Come se, insieme a buoi, asinelli, pastori, don Giuseppe e Marie, fosse obbligatorio metterci anche un minareto. Ma è mai possibile che non ci sia una via di mezzo fra dire che non è obbligatorio dichiarare guerra all’Islam e partire per una nuova Crociata alla ricerca di una nuova battaglia di Lepanto e piazzare una moschea in ogni presepe?
A Bergamo, invece, sono più tradizionalisti e la moschea non c’è. Ma, in compenso, non c’è neppure il bambinello. O, meglio, c’è ma è fuori dalla grotta, per provocazione nei confronti dei fedeli che non si prendono cura degli immigrati: «Gesù non ha paura di avvicinarsi agli emarginati, agli ultimi. E se non si sa accogliere lo straniero, non si può accogliere Gesù Bambino». Quindi, niente bambinello nella grotta.
Ora, si può discutere di tutto. Ma resta un fatto: se la Chiesa e la religione sono sotto attacco, forse varrebbe la pena di non minarle dall’interno, anche in buonissima fede.

Forse, varrebbe la pena di non abdicare al politicamente corretto, sempre e comunque.

Non vorremmo leggere che la prossima persona licenziata perché risponde al telefono «Buon Natale» anziché «Buone Feste», come è capitato in Florida, è la perpetua di un parroco.

© Copyright Il Giornale, 28 dicembre 2008 consultabile online anche qui.

Che dire? Sottoscrivo visto che e' cio' che denunciamo da mesi e mesi..
R.

Nessun commento: