giovedì 19 marzo 2009
Le parole del Papa sull'aids e le quattro versioni (quattro!) fornite dagli organi vaticani
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DISCORSI ED OMELIE DEL SANTO PADRE IN CAMERUN ED ANGOLA
IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA DEL SANTO PADRE AI VESCOVI CATTOLICI SULLA REMISSIONE DELLA SCOMUNICA AI QUATTRO VESCOVI "LEFEBVRIANI"
Cari amici, sono di fronte ad un dilemma: quale delle quattro versioni della risposta del Papa sull'aids fornite ieri dalla Santa Sede (due ufficiali e due non ufficiali) devo inserire nel blog?
Taglio la testa al toro e le inserisco tutte!
Qui siamo di fronte all'ennesimo scivolone mediatico di cui non si sentiva davvero il bisogno!
Chi ha il dovere di trascrivere i testi pronunciati a braccio dal Papa faccia un passo avanti e ne tragga le logiche conseguenze.
O forse si aspetta che sia ancora una volta Benedetto XVI a assumersi in prima persona le responsabilita' delle negligenze altrui?
Enno'! E' ora di finirla!
Mi piacerebbe sapere perche' la Santa Sede ha ritenuto di dovere modificare la risposta del Papa esponendolo all'ennesimo imbarazzo.
Vorrei sapere chi decide quali domande ammettere e chi ha pensato di fare il "furbo" ben sapendo che i giornalisti registrano tutta la conferenza stampa.
Vi propongo tutte le versioni:
PRIMA VERSIONE (ufficiale, diffusa nel Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede intorno alle 13.30):
D. – E ora, diamo di nuovo la parola ad una voce francese: è il nostro collega Philippe Visseyrias di France 2:
D. – Santità, tra i molti mali che travagliano l’Africa, vi è anche e in particolare quello della diffusione dell’Aids. La posizione della Chiesa cattolica sul modo di lottare contro di esso viene spesso considerata non realistica e non efficace. Lei affronterà questo tema, durante il viaggio? Très Saint Père, Vous serait-il possible de répondre en français à cette question?
R. – Io direi il contrario: penso che la realtà più efficiente, più presente sul fronte della lotta contro l’Aids sia proprio la Chiesa cattolica, con i suoi movimenti, con le sue diverse realtà. Penso alla Comunità di Sant’Egidio che fa tanto, visibilmente e anche invisibilmente, per la lotta contro l’Aids, ai Camilliani, a tutte le Suore che sono a disposizione dei malati … Direi che non si può superare questo problema dell’Aids solo con slogan pubblicitari. Se non c’è l’anima, se gli africani non si aiutano, non si può risolvere il flagello con la distribuzione di preservativi: al contrario, il rischio è di aumentare il problema. La soluzione può trovarsi solo in un duplice impegno: il primo, una umanizzazione della sessualità, cioè un rinnovo spirituale e umano che porti con sé un nuovo modo di comportarsi l’uno con l’altro, e secondo, una vera amicizia anche e soprattutto per le persone sofferenti, la disponibilità, anche con sacrifici, con rinunce personali, ad essere con i sofferenti. E questi sono i fattori che aiutano e che portano visibili progressi. Perciò, direi questa nostra duplice forza di rinnovare l’uomo interiormente, di dare forza spirituale e umana per un comportamento giusto nei confronti del proprio corpo e di quello dell’altro, e questa capacità di soffrire con i sofferenti, di rimanere presente nelle situazioni di prova. Mi sembra che questa sia la giusta risposta, e la Chiesa fa questo e così offre un contributo grandissimo ed importante. Ringraziamo tutti coloro che lo fanno.
Curiosamente questa versione e' tuttora (9.22) visualizzabile qui, nello speciale sul Papa in Africa.
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SECONDA VERSIONE (non ufficiale, diffusa da Radio Vaticana):
Di seguito, le Parole del Santo Padre pronunciate sull'aereo:
- Domanda del giornalista della televisione francese France 2:
Santità, tra i molti mali che travagliano l’Africa, vi è anche e in particolare quello della diffusione dell’Aids. La posizione della Chiesa cattolica sul modo di lottare contro di esso viene spesso considerata non realistica e non efficace. Lei affronterà questo tema, durante il viaggio? Très Saint Père, Vous serait-il possible de répondre en français à cette question?
- Risposta del Santo Padre: Lei parla bene italiano … Dunque, io direi il contrario. Penso che la realtà più efficiente, più presente, più forte della lotta contro l’Aids sia proprio la Chiesa cattolica, con i suoi movimenti, con le sue diverse realtà. Penso alla Comunità di Sant’Egidio che fa tanto – visibilmente e anche invisibilmente – per la lotta contro l’Aids, ai Camilliani, tante altre cose, a tutte le suore che sono a disposizione dei malati … Direi che non si può superare questo problema dell’Aids solo con soldi. Sono necessari, ma se non c’è l’anima che li sappia applicare, non aiutano, non si può superare con la distribuzione di preservativi: al contrario, aumentano il problema.
La soluzione può essere solo una duplice: la prima, una umanizzazione della sessualità, cioè un rinnovo spirituale e umano che porti con sé un nuovo modo di comportarsi l’uno con l’altro, e secondo, una vera amicizia anche e soprattutto per le persone sofferenti, una disponibilità, anche con sacrifici, con rinunce personali, per essere con i sofferenti. E questi sono i fattori che aiutano e che portano con sé anche veri e visibili progressi. Perciò, direi questa nostra duplice forza di rinnovare l’uomo interiormente, di dargli forza spirituale e umana per un comportamento giusto nei confronti del proprio corpo e dell’altro, e questa capacità di soffrire con i sofferenti, di rimanere presente nelle situazioni di prova. Mi sembra la giusta risposta, e la Chiesa fa questo e così offre un contributo grandissimo ed importante. Ringraziamo tutti coloro che lo fanno.
