mercoledì 11 marzo 2009
Alcune riflessioni sulle anticipazioni della lettera del Papa ai vescovi circa la revoca della scomunica ai Lefebvriani
Vedi anche:
Benedetto XVI invita laici e cattolici a fare un percorso ragionevole sapendosi valorizzare a vicenda invece che annientarsi a vicenda (Di Cicco)
Benedetto XVI tentato da una rivoluzione nel Regno Unito. Chi sostituirà Murphy-O’Connor? (Rodari)
Il Papa in Africa, in Camerun e Angola dal 17 al 23 marzo (Sir)
Caso Williamson, la lettera umile e forte di Benedetto XVI (esclusiva di Tornielli)
Comunicato: pubblicata domani la lettera del Papa ai vescovi sulla remissione della scomunica ai vescovi consacrati da Mons. Lefebvre
Il Papa: "La testimonianza coraggiosa di Bonifacio è un invito per tutti noi ad accogliere nella nostra vita la parola di Dio come punto di riferimento essenziale, ad amare appassionatamente la Chiesa, a sentirci corresponsabili del suo futuro, a cercarne l’unità attorno al successore di Pietro" (Catechesi udienza generale)
Lefebvriani, il Papa scrive ai vescovi: altre agenzie
Il Papa: come il missionario, il cristiano senta “l’urgenza” di portare la parola di Dio (AsiaNews)
L'anticipazione esclusiva di Andrea Tornielli pubblicata dal sito web de "Il Giornale"
La lettera del Papa ai vescovi sulla revoca delle scomuniche ai vescovi lefebvriani: alcune agenzie
Il Papa: "Il Cristianesimo, favorendo la diffusione della cultura, promuove il progresso dell’uomo"
Il Papa invita ad amare appassionatamente la Chiesa sull'esempio di San Bonifacio (Sir)
E' mai possibile che si annuncino 20mila pellegrini quando in piazza ce ne saranno almeno 50mila?
Ecco la lettera con cui Benedetto XVI spiega tutto sui Lefebvriani (anticipazione de "Il Foglio")
Prima della lettura dell'anticipazione del Foglio...
Lefebvriani, lettera del Papa ai vescovi di tutto il mondo (Agi)
Caso Williamson, in arrivo una lettera umile e forte del Papa (Tornielli e Rodari)
Adesso si tratta della dottrina. Il dialogo con i lefebvriani è da preparare con molta cura (Guido Horst)
Il nunzio apostolico in Israele: «C’è chi vuol strumentalizzare il Papa in Terrasanta» (Tornielli)
Lefebvriani: il Papa scrive ai vescovi. In Vaticano si prepara qualche valigia? (Messainlatino.it)
L’emozione del Papa davanti al Foro romano: «Questo è il balcone più bello di Roma. Qui ci sono tutti i secoli che ci guardano...»
Wagner si è dimesso e quelli che lo hanno diffamato gozzovigliano alla faccia di Roma (Rodari)
Intervista al card. Cañizares su liturgia, Concilio Vaticano II, Lefebvriani e sul rapporto con Papa Benedetto (30Giorni)
Papa Ratzinger: tutelare i diritti, ma anche la legalità (Giansoldati)
L'Africa che attende Benedetto XVI (Osservatore Romano)
L'Adorazione eucaristica al centro della plenaria della Congregazione per il Culto Divino. Intervista al card. Cañizares Llovera (Radio Vaticana)
Padre Pizzaballa: il Papa andrà alla moschea di al-Aqsa, al Muro del Pianto e al memoriale dello Yad Vashem. Il nunzio: non viene a firmare accordi
Conferenza stampa a Gerusalemme sulla visita del Papa in Terra Santa (Radio Vaticana)
La risposta della Fraternità San Pio X ai vescovi tedeschi. Traduzione in italiano (Messainlatino.it)
Conferenza stampa di presentazione della visita del Papa in Africa (Sir)
Viaggio del Santo Padre in Camerun ed Angola: dossier Radio Vaticana (Fides)
Benedetto XVI, il card. Martini e i Lefebvriani: i commenti di Giannino e Cervo
Papa: Jerusalem Post, visitera' la moschea di al-Aqsa
I vaticanisti e quella tentazione di contare i fedeli ad uno ad uno (quando fa comodo). Comunque fecero lo stesso con Wojtyla nel 1998...
