Finalmente il vero volto laicista a volte mascherato da agnello viene fuori.
E' un bene.
Evidentemente alla Spagna da' fastidio sentirsi dire la verita' ed alla Francia non va giu' il fatto che la Santa Sede abbia smascherato le vere motivazioni della Dichiarazione Onu sulla depenalizzazione dell'omosessualita'.
Probabilmente disturba molto anche il successo senza precedenti del viaggio di Benedetto XVI in Francia.
R.
Spagna/ Psoe: Vaticano rischia mettere in questione accordi"
"Ingerenze" di Amato "mancano di rispetto verso la Spagna"
Madrid, 19 dic. (Apcom)
Una mancanza di rispetto del Vaticano allo Stato spagnolo, che rischia di mettere "in questione" gli accordi bilaterali: così il segretario per le Libertà pubbliche del Partito socialista spagnolo (Psoe), Alvaro Cuesta, ha reagito oggi alle dichiarazioni fatte ieri dal prefetto della Congregazione vaticana per la causa dei santi, monsignor Angelo Amato, che aveva criticato l'Educazione civica introdotta dal governo di José Luis Zapatero.
In un comunicato diffuso a Madrid Cuesta ha affermato che le dichiarazioni dell'alto prelato mostrano una "mancanza di rispetto" del Vaticano verso lo Stato spagnolo, che ledono l'articolo 16 della Costituzione spagnola, secondo cui in Spagna nessuna confessione religiosa ha carattere statale.
"Sembra che Amato voglia convertire lo Stato spagnolo in un gendarme e guardiano della fede al servizio di una confessione religiosa", afferma il responsabile del Psoe, secondo cui queste "ingerenze" del Vaticano mettono "in questione" gli accordi fra lo Stato spagnolo e la Santa Sede. Il loro modello di relazione, secondo Cuesta, "esige lo stesso rispetto per la Spagna che il Vaticano ha per altri Stati occidentali.
Secondo il responsabile Psoe infine, "l'intransigenza e il dogmatismo" di alcuni settori del Vaticano come della Conferenza episcopale spagnola non favoriscono un clima inclusivo, tollerante e di convivenza che è ciò che vuole l'immensa maggioranza del popolo spagnolo.
Che bella minaccia...
R.
Tv francese preferisce varieta', S.Sede irritata
di Domitilla Conte
CITTA' DEL VATICANO - Il giorno dopo l'attacco alla 'statolatria' spagnola, il Vaticano bacchetta, seppure più educatamente, la televisione francese, rea, stavolta per ragioni di mercato e non di Stato, di avere sostituito la messa di Natale celebrata dal Papa a S. Pietro con un varietà di 'gaffes', una Paperissima d'oltralpe. L'emittente Tf1, rete privata commerciale più importante di Francia e tra le prime in Europa, ha deciso di togliere dal palinsesto del 24 dicembre la tradizionale diretta della messa di mezzanotte, per proporre al pubblico un programma di intrattenimento e un concerto vecchio di tre anni del cantante francese Michel Sardou.
La messa di Natale a S.Pietro sarà perciò diffusa in Francia solo dall'emittente cattolica KTO, via cavo o internet. Ai telespettatori credenti che non vi abbiano accesso non resterà che sintonizzarsi sulla rete nazionale France 2, che trasmetterà una messa di Natale in diretta dalla diocesi di Evry. Appresa la notizia, il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, interpellato dall'agenzia francofona I.Media, non parla apertamente di 'schiaffo', ma non nasconde che l'iniziativa non sia stata affatto gradita in Vaticano. La preoccupazione è evidente: in Inghilterra l'antica Oxford cancella il Natale dal calendario, in Spagna l'educazione alla cittadinanza sostituisce l'ora di religione, e adesso, in Francia, il varietà soppianta la messa del Papa; insomma, la deriva laicista avanza.
"Non è un segnale positivo", ha detto padre Lombardi a I.Media commentando la decisione di Tf1, è anzi "un segno di superficialità e una mancanza di attenzione alla sensibilità, alla cultura e alla tradizione religiosa di una vasta parte del Paese che, anche in occasione della recente visita di Benedetto XVI in Francia, si è invece dimostrata vitale e ben integrata nella società". E' di pochi giorni fa la notizia della firma di un accordo tra Francia e Vaticano sul riconoscimento dei titoli di studio superiori, i rapporti con Sarkozy, fautore della cosiddetta "laicità positiva", vanno a gonfie vele, e da una delle emittenti più seguite di Francia una cosa così la Santa Sede non se la aspettava, anche perché alla messa di Natale assistevano circa un milione e mezzo di persone. E quest'anno, dopo la visita del Papa, potevano essere anche di più. Inoltre - ha osservato ancora il portavoce vaticano, l'ora e mezzo riservata alla celebrazione non toglieva quasi nulla allo spazio, già abbondante sulle televisioni, dedicato all'intrattenimento. La scelta di Tf1 - secondo padre Lombardi - traduce "la mancanza di coscienza dell'importanza della dimensione spirituale e religiosa nella società di oggi".
"Molti Paesi del mondo trasmettono la messa di Natale del Papa - ha osservato - perché sanno che c'é un vasto pubblico interessato e che vive il Natale come un momento importante di fese ma anche sul piano comunitario, a livello della Chiesa universale". Questo avviene anche in Paesi dove i cattolici non sono la maggioranza, perché quella messa rappresenta "un messaggio di pace in un'epoca che chiede a gran voce una parola di speranza, più che la semplice distrazione". I responsabili di Tf1, da parte loro - secondo quanto riferito ancora dalla I.Media - hanno spiegato la novità con "una logica di programmazione e la necessità di nuovi sviluppi".
Ansa
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5 commenti:
Beh..non cadiamo nemmeno noi nel tranello dei titoli delle agenzie stampa o dei giornaloni, sappiamo quanto poco riflettano la verità.
Mons. Amato non è il Vaticano e...il signor Cuesta è solo uno dei responsabili del partito socialista spagnolo...è segretario per le Libertà pubbliche ....normale che reagisse, non è la Spagna.
Beh d`accordo il partito socialista è ancora al potere in Spagna e venendo dalla Spagna più niente mi stupirà...
vedrete come imploderanno Francia e Spagna, forse farebbero meglio a guardare all'Italia e trarne utile profitto per evitare crolli e tracolli.
Caro don Marco, qualcuno paragona l'Europa di oggi all'Impero Romano prima della rovinosa caduta.
Probabilmente non ha torto.
R.
Condivido Raffaella!
Eh, sì, pare che stiamo messi proprio male....Ho appena finito di leggere il libro del Prof. Tremonti "La Paura e la Speranza". Mi sono trovata in sintonia su quanto dice nel capitolo sull'Europa: molti i punti di contatto con il pensiero di Papa Benedetto, soprattutto sull'attuale deriva di valori e sullo smarrimento delle nostre radici cristiane. Ma possiamo venirne fuori, conservando la Speranza (altra analogia con il messaggio essenziale dell'Ultima Enciclica). Una buona serata con questo messaggio incoraggiante (una volta tanto, da parte mia!).
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