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Il bimbo disse: Sarai Papa

Anacapri, una lapide ricorda le profetiche parole rivolte a Ratzinger

Fabrizia De Sarno

Una profezia divenuta realtà.
La sua testimonianza, che vede protagonista l'allora cardinale Joseph Ratzinger oggi Papa Benedetto XVI, attraverso una lapide. E così da sabato 20 giugno si potrà ammirare ad Anacapri una lapide dedicata all'avvenimento profetico accaduto nella mattinata del 12 settembre 1992 nella Piazza Boffe del Comune dell'isola azzurra, quando un bambino anacaprese chiamò "Papa" l'allora cardinale tedesco, giunto sull'isola per ricevere il Premio Capri S.Michele attribuito alla sua opera "Svolta per l'Europa?".
Il fatto non passò inosservato, al punto che don Antonio Tarzia, ora direttore di "Jesus", la indicò al cardinale Ratzinger che si mostrò "divertito e contento".
E così il successivo commento all'episodio dell'amico Raffaele Vacca, "Qui se dovesse avverarsi, dovete mettere una targa ricordo", presidente dell'autorevole Premio, oggi suggella la straordinaria profezia al punto da evidenziare la Scrittura citata dallo stesso Vacca "per bocca dei fanciulli…".
L'apposizione della lapide, promossa dall'Associazione di varia umanità con l'assenso del Comune di Anacapri, avverrà nella giornata di sabato 20 giugno con una cerimonia inaugurale alla presenza del monsignor Joseph Clemens, vescovo titolare di Segerme, Segretario del Pontificio Consiglio per i laici, già segretario particolare dell'allora cardinale Ratzinger, e presente durante l'evento del 1992.
Per ricordare i soggiorni capresi del 1997 e del 2004 , la manifestazione sarà preceduta dall'apertura di una mostra fotografica sulle tappe isolane dell'allora cardinale divenuto poco dopo il nostro Papa.

IL FATTO

Domenica 12 settembre 1992, il giorno successivo alla consegna del Capri San Michele, il cardinale Joseph Ratzinger celebrava la S.Messa nella chiesa parrocchiale di Santa Sofia ad Anacapri.
Dopo la Messa, in compagnia del segretario particolare Joseph Clemens, del direttore editoriale della San Paolo don Antonio Tarzia e dell'addetto stampa Marco Roncalli, si recava a fare la colazione nella casa sita a Piazza Boffe di Raffaele e Maria Vacca.
Lì apprezzò la torta fatta in casa che da allora è stata chiamata "torta Ratzinger".
Dopo aver rilasciato una breve intervista sulla teologia della liberazione alla giornalista Donatella Trotta, veniva accompagnato negli alloggi di Villa san Michele di Axel Munthe.
Dopo aver percorso il vicoletto, appena svoltato a Piazza Boffe, una ragazzina di cinque anni nel vederlo con lo zucchetto e la fascia rosso porpora, si rivolge al cuginetto di sette anni domandò chi fosse.
Ed il bimbo rispose gridando: "E' il Papa! E' il Papa!"
E' proprio il caso di dire che la voce dei bambini è sempre la voce della verità. In questo caso beneaugurale.

http://www.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=568610