Clamoroso dietrofront del nunzio in Svizzera (che aveva deplorato gli errori della curia romana)
Mauro Gagliardi: La centralità del Crocifisso nella celebrazione liturgica (Osservatore Romano)
Il Papa: "Vivendo a Roma da tantissimi anni, ormai sono diventato un po’ romano; ma più romano mi sento come vostro Vescovo"
Editoriale dell'Abbé Alain Lorans (Lefebvriani): traduzione in italiano
BENEDETTO XVI REVOCA LA SCOMUNICA AI VESCOVI LEFEBVRIANI: LO SPECIALE DEL BLOG
Cari amici, dopo un primo momento di comprensibile "choc" nel qualche molte agenzie si sono trovate di fronte alle anticipazioni fornite da Andrea Tornielli e da "Il Foglio", sto notando che qualcuno sta gia' affilando le armi forse in vista dei commenti di domani.
In particolare ho notato alcuni titoli un po' (come dire?) tirati per i capelli per cui "Il Papa ammette l'errore", "Il Papa toglie poteri alla Commissione Ecclesia Dei" e via discorrendo...
Non citeremo le fonti, non e' necessario.
Invito pero' tutti alla riflessione.
Innanzitutto per potere commentare a fondo occorre avere a disposizione il testo della lettera del Santo Padre. In secondo luogo non dobbiamo cadere nel tranello che sicuramente molti media prepareranno, cioe' quello di presentare la missiva del Papa per quello che non e': una resa dei conti oppure un'ammissione di "colpevolezza".
Niente di tutto cio'.
Le anticipazioni di Tornielli e del Foglio sono piu' che sufficienti per farci affermare che il Santo Padre e' animato da misericordia, carita' ed amore per tutti i suoi figli.
Ricordiamoci della parabola della "pecora smarrita" che narra di quel pastore che lascia le sue pecore nel deserto per andare a recuperare l'unica che si e' smarrita.
Anche oggi potremmo dire: "Ma chi glielo fa fare? Ne vale la pena?".
E' la stessa domanda che si e' sentito porgere il Papa con la revoca della scomunica ai quattro vescovi lefebvriani.
Il Papa ha risposto come Gesu': "Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione" (Luca 15,3-7).
E come non pensare alla parabola del "figliol prodigo"?
Il padre, raggiante per il ritorno del figlio che credeva perso, si rivolge all'altro figlio, incredulo e geloso: "Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato" (Luca 15,31-3).
Il Papa ha agito come il Padre felice di potere accogliere i suoi figli.
Non dimentichiamo che fin dall'inizio del suo Pontificato egli affermo' di volere lavorare per l'unita' di tutti i credenti in Cristo.
E i Lefebvriani non sono forse nostri fratelli?
Addirittura a Bari Benedetto XVI affermo': "...vorrei ribadire la mia volontà di assumere come impegno fondamentale quello di lavorare con tutte le energie alla ricostituzione della piena e visibile unità di tutti i seguaci di Cristo. Sono cosciente che per questo non bastano le manifestazioni di buoni sentimenti. Occorrono gesti concreti che entrino negli animi e smuovano le coscienze, sollecitando ciascuno a quella conversione interiore che è il presupposto di ogni progresso sulla via dell’ecumenismo".
E non dimentichiamoci dell'omelia di inizio Pontificato: "...E il racconto dei 153 grossi pesci termina con la gioiosa constatazione: "sebbene fossero così tanti, la rete non si strappò" (Gv 21, 11).
Ahimè, amato Signore, essa ora si è strappata! vorremmo dire addolorati. Ma no – non dobbiamo essere tristi! Rallegriamoci per la tua promessa, che non delude, e facciamo tutto il possibile per percorrere la via verso l’unità, che tu hai promesso. Facciamo memoria di essa nella preghiera al Signore, come mendicanti: sì, Signore, ricordati di quanto hai promesso. Fa’ che siamo un solo pastore ed un solo gregge! Non permettere che la tua rete si strappi ed aiutaci ad essere servitori dell’unità!".
Il Papa agisce secondo il mandato di Cristo a Pietro: Pasci le mie pecorelle!
Non c'e' risentimento nelle parole che abbiamo letto nelle anticipazioni.
Benedetto XVI non accusa nessuno, non recrimina.
Certo! Si dice addolorato, rammaricato, dispiaciuto per le critiche ingiuste (soprattutto da parte cattolica!) che gli sono piovute addosso in modo incomprensibile, ma mai nelle sue parole vengono meno l'amore e la carita'.
Quanto alla Commissione Ecclesia Dei, e' chiaro che il compito di arrivare ad un accordo con i Lefebvriani deve essere assegnato alla Congregazione per la dottrina della fede.
Ora parliamo di questioni dottrinali come ci ha detto Guido Horst nel suo articolo.
E chi si deve occupare di queste questioni se non la Congregazione per la dottrina della fede?
