martedì 16 dicembre 2008

La Santa Sede protesti formalmente per le affermazioni del Presidente della Camera

Se ciò che scrivono i siti dei giornali e' vero, sarebbe opportuna una protesta formale nei confronti dello Stato italiano. Il Presidente della Camera non puo' fare certe affermazioni senza adeguate reazioni.
Capisco che di questi tempi attaccare la Chiesa sia una moda ma questo e' veramente troppo...

R.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Non c'è da stupirsi: Fini sta semplicemente cercando di accreditarsi ulteriormente verso Israele e i poteri forti ad esso collegati (finanza ed editoria filo-ebraica in primis).
A questo scopo non lesina uscite degne di un pagliaccio

Luigi

Anonimo ha detto...

Da un punto di vista diplomatico è sicuramente una gaffe clamorosa.
Da un punto di vista storico c'è da rimanere senza parole.
E' provato che Papa Pio XI tentò inutilmente di mediare per impedire la promulgazione delle leggi razziali.
Alessia

Raffaella ha detto...

L'unico lato positivo e' che, PER UNA VOLTA, i politici cattolici hanno reagito con forza rispedendo al mittente le accuse di Fini.
Ha ragione Lupi: il presidente ha aderito al politicamentereligiosamentemediaticamente corretto!
C'e' da rimanere basiti!
R.

Luisa ha detto...

E poi scusatemi che c`entra, in quel contesto, di parlare della Chiesa, che interesse, che scopo, che motivazione?
Stava parlando in presenza di ecclesiastici?
Insomma la Chiesa la si mette in mezzo anche come invitato sorpresa di un discorso del Presidente della camera, se ti duole dirlo, allora taci, Fini, sopratutto se è per dire delle falsità !
Ancora uno che ha perso una buona occasione per tacere.
Strana, veramente, questa sortita di Fini, senza dubbio riflettuta, voluta, ma perchè?
Non che non si possa criticare la Chiesa, già ce ne sono tanti in fila indiana aspettando il proprio turno per scaricare veleno, già conosciamo l`agitazione di chi ha fatto dell`attacco alla Chiesa un must, ma Fini...che ci combina?
Gran brutta figura, il Presidente della Camera dovrà giustificare i suoi propositi, spiegarsi e presentare le sue scuse.
Conoscete il principio di Peter ?

Anonimo ha detto...

SS Pio XI non cercò di impedire la promulgazione delle leggi razziali, ma chiese soltanto che non venissero applicate agli ebrei convertiti al cristianesimo ed ai loro figli.

PAPA PIO XI AL RE: FERMATE IL DUCE
Panorama 16 febbario 2006

Rassegna stampa Camera dei Deputati
http://tinyurl.com/69ghd2

Al Diletto Figlio
Vittorio Emanuete II
Re d'Italia e imperatore
d'Etiopia
PIUS PP.XI

Dilettissimo Figlio
Salute e Apostolica
Benedizione

II dovere del Nostro Apostolico Ministero Ci aveva ieri mosso a rivolgerci al Tuo Primo Ministro per rappresentargli la necessità di modificare l'articolo 7° del disegno di legge «per la tutela della razza italiana», che
si trovava in aperto contrasto col solenne Concordato concluso tra Noi e la Maestà Tua. A raggiungere questo intento, gli inviammo una paterna Lettera autografa, accompagnata col testo, che qui uniamo, da sostituire a quello sopra menzionato. Con Nostro sommo dolore Ci è testé comunicato che questa Nostra sollecitudine non ha trovato quella piena corrispondenza, che credevamo non Ci si potesse negare; poiché, pur accettando il nuovo testo sino alle parole per legittimazione di prole {sottolineato nell'originale, ndr), non sono state ammesse le seguenti: o anche nel caso in cui ambedue i contraenti, sebbene di «razza diversa", professano la religione cattolica. Considerando ora che questo comma costituiva la parte precìpua del Nostro testo e quella per la quale stimavamo di dover maggiormente insistere, non esitiamo un momento d'indirizzarci alla Tua Reale e Imperiale Maestà, che con Noi stringesti lo storico Patto, donde tanta gloria è venuta al Tuo nome e alla Tua Augusta Casa, scongiurandoTi di intervenire colla Tua suprema autorità per ottenere ciò che non Ci fu dato di raggiungere coi Nostri paterni offici presso il Tuo Primo Ministro.
Con tale fiducia impartiamo di cuore alla Maestà Tua e a quella della Regina e Imperatrice, come anche a tutta la Tua R. e l. Famiglia, l'Apostolica Benedizione.

