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Guardate che strano titolo:
LEFEBVRIANI: VATICANO BLOCCA ORDINAZIONI FRATERNITA' IN GERMANIA
(ASCA) - Citta' del Vaticano, 25 mar
La Santa Sede ha chiesto alla Fraternita' Sacerdotale San Pio X, la congregazione tradizionalista fondata da mons. Lefebvre ai cui quattro vescovi papa Benedetto XVI ha recentemente revocato la scomunica, di non procedere con delle ordinazioni in Germania.
A renderlo noto e' la stessa Fraternita', in un comunicato del Superiore Generale, mons. Bernard Fellay, che ha presentato la propria decisione come un ''gesto di distensione dopo la revoca delle ingiuste scomuniche che gravavano sui vescovi della Fraternita' e le violente reazioni che ne sono seguite''.
La decisione dei lefebvriani di procedere con delle ordinazioni al 'suddiaconato' (uno degli 'ordini minori' aboliti nella Chiesa Cattolica occidentali da Paolo VI in seguito al Concilio Vaticano II) arrivava in un clima di tensione gia' altissima tra la Fraternita' e i vescovi tedeschi.
Qualche settimana fa, il Superiore dei lefebvriani, in Germani, p. Franz Schmidberger, aveva accusato i vescovi tedeschi di ''rifiutare subdolamente l'autorita' papale'' e di lanciare contro la Fraternita' ''accuse infamanti di sentimenti antigiudaici e antisemiti''.
Le ordinazioni si sarebbero dovute svolgere nel seminario lefebvriano di Zaitzkofen, dove il vescovo Williamson, proprio in occasione dell'ordinazione di un diacono, ha rilasciato l'anno scorso la sua famigerata intervista negazionista: le nuove ordinazioni sarebbero state una vera e propria provocazione, contro cui la Conferenza tedesca aveva protestato.
Nella sua recente lettera ai vescovi di tutto il mondo, papa Ratzinger ha infatti ricordato che ''la Fraternita' non ha una posizione canonica nella Chiesa, anche i suoi ministri non esercitano ministeri legittimi nella Chiesa''.
Fellay, nel suo comunicato, spiega che le ordinazioni non sono state cancellate, ma semplicemente spostate nel quartiere generale lefebvriano di Econe, in Svizzera, dove sono previste per il prossimo 29 marzo. Il superiore della Fraternita' torna anche ad attaccare i vescovi della Germania, accusandoli di ''ostilita' priva di carita''' e di ''continui processi alle intenzioni'' contro i lefebvriani, trattati - afferma Fellay citando la Lettera del pontefice ai vescovi - ''con odio, senza timore ne' riserbo'''. ''Certi episcopati'', aggiunge, hanno ''approfittato'' della revoca della scomunica ''per portare avanti un'aperta rivolta contro il Sovrano Pontefice''.
Il superiore dei lefebvriani, pero', ammette pure che la ''situazione'' della Fraternita', ''in base al diritto della Chiesa, e' imperfetta'' e rinnova la sfida promettendo che ''le altre ordinazioni avranno luogo come previsto'' perche' ''mai c'e' stata una richiesta di sopprimerle. L'atto di benevolenza della Santa Sede non puo' essere interpretato come una volonta' di soffocare la Fraternita' San Pio X''.
Pronta la risposta dei vescovi tedeschi alle nuove accuse dei lefebvriani: ''Con le parole che ha scelto, il vescovo Fellay mostra la sua vera attitudine mentale. Essa e' marcata da una infelice ristrettezza di orizzonti. Noi rigettiamo totalmente l'accusa di avere intrapreso una aperta rivolta contro il Papa.
Per il resto, rigettiamo l'accusa di ostilita' priva di carita'''.
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1 commento:
Ovviamente, chi dovrebbe intervenire per spiegare che non è così.........T A C E
SIAMO ALLE SOLITE.
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