Nessuna rimozione, quindi, nessuna "punizione", solo un grande atto di fiducia e di misericordia.
E' con lo stesso animo che dobbiamo leggere il testo che il Papa ha preparato per i vescovi ma anche per tutti noi fedeli.
Raffaella
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8 commenti:
Raffaella su NLM dicono che la lettera del papa è già pubblicata da Frankfurter Allegemeine Zeitung
controlla:http://www.newliturgicalmovement.org/#7496467594768792823
E' cosi' infatti!
http://www.faz.net/s/Rub117C535CDF414415BB243B181B8B60AE/Doc~E330C9B48B4CA45018539B4AE62D1F961~ATpl~Ecommon~Scontent.html
A questo punto tanto vale pubblicare tutte le traduzioni.
R.
"Il Papa ammette l'errore", "Il Papa toglie poteri alla Commissione Ecclesia Dei" e via discorrendo...
Scusami Raffaella se riporto queste tue parole. Mi hanno colpito subito perchè? Perchè forse era quasi scontato che i commenti di alcune fonti fossero questi.
Ogni cosa che Benedetto XVI fa per il bene della chiesa di quella che è stata fondata da Cristo su Pietro ed i suoi successori, per la sua unità e per l'unità di tutti i cristiani, viene sempre e comunque distorta e giudicata nel modo sbagliato. Questo sempre, a causa dell'innata malafede di taluni che, non riescono a vedere più in là del loro naso, non riescono a credere che nel loro egoismo ed individualismo e nella loro sicurezza di essere nel giusto sempre e comunque. Non voglio essere negativa ma, mi auguro che anche questa lettere come quella esplicativa del Summorum Pontificium non sia IGNORATA volutamente o trattata come una ammissione di colpevolezza e debolezza del papato di Benedetto XVI e della sua stessa persona. Mi auguro almeno che questa volta tutti coloro che si definiscono cattolici cristiani, siano degni di questa definizione e che senza se e ne ma, sappiano dimostrare tutta la loro vicinanza, affetto ed obbedienza a colui che li ama incodizionatamente sempre e comunque.
cari amici, la lettera non sarà sicuramente ignorata perchè da quando è filtrata l'indiscrezione i media hanno il ballo di S. Vito. Non possiamo pretendere che tutti i commenti siano di nostro gradimento (e quando mai?) ma potremmo essere già contenti che i commenti fossero fatti con onestà mentale.Titoli del cardo o sottotitoli alla vai là che vai bene ci siamo abituati.
Ma la cosa importante, come dice Raffaella, è che i cattolici capiscano l'intenzione della lettera del S. Padre. E, cosa enorme, capissero anche la facilità con cui, alcuni di loro, bevono le spiegazioni di certi media o di particolari commentatori. Non perchè sia auspicabile per il futuro un atteggiamento di bovina accettazione davanti alla Chiesa ma per un fatto di onestà intellettuale. Ragionare, informarsi prima di correre a rappresentare il ruolo del "cattolico critico".
Perchè poi, a essere onesti, non è un ruolo poi così originale e coraggioso.Quando si commenta che Kung è un credente coraggioso, rido assai.Dove è il coraggio? Quando lo intervistano, il giornalista si trattiene a stento dal baciarlo in fronte fino a diventare ridicolo.
Ciao Raffaella, sono Graziano e ti scrivo dalla Svizzera. Seguo il tuo blog da sempre e vorrei farti tanti complimenti per la tempestività e per gli articoli che riportano la vitalità della nostra Chiesa. Ho appena letto la versione in tedesco della lettera del Santo Padre rivolta ai vescovi di S.R.E. e devo dire che é di una bellezza, di una delicatezza e di una chiarezza tipica del nostro caro Benedetto XVI. Viva il Papa, viva la Chiesa !!!
Grazie :-)
R.
Raffa, hai letto l'ultimo thread su Cantuale Antonianum? Imperdibile!
Alessia
Ho appena letto l'originale sulla Frankfurter Allgemeine. Che lettera meravigliosa! Ammette solo quei pochi errori che ci sono stati (non informarsi su Williamson, non spiegare subito la portata del provvedimento) e per il resto rimprovera e corregge tutti quelli che lo meritano. Ma lo fa con una dolcezza, una pacatezza, una ragionevolezza tali, che non vedo che cosa i "progrssisti" possano rispondere. Questi figuri, dentro la Chiesa e fuori, si sono comportati vergognosamente e meriterebbero rimproveri ben piú forti. Ma per Benedetto la carità viene prima di tutto. E che scrittore coi fiocchi che è!
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