Dato a Roma presso San Pietro il giorno 5 Novembre 1938 anno decimosettimo dei Nostro Pontificato.

PIUS PP. XI

mariateresa ha detto...

Torno adesso a casa e leggo tutto questo macello. Mah, cari amici.
Credo che nei prossimi giorni partiranno a raffica articoli e approfondimenti : di questi non mi dolgo se servono a riflettere sulla storia con curiosità e interesse. Ma non faccio molto conto di questo perchè sembra, questo paese, preda di un impazzimento generale, dove tutti si schierano e nessuno ragiona.
Non ho mai avuto stima di Fini e non comincio certo adesso ad averne.
La lettera che ha inserito Bastardlurker la conosco. Non credo che un blog sia lo strumento adatto a un confronto storico. Ognuno copia e incolla quello che vuole e alla fine vengono fuori dei post di 20 piani di morbidezza che nessuno legge.Non è una critica al blog in sè, naturalmente, è solo una constatazione sullo strumento.
Personalmente, e modestamente, credo che Pio XI abbia fatto quello che poteva e anche di più.Ma è una dichiarazione che l'esame di storia contemporanea l'ha fatto all'università un eone fa.
Sono anche portata a credere che padre Sale non sia uno né uno sprovveduto e nemmeno un bugiardo. Non posso dire altrettanto di Fini.

euge ha detto...

Che bella mossa di diplomazia ! Fateci caso..... l'attacco è stato sferrato subito dopo la visita del Papa all'Ambasciata Italiana presso la Santa Sede ...... guarda la coincidenza! Caro Luigi, io la penso esattamente come lei ed aggiungo che forse ha qualche progettino politico da inciuciare con la sinistra che noi attualmente ignoriamo. Del resto Walter è out.

Anonimo ha detto...

Bastard...., come lo stesso nome dice fa una operazione infame.
Come se io dicessi: Chi non odia il padre non può essere mio discepolo.

La frase sta nel Vangelo ma il contesto in cui la uso è molto diverso, non ha niente a che fare con il Vangelo.

Sicuramente quel testo esiste ma non è un fungo fa parte di un discorso amplissimo e complesso.

Se fosse come sostiene il nostro amico, il Papa non avrebbe lasciato il Vaticano in occasione di una illustre visita e non avrebbe ordinato la chiusura dei musei vaticani in quella occasione, sar3ebbe stao un gesto gravissimo, anzi è stata una risposte eloquente in quel momento e non poco rischiosa, non ti pare Bastardlurker? Ma mica lavori pure te per Repubblica? non mi stupirei vista la citazione.

Scusa la presunzione, visto che ho studicchiato qualcosa di relazioni diplomatiche: se vuoi citare un testo puoi farlo ma riassumi almeno per sommi capi il contesto storico, culturale in cui è nato altrimenti o fai opera museale, esponendo un'opera d'arte da ammirare o un atto subdolo storicamente scorretto. Scegli tu quale ipotesi ti si addice meglio, io ho la mia convinzione non fondata su testi che girano a destra e a manca stralciati e stracciati da un contesto preciso.
In Italia il vizio di estrapolare le frasi non se lo tolgono forse pensano che certe espressioni siano come le cellule malate che per eliminarle vanno circoscritte e isolate, ma anche questo è un passaggio iniziale ma non finale

Anonimo ha detto...

"E poi scusatemi che c`entra, in quel contesto, di parlare della Chiesa, che interesse, che scopo, che motivazione?
Stava parlando in presenza di ecclesiastici?"

Dunque vediamo .... il Papa si può intromettere in qualsiasi discorso su qualsiasi tematica in ogni tempo ... Fini avrebbe dovuto astenersi da quelle considerazioni solo perchè non erano presenti ecclesiastici?
Mamma mia ....