lunedì 15 giugno 2009
Riunione del Papa con i vescovi austriaci dopo il "caso Linz" (Izzo)
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Riceviamo e con grande piacere pubblichiamo questa sintesi di Salvatore Izzo che, come sempre, e' di una chiarezza esemplare e ci aiuta a capire molti meccanismi ed a comprendere certe decisioni.
Grazie di cuore :-))
R.
PAPA: RIUNIONE CON VESCOVI AUSTRIACI DOPO ''CASO LINZ''
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 15 giu.
Benedetto XVI a confronto con i vescovi autriaci, da lui convocati in Vaticano per una riunione di lavoro dopo le tensioni che hanno portato il prelato conservatore austriaco Gerhard Maria Wagner, che era stato nominato vescovo ausiliare di Linz, a rinunciare alla nomina.
''Ho preso questa decisione liberamente'', aveva affermato il sacerdote in una nota nella quale sosteneva di aver ''sentito una resistenza'', espressa, aveva detto mons. Wagner, ''con modalita' prive di amore e di misericordia'' e di aver per questo deciso, ''dopo preghiere e un consulto con il vescovo, di chiedere al Santo Padre di ritirare la mia nomina''.
Da parte sua Benedetto XVI accetto' le dimissioni facendo cosi' ''dietro front'' su una nomina che per quanto fosse stata materialmente istruita dalla Congregazione dei Vescovi portava comunque la sua firma.
Anche se i giornali si sono focalizzati su dichiarazioni fatte da mons. Wagner durante l'uragano Katrina che devasto' New Orleans nel 2005, quando aveva rilevato che erano o state distrutte cinque cliniche abortiste nella citta' e si era poi domandato se ''la catastrofe naturale non sia stata conseguenza di un inquinamento spirituale'', all'origine delle tensioni sulla nomina c'e' di fatto la pretesa di una maggiore autonomia della Chiesa Austriaca, conquistata all'indomani della grave crisi dell'arcidiocesi di Vienna, dopo le accuse di abusi sessuali rivolta al card. Hans Herman Groer, che fu costretto a ritirarsi.
Era stato nominato nell'85 da Giovanni Paolo II contro il parere del precedente arcivescovo, il grande card. Franz Koenig, e degli altri vescovi austriaci che diffidavano di quel monaco benedettino perche' considerato troppo tradizionalista.
In realta' la nomina si rivelo' disastrosa per tutt'altra ragione e non mancarono altri scandali di tipo sessuale anche nelle file dei progressisti, ma grazie anche alle dichiarazioni degli altri presuli la Santa Sede vide diminuita la propria autorevolezza. Ed e' questa la questione sul tavolo della riunione che si svolge nel Palazzo Apostolico fino a domani.
Nel ''caso Linz'' a offrire l'appiglio per quella che e' sembrata all'opinione pubblica quasi una ''rivolta'' dell'episcopato locale contro Roma e' stata una ''gaffe'' del Vaticano, che non ha osservato le procedure concordatarie vigenti in Austria che prevedono il privilegio della consultazione dei canonici della Cattedrale, anche se poi la nomina puo' non tener conto del parere. E propria questa inosservanza ha consentito alla Conferenza Episcopale di affermare, in una riunione straordinaria convocata dal presidente, l'arcivescovo di Vienna, card. Christoph Schoenborn, che ''i cattolici hanno diritto a pretendere che noi facciamo del nostro meglio per superare la crisi''. E che per le nomine ''debbono essere seguite le procedure previste''.
Secondo indiscrezioni, i vescovi austriaci avrebbero espresso malumore anche per un'altra nomina controversa: quella relativa al vescovo ausiliare Elmar Fisher, nominato alla diocesi di Bergenz, finito anche lui nell'occhio del ciclone della polemica per essere ''troppo ortodosso'' secondo gli standard centroeuropei.
