martedì 3 febbraio 2009

Saranno irrogate sanzioni disciplinari a Mons. Williamson?

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci dagli amici di "Messainlatino" che ringraziamo di cuore.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

OCCORRE ESPRIMERE CHIARAMENTE SOLIDARIETà A WILLIAMSON E A PAPA BENEDETTO-
Condivido pienamente le parole di Mons Fellay,(SIAMO SPIRITUALMENTE EBREI)ma credo che padre Williamson facendo anche riferimento alla possibilità che venga arrestato per le sue dichiarazioni abbia voluto,da buon cristiano e cattolico, porre l’attenzione sulle infami “leggi ebraiche” che in molti paesi europei e non ,consentono di gettare in carcere persone innocenti,che non hanno mai ucciso,ne istigato ad uccidere,ne giustificato omicidi,ma hanno solo espresso dubbi ed evidenziato contraddizioni sulla realtà storica della shoah-
Dubbi e contrddizioni supportate da anni di studi e documentazione-molte di queste persone sono ora incarcerate e diffamate solo per aver espresso la loro libera opinione,che tralaltro dovrebbe essere tutelata sempre e comunque dalle Istituzioni Statali che invece le definiscono “infami”(G.fini)risultando cosi “mancante” nella difesa delle libertà personali sancite dall’articolo 13 della Costituzione di cui esso dovrebbe essere garante.
Credo per un cristiano,e per chiunque, essere necessario non rendersi complici dei “sinedri” che facilmente invocano il giudizio e la condanna e debba invece esprimere orrore per tali condanne.
La verità sappiamo ha bisogno spesso di tempo per manifestare il suo senso e la ostinazione di mons Williamson va ben oltre una posizione ideologica,che dovrebbe far riflettere e tenere sempre presente che la volontà divina è spesso indecifrabile(soprattutto se a parlare è un sacerdote)come il Papa ha ribadito ad Auswitch domandandosi”dove era Dio?”.
La giustizia non è di questo mondo,e a Dio noi affidiamo la redenzione dei nostri peccati e la nostra salvezza,come chi nega la shoah dovra a lui renderne conto;rendersi complici della condanna di qualcuno che non nega la vera Verità ma che la cerca è diabolico.Il fumo che il diavolo diffonde accieca gli occhi,la mente e il cuore.

mariateresa ha detto...

io alla solidarietà a Williamson non ci penso nemmeno.Se in testa ha delle pigne non per questo ci deve andare di mezzo tutta la Chiesa.

Raffaella ha detto...

Solidarieta' al Papa ma non a Williamson anche da parte mia!
R.

Anonimo ha detto...

....ma Maria Teresa e Raffaella, avete paura!
Avete talmente paura che vi si annebbia persino la logica: se una affermazione è falsa allora le stesse contraddizioni la fanno cadere da se stessa (reductio ad absurdum). Sono invece preoccupato dal fatto che si possa essere giuridicamente e socialmente massacrati se si esprimono opinioni, badate bene: solo se si esprimono e non se si obbliga ad accettarle! Chi oggi non difende questo principio, domani sarà la prossima vittima! Siamo o non siamo nella pretesa democrazia delle opinioni? parlano tutti sui media, persiono i terroristi assassini e nessuno gli toglie la parola! a Mons. Williamson sì, perchè? non capisco!
Vi ricordo Tertulliano e una sua sentenza lapidaria e sempre valida: "Dominus noster Christus veritatem se, non consuetudinem, cognominavit - Cristo ha affermato di essere la verità, non la consuetudine" (De virgin. vel. 1,1).
Stare con il Papa significa non ammettere la libertà di opinioni? non capisco...figuriamoci cosa dovremmo allora dire della libertà di fede, ma non passerà molto che sulla stessa linea si arriverà a proibire anche quella!
La solidarietà con Williamson va al di là della convinzione nelle sue idee, è un atto dovuto di giustizia cristiana per un uomo vessato da semplici affermazioni, per altro alle quali è stato indotto attraverso un abile tranello mediatico, e questo basta a dirla lunga sulla natura dei suoi accusatori!

Raffaella ha detto...

Non condivido le affermazioni di Williamson.
Sono sicura che nelle camere a gas siano morti sei milioni di ebrei.
So che moltissime famiglie hanno sofferto ed ancora soffrono e, per questo, hanno il mio rispetto e la mia solidarieta'.
Io capisco che si possa reagire di fronte a dichiarazioni negazioniste.
Contesto con tutta me stessa che si possano attribuire al Santo Padre pensieri e parole che non sfiorano nemmeno per un istante e che si faccia di tutta l'erba un fascio affermando che parte della Chiesa e' antisemita.
Cio' e' falso.
R.

Anonimo ha detto...

io non avrei problemi a ricevere la Comunione da Williamson.
Ma se la Chiesa dovesse avere problemi reali per le dichiarazioni di Williamson mi adeguerò,certamente mi astengo dal giudicare Williamson

Anonimo ha detto...

