sabato 7 marzo 2009

L’addio dell’arcivescovo liberal di Westminster. Si scommette sul successore (Ward)

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Quadro desolante...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il quadro non sembra così desolante... nel tono del giornalista. Certo, il vecchio Murphy O'Connor esce dall'Arcivescovado per entrare nella Camera dei Lord. Guardando agli ultimi ingressi di religiosi non esclusivamente anglicani in Parlamento, mi sembra non solo comprensibile, ma quasi doveroso - considerato il contesto socio-politico britannico.
Quanto poi al clima "roncalliano-montiniano" della Chiesa inglese-gallese, avverso alle scelte "neotradizionaliste" wojtiliane-ratzingeriane... certo non c'è da esaltarsi, ma neppure da disperare. Con la benedettiana "sopportazione attiva" (© Rodari) si giungerà, passo dopo passo, ad una Chiesa più capace di continuità "diacronica": ovvero capace di interpretare se stessa, la sua dottrina, liturgia e vita secondo una "ermeneutica della continuità". Con questo non voglio giustificare lo sguardo sprezzante verso Roma o le prese di posizione di certe Conferenze Episcopali (da tempo mi chiedo se questo metodo democratico sia quello più sensato per far lavorare i vescovi insieme, o non sia il caso di rivisitare e riattivare le antiche metropolìe), ma semplicemente sottolineare la naturale dialettica tipica di ogni collegio. Anche di quello episcopale presieduto dal Papa. Alcuni vescovi sanno interpretare bene il loro ruolo. Altri meno. Ma tutti, Papa compreso, sono vescovi.

Raffaella ha detto...

Speravo in un "veloce ricambio generazionale e di idee".
Credo che dovremo aspettare ancora...peccato!
R.

Anonimo ha detto...

io sono rimasto sconcertato quando un mese fa circa ero a londra.
forse lo ho gia scritto ma ho partecipato alla messa a westmister
e non cè stata la comunione!!!!!!dico ma che ci siamo impazziti!!!invece in unaltra chiesetta di periferia la funzione è stata regolare!