A testimoniare il malessere della Chiesa Austriaca c'e' anche una recente esternazione dell'arcivescovo di Salisburgo che accusa il Vaticano di voler ''ridurre la Chiesa ad una setta, in cui non rimarra' che un gruppuscolo di membri fedeli alla linea ufficiale''.
Ma, fanno notare in Vaticano, l'ortodossia non e' ''la linea ufficiale'', e' ''la linea'' della Chiesa.
Imbarazza infine il ruolo di pressione eserciato dai media nel ''caso Linz'' ma anche riguardo alla revoca delle scomuniche ai lefebvriani. In Vaticano, alcuni prelati non nascondono la loro preoccupazione per questa situazione che mette in questione il principio di autorita' nella Chiesa.
© Copyright (AGI)
Chiarissimo davvero questo articolo!
Qualcuno in Vaticano ha commesso una gaffe non consultando (riservandosi di non tenere conto del parere espresso) i canonici della Cattedrale.
Questo qualcuno ha sicuramente un nome...o sbaglio?
Una pensione dorata o l'assegnazione ad altro incarico potrebbe essere la soluzione migliore se il "gaffeur" e' ancora seduto su qualche poltrona :-))
La gaffe vaticana non giustifica pero' il comportamento dell'episcopato austriaco che certo non spicca per chiese e seminari stracolmi.
Anzi...
Questa riunione DEVE essere occasione per la Santa Sede di ribadire a chi spetta la nomina dei vescovi e chi deve limitarsi a dare un parere preventivo per poi accettare, nell'ubbidienza, le nomine episcopali senza alimentare pseudo rivolte popolari.
Posso dirlo? Il cardinale Schoenborn si e' rivelato, per me, una grande, grandissima, delusione...
R.
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5 commenti:
Posso dirlo? Il cardinale Schoenborn si e' rivelato, per me, una grande, grandissima, delusione...
R.
Cara Raffaella certo che lo puoi dire........ del resto, anch'io sono rimasta profondamente delusa da questo personaggio.
Visto che siamo in tema, io non ho nessun timore nel dire che a me non è mai piaciuto!!!!!!
La delusione riguardo la metamorfosi di Schoenborn, che ha tradito il suo maestro, credo sia generale. Noto che l'articolo di Izzo non cita i preti concubini di Linz. Ebbene, io ritengo assai più grave il loro comportamento, per non parlare dell'esempio, rispetto alle posizioni di Mons. Wagner. Evidentemente, che un prete segua l'ortodossia è considerata gravissima colpa, assai più che convivere con una donna.
Alessia
Posso dirlo? Il cardinale Schoenborn si e' rivelato, per me, una grande, grandissima, delusione...
R.
Pubblicato da Raffaella
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essendo laica domenicana, cara Raffaella, come ebbi a dirti in privato, la questione del "mio" cardinale Schoenborn, domenicano appunto, è per me doppia causa di amarezza e sofferenza, anche quando giustificò l'autore della blasfema ultima cena orgiastica postata nel museo Diocesano...e il tutto riportato da Tornielli...
La messa con i PALLONCINI coronò il tutto....un domenicano che avrebbe spezzato il cuore a san Tommaso, a santa Caterina, a sant'Alberto Magno....allo stesso san Pio X anche se non era un domenicano...
Cara Alessia, temo purtroppo che la metamorfosi del nostro cardinale sia dovuto alla sua compartecipazione con un certo Cammino nella Chiesa che non ha a cuore l'ortodossia della dottrina liturgica, ma bensì l'unico interesse di riempire le chiese come fossimo AL CIRCO....
Preghiamo per il Papa che troppo ancora dovrà BERE AL CALICE DELL'AMAREZZA...
Fraternamente CaterinaLD
Caterina concordo con te!
E'possibile sapere qualcosa di più sulla "messa con i palloncini"
Grazie,
Alfredo.
P.S. condivido non solo la delusione ma aggiungo da parte mia lo sdegno per il comportamento e (è solo un mio parere) la dubbia ortodossia del cardinale di Vienna.
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