Il giorno che passasse il principio che prevede come reato penale da punire con la reclusione qualunque tipo di giudizio o discriminazione relativamente all'orientamento di genere o ai comportamenti sessuali, siamo tutti da galera. Infatti il Catechismo della Chiesa Cattolica diverrebbe immediatamente un testo illegale, la Chiesa non potrebbe più negare l'accesso al Sacerdozio su valutazioni legate alle capacità di reprimere o meno la propria sessualità omo o anche eterosessuale, una mamma non potrebbe più pretendere di negare ad un pedofilo che abbia scontato la pena di insegnare in un asilo.
Attenzione ai reati d'opinione!

Anonimo ha detto...

http://magisterobenedettoxvi.blogspot.com/2008/02/leuropa-nella-crisi-delle-culture.html

"Questa cultura illuminista sostanzialmente è definita dai diritti di libertà; essa parte dalla libertà come un valore fondamentale che misura tutto: la libertà della scelta religiosa, che include la neutralità religiosa dello Stato; la libertà di esprimere la propria opinione, a condizione che non metta in dubbio proprio questo canone; l’ordinamento democratico dello Stato, e cioè il controllo parlamentare sugli organismi statali; la libera formazione di partiti; l’indipendenza della magistratura; e infine la tutela dei diritti dell’uomo ed il divieto di discriminazioni. Qui il canone è ancora in via di formazione, visto che ci sono anche diritti dell’uomo contrastanti, come per esempio nel caso del contrasto tra la voglia di libertà della donna e il diritto alla vita del nascituro.
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Il concetto di discriminazione viene sempre più allargato, e così il divieto di discriminazione può trasformarsi sempre di più in una limitazione della libertà di opinione e della libertà religiosa.
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Ben presto non si potrà più affermare che l’omosessualità, come insegna la Chiesa cattolica, costituisce un obiettivo disordine nello strutturarsi dell’esistenza umana. Ed il fatto che la Chiesa è convinta di non avere il diritto di dare l’ordinazione sacerdotale alle donne viene considerato, da alcuni, fin d’ora inconciliabile con lo spirito della Costituzione europea"

Anonimo ha detto...

Ancora non abbiamo le parole esatte di Wiliamson per capire la misura del suo negazionismo - roba folle - o revisionismo (condivido che non ci possono essere tabù sulla ricerca storica). Il giudizio morale di condanna, senza se e senza ma, dell'olocausto è quello chiaramente espresso dalla Chiesa (che pare condiviso anche dal vertice Lefebvriano) e non ce ne può essere un altro.
Un'organizzazione può comminare delle sanzioni disciplinari fino all'esclusione ad un proprio componente che si discosti dal suo fondamento costitutivo, ma uno Stato liberale non può comminare la galera per delle opinioni, senza smettere di potersi definire liberale.
E se accettiamo che lo Stato sia illiberale, Dio ce ne scampi!
Perchè il primo pensiero da estirpare sarebbe quello cattolico!
Perchè accettare un'eccezione al principio liberale per chi nega l'olocausto e non anche per chi nega il genocidio armeno (qualcuno già l'ha detto su questo blog) o i gulag? E poi per chi altri?

Gianpaolo1951 ha detto...

Cara Raffaella, il 26 gennaio u.s. nel thread lanciato da Tornielli a tale proposito nel suo blog, scrivevo in tre riprese:

«Credo che nessuno voglia mettere in dubbio l’esistenza dei forni crematori e l’orrore dell’Olocausto, ma sull’entità delle cifre, penso sia consentito almeno discutere e, se non vado errato, il vescovo Williamson ha espresso dei dubbi solo su quest’ultime!…
… posto che si potessero “eliminare” 1.000 persone al giorno, in un anno sarebbero state 365.000… e per fare gli oltre 6.000.000, sarebbero occorsi quasi 20 anni… Se non vado errato, l’olocausto ebbe inizio nel 1942 e terminò nel 1944-gennaio ’45, ragion per cui in soli 2 anni - per raggiungere una tale cifra - si sarebbe dovuto procedere ad un ritmo maggiore di 10 volte, quindi 10.000 al giorno… Se poi si aggiungono i Rom e i Sinti, i disabili, i dissidenti politici e religiosi, gli Slavi e i Polacchi, gli omosessuali ecc., per un totale stimato di circa 17.000.000 di persone…Forse qualche calcolo non torna!…
…Senza polemica (Cher…), per fortuna di tutti la matematica non è un’opinione… e la semplicissima operazione aritmetica da me esposta, credo faccia nascere più di qualche dubbio e perplessità!… Con rispetto e simpatia.»

Beh, vuoi sapere le reazioni dei bloggers?
Tranne il solito ben noto onnipresente Cher… che ha postato una sua teoria, praticamente nessuna!...

Anonimo ha detto...

Le considerazioni di Sam sono assolutamente condivisibili. Ferma restando la più totale deplorazione delle parole dissennate di Williamson.
Alessia

Anonimo ha detto...

Piena solidarietà a Williamson.