domenica 25 gennaio 2009
Il docente di teologia Vito Mancuso esulta: Ottima la decisione del Papa «Ci vogliono più revoche simili» (Travati)
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Mancuso: «Il Pontefice apra anche a sinistra per evitare divisioni»
Ottima la decisione del Papa «Ci vogliono più revoche simili»
Roberto Travati
CITTÀ DEL VATICANO
È «ottima» la decisione del Papa di revocare la scomunica ai lefebvriani, anzi «ci vogliono più revoche di questo tipo», ma ora, dopo la significativa «apertura verso l'estrema destra» della Chiesa, «Benedetto XVI apra anche a sinistra per evitare divisioni».
Vito Mancuso, docente di teologia moderna e contemporanea presso la facoltà di Filosofia dell'Università San Raffaele di Milano e autore di bestseller come «L'anima e il suo destino», esprime apprezzamento per il «perdono» di Ratzinger verso i seguaci di Lefebvre, perché, spiega in una conversazione con l'Ansa, «è proprio l'ufficio della scomunica in sé che andrebbe bandito in un'istituzione misericordiosa come la Chiesa cattolica».
Il teologo avverte però che il provvedimento «ha senso solo nella misura in cui si accompagna a una eguale apertura e riammissione verso tutti quei teologi che hanno espresso posizioni contrarie a quelle tradizionaliste».
I lefebvriani, seguaci del vescovo anti-conciliare Marcel Lefebvre, riammessi ieri dal Papa nella comunità ecclesiale, rappresentano la componente più tradizionalista della Chiesa ed erano entrati in contrasto tanto con Paolo VI – che nel 1976 sospese Lefebvre a divinis – quanto con Giovanni Paolo II, per le loro dure critiche nei confronti del Concilio Vaticano II e del suo vento riformatore. Contrasti che erano culminati nella scomunica inferta loro da Wojtyla nel 1988, quando il presule ribelle aveva ordinato senza l'autorizzazione del Pontefice, quattro nuovi vescovi per preservare, a suo dire, la tradizione autentica cattolica contro la «sovversione e la rivoluzione» introdotte dal Concilio. E proprio ieri che il Papa li "perdona", monsignor Bernard Fellay, superiore della Fraternità di San Pio X, in una lettera ai fedeli ribadisce le «riserve» dei tradizionalisti sul Concilio Vaticano II. Con queste premesse, la decisione del Papa non mancherà di suscitare divisioni all'interno della Chiesa.
Si trova sul fronte diametralmente opposto a quello degli ultra-tradizionalisti della San Pio X, Vito Mancuso, teologo laico che rappresenta il sostegno all'ala progressista della Chiesa ed è noto per essersi, ad esempio, pronunciato a favore della contraccezione al fine di prevenire «la tragedia dell'aborto».
© Copyright Gazzetta del sud, 25 gennaio 2009 consultabile online anche qui.
Suvvia...la Chiesa e' divisa da tempo e non solo per colpa dei tradizionalisti!
Ricordo ancora una volta che la scomunica latae sententiae (cioe' automatica, la stessa in cui e' incorso Milingo!) non ha nulla a che vedere con le critiche al Magistero o al Concilio, ma con la decisione di Mons. Lefebvre di procedere all'ordinazione di quattro vescovi senza autorizzazione.
Se tutti coloro che criticano il Papa da una parte ed il Concilio dall'altra venissero scomunicati resterebbero ben pochi fedeli nella Chiesa :-)
R.
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3 commenti:
La divisione all`interno della Chiesa è provocata dai tanti teologi della domenica e anche del lunedì, dai vari magisteri paralleli che ignorano o contestano il Magistero petrino, dagli ante-alter-antipapa che sono, dovrei dire che è ascoltato e rispettato più del Pontefice stesso, da chi si è impadronito della Liturgia cattolica, desacralizzandola, per creare riti privati, da chi, dietro una facciata che si vuole obbediente, prosegue un percorso e un disegno privato, dall`individualismo, protagonismo e relativismo che è entrato con forza anche all`interno della Chiesa.
Beh, il papa ha accettato i neocatecumenali che gli hanno fatto uno spettacolo in san pietro che mi ha fatto un po' rabbrividire... Marco
Infatti, probabilmente lo 'spettacolo' dei Neocatecumenali@SanPietro, deve aver fatto cadere ogni suo possibile dubbio, quanto alla remissione delle scomuniche... ;)
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