martedì 9 dicembre 2008

Segnalazione sito "Breviarium Romanum"

E' con piacere che segnalo, su indicazione di Seraphicus, il seguente sito:

BREVIARIUM ROMANUM

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie per l'informazione!
Mi viene in mente solo questo:

"Il vostro servizio primario per questo mondo deve quindi essere la vostra preghiera e la celebrazione del divino Officio. La disposizione interiore di ogni sacerdote, di ogni persona consacrata deve essere quella di “non anteporre nulla al divino Officio”. La bellezza di una tale disposizione interiore si esprimerà nella bellezza della liturgia al punto che là dove insieme cantiamo, lodiamo, esaltiamo ed adoriamo Dio, si rende presente sulla terra un pezzetto di cielo. Non è davvero temerario se in una liturgia totalmente centrata su Dio, nei riti e nei canti, si vede un’immagine dell’eternità. Altrimenti, come avrebbero potuto i nostri antenati centinaia di anni fa costruire un edificio sacro così solenne come questo? Già la sola architettura qui attrae in alto i nostri sensi verso “quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, le cose che Dio ha preparato per coloro che lo amano” (cfr 1 Cor 2, 9).In ogni forma di impegno per la liturgia criterio determinante deve essere sempre lo sguardo verso Dio. Noi stiamo davanti a Dio – Egli ci parla e noi parliamo a Lui. Là dove, nelle riflessioni sulla liturgia, ci si chiede soltanto come renderla attraente, interessante e bella, la partita è già persa. O essa è opus Dei con Dio come specifico soggetto o non è. In questo contesto io vi chiedo: realizzate la sacra liturgia avendo lo sguardo a Dio nella comunione dei santi, della Chiesa vivente di tutti i luoghi e di tutti i tempi, affinché diventi espressione della bellezza e della sublimità del Dio amico degli uomini!"
Benedetto XVI, Austria, 9 settembre 2007

Anonimo ha detto...

DECISAMENTE PERPLESSO.
Ma se facciamo fatica a dire quello riformato, pensate che sia possibile utilizzare quello precedente? spero almeno abbiano tolto il famoso notturno dove si raccontano tante fesserie sui santi.
non vorrei che i preti si rinchiudessero nelle sacrestie in attesa che la gente vada a cercarli