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TERZA VERSIONE (non ufficiale, scritta dall'Osservatore Romano):
E ora, diamo di nuovo la parola ad una voce francese: è il nostro collega Philippe Visseyrias di France 2:
Santità, tra i molti mali che travagliano l'Africa, vi è anche e in particolare quello della diffusione dell'Aids. La posizione della Chiesa cattolica sul modo di lottare contro di esso viene spesso considerata non realistica e non efficace. Lei affronterà questo tema, durante il viaggio?
Io direi il contrario: penso che la realtà più efficiente, più presente sul fronte della lotta contro l'Aids sia proprio la Chiesa cattolica, con i suoi movimenti, con le sue diverse realtà.
Penso alla Comunità di Sant'Egidio che fa tanto, visibilmente e anche invisibilmente, per la lotta contro l'Aids, ai camilliani, a tutte le suore che sono a disposizione dei malati... Direi che non si può superare questo problema dell'Aids solo con slogan pubblicitari. Se non c'è l'anima, se gli africani non si aiutano, non si può risolvere il flagello con la distribuzione di preservativi: al contrario, il rischio è di aumentare il problema. La soluzione può trovarsi solo in un duplice impegno: il primo, una umanizzazione della sessualità, cioè un rinnovo spirituale e umano che porti con sé un nuovo modo di comportarsi l'uno con l'altro, e secondo, una vera amicizia anche e soprattutto per le persone sofferenti, la disponibilità, anche con sacrifici, con rinunce personali, a essere con i sofferenti. E questi sono i fattori che aiutano e che portano visibili progressi. Perciò, direi questa nostra duplice forza di rinnovare l'uomo interiormente, di dare forza spirituale e umana per un comportamento giusto nei confronti del proprio corpo e di quello dell'altro, e questa capacità di soffrire con i sofferenti, di rimanere presente nelle situazioni di prova. Mi sembra che questa sia la giusta risposta, e la Chiesa fa questo e così offre un contributo grandissimo e importante. Ringraziamo tutti coloro che lo fanno.
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QUARTA VERSIONE (ufficiale. Il testo del Bollettino Ufficiale della Santa Sede viene corretto):
P. Lombardi: E ora, diamo di nuovo la parola ad una voce francese: è il nostro collega Philippe Visseyrias di France 2:
Domanda: Santità, tra i molti mali che travagliano l’Africa, vi è anche e in particolare quello della diffusione dell’Aids. La posizione della Chiesa cattolica sul modo di lottare contro di esso viene spesso considerata non realistica e non efficace. Lei affronterà questo tema, durante il viaggio? Très Saint Père, Vous serait-il possible de répondre en français à cette question?
Papa: Io direi il contrario: penso che la realtà più efficiente, più presente sul fronte della lotta contro l’Aids sia proprio la Chiesa cattolica, con i suoi movimenti, con le sue diverse realtà. Penso alla Comunità di Sant’Egidio che fa tanto, visibilmente e anche invisibilmente, per la lotta contro l’Aids, ai Camilliani, a tutte le Suore che sono a disposizione dei malati … Direi che non si può superare questo problema dell’Aids solo con slogan pubblicitari. Se non c’è l’anima, se gli africani non si aiutano, non si può risolvere il flagello con la distribuzione di preservativi: al contrario, il rischio è di aumentare il problema. La soluzione può trovarsi solo in un duplice impegno: il primo, una umanizzazione della sessualità, cioè un rinnovo spirituale e umano che porti con sé un nuovo modo di comportarsi l’uno con l’altro, e secondo, una vera amicizia anche e soprattutto per le persone sofferenti, la disponibilità, anche con sacrifici, con rinunce personali, ad essere con i sofferenti. E questi sono i fattori che aiutano e che portano visibili progressi. Perciò, direi questa nostra duplice forza di rinnovare l’uomo interiormente, di dare forza spirituale e umana per un comportamento giusto nei confronti del proprio corpo e di quello dell’altro, e questa capacità di soffrire con i sofferenti, di rimanere presente nelle situazioni di prova. Mi sembra che questa sia la giusta risposta, e la Chiesa fa questo e così offre un contributo grandissimo ed importante. Ringraziamo tutti coloro che lo fanno.
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Senza parole...in realta' ne avrei a iosa ma e' meglio che chiuda la bocca.
Ufficiosamente vi dico che il Papa ha effettivamente detto cio' che ha riportato Radio Vaticana.
Me lo ha confermato una mia amica che ha sentito il brano, dalla voce del Papa, su Telepace ieri mattina.
R.
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4 commenti:
Ieri a cominciare dall'Ansa e dall'Unità si faceva notare un "rischio" di troppo. Meno male che i governi europei illuminati, dopo aver rovinato l'Africa, non corrono questo rischio. Saluti, Eufemia
Che vergogna cara Raffaella....ma il VIDEO in diretta dell'amico Russ dal suo sito che hai postato, ci dice quale è la vera versione visto che il Papa ha parlato in ITALIANO....
VERGOGNA a chi ha coperto le parole originali!
Vergognatevi per come uccidete l'etica professionale....
e...il Papa dice diversamente.....in sostanza il Papa dice: non si può superare il problema solo con soldi, anche se sono necessari, se non c'è un anima CHE SA APPLICARLI....
e il termine "slogan pubblicitari" IL PAPA NON L'HA PRONUNCIATO.....
VERGOGNA!
Tutto questo schifo si può commentare solo così.......
V E R G O G N A è un VERO SCHIFO
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