lunedì 12 gennaio 2009

Il Papa: «I figli non sono proprietà dei genitori» (Lorenzoni)


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Il Papa: Il bambino non è proprietà dei genitori, ma è affidato dal Creatore alla loro responsabilità

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Il Papa ha indicato il ruolo di una sana educazione verso i piccoli, da considerare come persone, liberi figli di Dio

«I figli non sono proprietà dei genitori»

Mònito «Il bambino è affidato dal Creatore alla loro responsabilità»

Rodolfo Lorenzoni

«I bambini non sono proprietà dei genitori, ma vengono affidati da Dio alla loro responsabilità». Benedetto XVI rinnova la tradizione, introdotta da Giovanni Paolo II, di celebrare il battesimo dei bambini nel giorno in cui la liturgia ricorda il Battesimo di Gesù.

E, nella Cappella Sistina, accogliendo 13 piccoli nella comunità cristiana, lancia un monito alle famiglie e a tutti coloro che hanno la responsabilità di educare gli innocenti.
Attenzione, spiega Benedetto, la vita umana non è un bene sotto il dominio esclusivo dell'uomo che l'ha ricevuta in dono, bensì qualcosa che proviene dal Signore.
Proprio per questo i bambini devono essere protetti, nonché educati evitando di soddisfare ogni loro desiderio e capriccio. E proprio per questo, inoltre, il battesimo non costituisce una violenza, ma anzi conferisce il dono della vita autentica, della vita nel segno di Cristo. Un chiaro invito da parte del Papa a non temere di battezzare i neonati, contro la tendenza di chi vorrebbe che i bambini decidessero da soli una volta cresciuti. Con una precisa ridefinizione del ruolo dei genitori, da considerare educatori, ma certo non padroni dei piccoli che hanno messo al mondo.
Sotto le volte dipinte da Michelangelo mamme e papà, nonni e parenti, hanno assistito a una cerimonia semplice e profonda, durante la quale il Papa non ha però rinunciato a esprimersi con chiarezza sui temi dell'infanzia. «I genitori - ha detto devono trovare il giusto equilibrio tra la pretesa di poter disporre dei propri figli come se fossero un privato possesso plasmandoli in base alle proprie idee e desideri, e l'atteggiamento libertario che si esprime nel lasciarli crescere in piena autonomia soddisfacendo ogni loro desiderio e aspirazione, ritenendo ciò un modo giusto di coltivare la loro personalita».
Grande e rilevante il ruolo dei papà e delle mamme: ad essi deve essere impedito sia di imporre ai figli le proprie volontà sia di lasciare i bimbi completamente a loro stessi, nella falsa convinzione che la libertà assoluta sia la soluzione educativa più consona ai tempi moderni.
Il momento chiave per la crescita spirituale è rappresentato appunto dal battesimo. Parole importanti, pronunciate in vista del sesto Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà a Città del Messico dal 13 al 18 gennaio.

© Copyright Il Tempo, 12 gennaio 2009 consultabile online anche qui.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Magnifico il discorso del Santo Padre che, come prevedibile, ha causato un po' di maretta fra gli sbattezzati e tra i fautori del battesimo "se e quando".
Ps: magnifica anche la foto che hai inserito.
Alessia

Lapis ha detto...

mi auguro che chi fa maretta, come dice Alessia, sul discorso del Papa quando sottolinea l'importanza del battesimo ai piccoli, "senza se e senza ma", non dimentichi anche l'altra parte del discorso, dedicata alla libertà dell'individuo e al fatto che i genitori non possono considerarsi proprietari dei figli.