mercoledì 11 marzo 2009

La lettera del Papa ai vescovi sulla revoca delle scomuniche ai vescovi lefebvriani: alcune agenzie


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Ecco la lettera con cui Benedetto XVI spiega tutto sui Lefebvriani (anticipazione de "Il Foglio")

Prima della lettura dell'anticipazione del Foglio...

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BENEDETTO XVI REVOCA LA SCOMUNICA AI VESCOVI LEFEBVRIANI: LO SPECIALE DEL BLOG

I titoli che ritengo fuorvianti saranno omessi.
R.

Lettera ai vescovi: "Un gesto di misericordia equivocato. Attacchi mai visti da tempo

Grazie agli amici ebrei che hanno aiutato a sgombrare il campo dai malintesi"

CITTA' DEL VATICANO

"Una disavventura per me imprevedibile è stata il fatto che il caso Williamson si è sovrapposto alla remissione della scomunica. Il gesto discreto di misericordia verso quattro vescovi, ordinati validamente ma non legittimamente, è apparso all'improvviso come una cosa totalmente diversa: come una smentita della riconciliazione tra cristiani ed ebrei, e quindi come la revoca di ciò che in questa materia il Concilio aveva chiarito per il cammino della Chiesa". Lo scrive Benedetto XVI in una lettera a tutti i vescovi del mondo in cui rievoca le tappe della polemica seguita alla riabilitazione del vescovi lefebvriani, tra cui quel Richard Williamson - di recente allontanato dal suo incarico in Argentina - di cui sono famose le controverse tesi negazioniste sull'Olocausto degli ebrei. Il testo della lettera del Papa sarà reso noto domani a mezzogiorno.
Nelle parole di Papa Ratzinger emerge tutto il dolore che questa strumentalizzazione gli ha provocato, dato che proprio la riconciliazione tra cristiani ed ebrei "fin dall'inizio era stato un obbiettivo del mio personale lavoro teologico".
Benedetto XVI si dice "rattristato dal fatto che anche cattolici, che in fondo avrebbero potuto sapere meglio come stanno le cose, abbiano pensato di dovermi colpire con un'ostilità pronta all'attacco. Proprio per questo ringrazio tanto più gli amici ebrei che hanno aiutato a togliere di mezzo prontamente il malinteso e a ristabilire l'atmosfera di amicizia e di fiducia".
Benedetto XVI ricorda che il caso "ha suscitato all'interno e fuori della chiesa cattolica una discussione di tale veemenza quale da molto tempo non si era più sperimentata". Il papa ricorda la "valanga di proteste" e l'accusa a lui rivolta di voler tornare indietro rispetto al Concilio.

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(ASCA) - Citta' del Vaticano, 11 mar - Papa Benedetto XVI ha preso carta e penna per spiegare, in una lettera di ben sette pagine, il motivo della sua decisione di revocare la scomunica ai quattro vescovi della lefebvriana Fraternita' Sacerdotale San Pio X, tra cui il negazionista mons. Richard Williamson. I contenuti della lettera, che dovrebbe essere diffusa domani, sono anticipati oggi da diversi organi di stampa, tra cui il Giornale e il Foglio. Papa Ratzinger ammette in prima luogo gli errori che hanno accompagnato la revoca: il non essersi accorti, in Curia, delle dichiarazioni negazioniste di mons. Williamson, gia' ampiamente disponibili su internet, e il non aver spiegato in modo ''sufficientemente chiaro'' le ragioni e il contenuto del gesto di ''misericordia'' del pontefice. La revoca, scrive infatti il pontefice, ''ha suscitato all'interno e fuori della Chiesa cattolica una discussione di tale veemenza quale da molto tempo non si era piu' sperimentata'' e ha scatenato una ''valanga di proteste'' per quello che e' stato percepito come un passo indietro deciso rispetto al Concilio Vaticano II. ''Una disavventura - prosegue la lettera secondo le anticipazioni - per me imprevedibile e' stata il fatto che il caso Williamson si e' sovrapposto alla remissione della scomunica. Il gesto discreto di misericordia verso quattro vescovi, ordinati validamente ma non legittimamente, e' apparso all'improvviso come una cosa totalmente diversa: come una smentita della riconciliazione tra cristiani ed ebrei, e quindi come la revoca di cio' che in questa materia il Conciloio aveva chiarito per il cammino della Chiesa''.

