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VATICANO: LEFEBVRIANI, NO COMMENT FINO A PUBBLICAZIONE TESTO SANTA SEDE
(ASCA) - Roma, 22 gen
''In assenza di una dichiarazione ufficiale da parte della Santa Sede, la Fraternita' Sacerdotale San Pio non commenta le voci su una possibile revoca della scomunica.
Non ci sara' alcuna comunicazione fino alla pubblicazione di un testo da parte del Vaticano'': e' la risposta dell'abata Alan Lorans, direttore dei servizi di informazione della Fraternita' scismatica fondata da mons. Lefebvre, in risposta alle notizie di stampa su una imminente revoca della scomunica sui quattro vescovi lefebvriani da parte di papa Benedetto XVI.
© Copyright Asca
Posso dirlo? Apprezzo il modo di comunicare dei Lefebvriani: dall'esterno si ha la percezione di una grande unita' interna, nessuna "rana dalla bocca larga" starnazzante, commenti solo di fronte alle fonti dirette, nessun ammiccamento ai mass media, perfetto uso di internet.
Da questo comportamento c'e' molto da imparare.
Chi ha orecchi per intendere...intenda!
R.
7 commenti:
Non è difficile intendere.
Hai ragione Seraphicus : Non è difficile basta volerlo!
noi siamo 1 miliardo e più e i lefevriani un piccolo e cocciuto gregge, ma insomma le tue osservazioni Raffaella hanno un senso e esprimono una speranza.
Aggiungo una cosa , vedo che da più parti e da più blog ci si augura una presa di coscienza da chi si occupa della comunicazione della Santa Sede.
Insomma, a beneficio dei tanti che , credenti, fanno tutt'altro, cosa caspita succede?
Insomma, ancora una volta, c'è un non detto che aleggia.
Non tutte le persone sono degli specialisti o degli addetti ai lavori.
Diciamocelo: cosa puzza? o , più semplicemente, c'è veramente qualcosa che puzza? o stiamo assistendo al festival della schiappa?(traduzione: incapacità)
Ho notato che tutto questo web 2.0 dovrebbe fare circolare le informazioni , ma invece le informazioni fanno la muffa, si lancia il sasso eppoi silenzio. Com'è?
Io mi sento a mio agio qui, da sempre, e quindi faccio la domanda come lo scemo del villaggio.
Cosa succede alla comunicazione della Santa sede? E non tiratemi fuori Navarro Valls che non mi va. e non è adatto a questa bisogna.
Se, in questa vicenda, in Italia la questione non fosse partita da Tornielli, che stimo molto, avrei dei brutti pensieri meschini e infidi.
Una domanda può cogliere alcuni:ma come caspita fa un un papa con dei collaboratori così sdozzi?
Abbiate pazienza per la sincerità.
Una riflessione di don Nicola Bux sul Magistero Petrino e sull'opposizione ad esso:
http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=27714&lan=ita
:-)
grazie Scenron, è una lezione che fa sempre bene ripassare, ma proprio a tutti!
Grazie, Scenron, provvedo alla segnalazione :-)
R.
Cara mariateresa, mi sa che tu leggi nel mio pensiero. Sapessi quante e quante volte mi sono detta ma, come può un Pontefice avere certi " collaboratori"? Devi sapere, che per anni forse decenni, quando non avevo la minima intenzione di occuparmi di tutto questo, ero assediata da coloro che sempre decantano l'efficenza vaticana in tutti i settori. Allora mi domando dove è finita tutta questa efficenza? Possibile che in tre anni di colpo nessuno più conosce il suo lavoro fatto per decenni? Hai ragione quando dici che c'è qualcosa che non funziona; qualcuno molto noto dice" Pensare male si fa peccato ma, quasi sempre ci si indovina" indovinate chi? Allora se le cose non cambiano a questo punto siamo costretti a pensare male nostro malgrado. Allora vuol dire che veramente Benedetto XVI deve fidarsi solo di se stesso, forse di un ristrettissimo gruppo di collaboratori e soprattutto, ma lui lo sa benissimo di Nostro Signore; l'unico che non tradisce mai le sue creature.
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