mercoledì 7 gennaio 2009

Viaggio del Papa in Terra Santa? Decisione difficile (Bobbio)


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VIAGGIO DEL PAPA, DECISIONE DIFFICILE

Alberto Bobbio

Il conflitto mette in dubbio il viaggio del Papa in Israele e in Giordania, annunciato dal patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal per la seconda settimana di maggio?
In Vaticano fonti autorizzate invitano a non trarre «conclusioni premature».
La preoccupazione del Papa è evidente, ma riguarda la situazione sul terreno e non tanto il viaggio, che «rimane allo studio». Il pellegrinaggio in Terra Santa non è mai stato annunciato in modo ufficiale. Dopo le anticipazioni di un quotidiano israeliano e le precisazioni del patriarca latino, il Vaticano si è limitato a confermare l’ipotesi.
Si sa che ci lavorano da mesi le diplomazie di tre Paesi, Santa Sede, Israele e Giordania, e dell’Autorità palestinese. E probabilmente, prima della crisi di Gaza, qualche sondaggio è stato fatto anche presso esponenti moderati di Hamas attraverso il parroco di Gaza, unico sacerdote cattolico nella Striscia.
Prima di Natale anche il nunzio apostolico a Gerusalemme, monsignor Franco, è stato a Gaza. Ma altri contatti il Vaticano li ha avuti in Siria e in Libano con emissari di Hezbollah.
Il Papa intende dare alla missione in Terra Santa un volto religioso, ma resta evidente il carattere "politico" del viaggio. Lo ha confermato alla Radio Vaticana proprio il patriarca latino Twal, il quale ha osservato che di fronte al conflitto una visita di Benedetto XVI sarebbe ancora più importante: «Potrebbe dire a tutte le parti una parola perché si trovi più riconciliazione, più pace e più perdono». Prima di un eventuale viaggio, comunque, la Santa Sede guarda alle elezioni in Israele e al cambio al vertice dell’Autorità nazionale palestinese.
Poi, alle prime mosse del nuovo presidente Usa Barack Obama. Solo quando tutto sarà più chiaro una decisione verrà presa.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Se così è mi pare una attesa ed un modo di agire ragionevole