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La lettera per spiegare la revoca e le polemiche

Città del Vaticano, 11 mar. (Apcom)

Una lettera di sette pagine che Papa Benedetto XVI invia a tutti i vescovi della Chiesa cattolica per affrontare il caso della revoca della scomunica ai vescovi lefebvriani e le polemiche per l'intervista negazionista delle camere a gas rilasciata dal vescovo Williamson. Sarà pubblicata domani a mezzogiorno, secondo quanto anticipano oggi alcuni organi di stampa.
Con la missiva, dunque, "il Papa vuole fare chiarezza circa le polemiche sollevate dalla revoca della scomunica ai quattro vescovi lefebvriani e dal caso Williamson, e interviene sulle critiche divampate anche e soprattutto dentro la Chiesa", scrive il 'Giornale'. Benedetto XVI ricorda che il caso "ha suscitato all'interno e fuori della Chiesa cattolica una discussione di tale veemenza quale da molto tempo non si era più sperimentata". Il Papa ricorda la "valanga di proteste" e l'accusa a lui rivolta di voler tornare indietro rispetto al Concilio.
"Una disavventura per me imprevedibile - scrive il Pontefice, secondo quanto riferisce il 'Giornale' - è stata il fatto che il caso Williamson si è sovrapposto alla remissione della scomunica. Il gesto discreto di misericordia verso quattro vescovi, ordinati validamente ma non legittimamente, è apparso all'improvviso come una cosa totalmente diversa: come una smentita della riconciliazione tra cristiani ed ebrei, e quindi come la revoca di ciò che in questa materia il Concilio aveva chiarito per il cammino della Chiesa".
Benedetto XVI spiega che in futuro la Santa Sede dovrà prestare più attenzione alle notizie diffuse su internet (le dichiarazioni di Williamson erano circolavano infatti sul web già prima della pubblicazione della revoca della scomunica) e aggiunge: "Sono rimasto rattristato dal fatto che anche cattolici, che in fondo avrebbero potuto sapere meglio come stanno le cose, abbiano pensatodi dovermi colpire con un'ostilità pronta all'attacco. Proprio per questo ringrazio tanto più gli amici ebrei che hanno aiutato a togliere di mezzo prontamente il malinteso e a ristabilire l'atmosfera di amicizia e di fiducia".
Il Papa si rammarica poi per il fatto che la stessa revoca della scomunica, "la portata e i limiti del provvedimento" non siano stati "illustrati in modo sufficientemente chiaro al momento della sua pubblicazione".
E precisa che la scomunica colpisce persone, non istituzioni: "Il fatto che la Fraternità San Pio X non possieda una posizione canonica nella Chiesa, non si basa in fin dei conti su ragioni disciplinari ma dottrinali" e i suoi ministri, anche se "sono stati liberati dalla punizione ecclesiastica, non esercitano in modo legittimo alcun ministero nella Chiesa".
Il "sommesso gesto di una mano tesa", ricorda ancora il Papa, ha invece dato origine a grandi polemiche, trasformandosi così "nel contrario di una riconciliazione".
"Può lasciarci totalmente indifferenti una comunità (i lefebvriani, ndr) nella quale si trovano 491 sacerdoti, 215 seminaristi, 117 frati, 164 suore e migliaia di fedeli? Dobbiamo davvero lasciarli andare alla deriva lontani dalla Chiesa?".

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3 commenti:

mariateresa ha detto...

Dalle anticipazioni mi sembra una cosa in particolare. Che il papa abbia deciso di bypassare la stampa e rivolgersi direttamente ai vescovi e fedeli. E' giusto.
Ormai è l'unica strada.
Mi sono commossa leggendo alcuni estratti. Mi ha strizzato lo stomaco capire, sentire, tutto il suo dolore per gli attacchi di alcuni cattolici.
E' anche un'iniziativa più unica che rara, degna di un uomo sensibile, innamorato della Chiesa.Un uomo di cui possiamo andare orgogliosi.
Metto nel conto qualche condor, o avvoltoio nei commentatori, ormai mi fanno il solletico. Ma non sarà facile, disprezzare un approccio così umano e per certi versi, inerme.Così come deve essere un cristiano.

euge ha detto...

Hai ragione mariateresa anche io sono rimasta colpita da alcuni passaggi. Che cosa posso dire al mio Papa?

Che gli voglio un bene grandissimo, che lo porto nel cuore sempre ma, voglio dirgli anche che trovo ingiusto tanto veleno gettato addosso ad una persona che come lui ama profondamente ognuno di noi ed ognuno di coloro che gli riservano soltanto falsita, meschinità; pronti a bacare la sua mano e poi riggirarsi contro di lui come le vipere più velenose.
Scusate questo commento forte ma, sono veramente disgustata da questi atteggiamenti che nulla hanno di cristiano.

euge ha detto...

scusate..... volevo dire ovviamente " pronti a baciare la sua mano"