sabato 14 febbraio 2009
Padre Lombardi: viaggio in Terra Santa decisione coraggiosa del Papa (Radio Vaticana)
Vedi anche:
Non se ne può più! Anti-Defamation League al Papa: Condanna negazionismo insufficiente. Williamson deve essere scomunicato. Non stiamo esagerando?
Novena a sostegno del Santo Padre proposta dalla Fraternità di San Pietro
L'ecumenismo vero: il ritorno di molti Anglicani a Roma (The Catholic Herald)
Il Papa va in Israele perché “lì sono le nostre radici” (Rodari)
Il Papa ali ebrei americani: «La Shoah un crimine contro Dio. Andrò in Israele». Le reazioni glaciali dei rabbini italiani (Vecchi)
La Cupola di San Pietro spenta dalle 18 alle 19.30 in adesione alla campagna "Mi illumino di meno" (Radio Vaticana e Sir)
Messaggio di Cirillo I a Benedetto XVI: Spero sinceramente in un fruttuoso sviluppo delle relazioni tra le nostre Chiese
Acquaviva: esiste ed è viva ed attivissima una ramificata realtà di contrasto alla predicazione di Benedetto XVI
I vescovi bavaresi esprimono la loro incondizionata solidarietà al Papa a seguito delle unilaterali rappresentazioni dei media
Soddisfazione dei rabbini: non si può chiedere di più, «Grazie per la solidarietà» (Santamaria)
Il nunzio apostolico in Israele: dal Papa parole chiare, precise e ferme (Sir)
Il Papa andrà in Terrasanta: «Shoah, crimine contro Dio» (Ambrogetti)
Questa vi sembra una "dichiarazione di guerra"?
Il card. Murphy-O'Connor ha attaccato e disubbidito a Benedetto XVI perchè, prossimo alla pensione, mira ad entrare nella Camera dei Lord?
Di Segni: "Un gesto opportuno". "Il contributo di Paolo VI in Terra Santa fu inesistente. Benedetto XVI si faccia ben consigliare..." (Bertasi)
Wiesel al Papa: "Non è ancora abbastanza, cacci il vescovo negazionista"
Il discorso di ieri del Papa "San Sebastiano" e' sufficiente? Ovviamente no...c'è chi alza ancora la posta!
Il Papa: «È inaccettabile negare la Shoah» (Tornielli)
Intervista a Fellay: "Mons. Lefebvre ha accettato il Concilio alla luce della Tradizione" (Seconda parte)
Mons. Fellay: "C'è una coalizione di tutto quel che è progressista o di sinistra per far pressione sul Papa"
INTERVISTA ESCLUSIVA A MONS. BERNARD FELLAY
Ieri sera surreale cena dell'avvocato degli Englaro per ringraziare i giornalisti (oggi la sepoltura di Eluana)
Il Papa: "La Chiesa è profondamente e irrevocabilmente impegnata a rifiutare ogni forma di antisemitismo" (Discorso del Santo Padre ai membri della Conferenza dei Presidenti delle Maggiori Organizzazioni Ebraiche Americane)
Un bellissimo esempio di amore e comunione: i vescovi spagnoli inviano una lettera di appoggio a Benedetto XVI
La grandezza del Papa, il ritorno a casa dei “lefebvriani” e la lingua di mons. Williamson (Respinti, articolo monumentale)
Intervista a Fellay: "Mons. Lefebvre ha accettato il Concilio alla luce della Tradizione" (Prima parte)
Pseudo-Berlicche scrive a pseudo-Malacoda: "Non usare la parola "eutanasia"! Non vogliamo turbare le coscienze, solo narcotizzarle"
LA SUBDOLA CONTESTAZIONE A BENEDETTO XVI FATTA CON BUGIE IMPIETOSE (monumentale commento di Giannino)
Vescovo negazionista, un complotto contro il Papa: ricostruzione incontestabile di Tornielli. Un dossier circola nei Sacri Palazzi
BENEDETTO XVI REVOCA LA SCOMUNICA AI VESCOVI LEFEBVRIANI: LO SPECIALE DEL BLOG
Verso Gerusalemme: editoriale di padre Lombardi
Il Papa ha dunque annunciato personalmente che si sta preparando per andare nella Terra Santa. E’ una bella notizia. Andare a Gerusalemme: è il desiderio di tutti gli israeliti e di tutti i cristiani. Gli antichi israeliti salivano verso di essa cantando, Gesù vi si dirige decisamente per compiervi fino in fondo la volontà del Padre. E’ andare pellegrini ai luoghi più santi, luoghi degli incontri fra Dio e gli uomini che hanno segnato la storia della nostra salvezza. Anche il Papa porta in sé questo desiderio. Benché in precedenza vi sia già stato, sente l’importanza di recarvisi di nuovo come capo di una comunità di credenti, che possano pellegrinare in unione spirituale con lui e per mezzo di lui ai luoghi delle radici della loro fede. Non a caso Paolo VI iniziò proprio dalla Terra Santa la serie dei viaggi internazionali dei Papi e Giovanni Paolo II ne seguì i passi ponendo segni indimenticabili di riconciliazione e di speranza di pace.
Ora è la volta di Benedetto. La sua è una decisione coraggiosa.
Vi sono le incertezze della situazione politica, le numerose divisioni interne ai vari campi. Vi sono le tensioni continue di una regione percorsa da conflitti e recentissimamente segnata da una guerra che ha devastato la striscia di Gaza e ferito profondamente il suo popolo. Il processo di pace stenta a fare passi risolutivi. Ombre o diffidenze tornano in modo ricorrente ad oscurare il dialogo ben avviato fra il mondo ebraico e la Chiesa cattolica.
Ma bisogna andare lo stesso. Anzi, forse proprio per tutti questi motivi è urgente andarvi. Per pregare nei punti più cruciali del confronto fra l’odio e l’amore: là dove la riconciliazione sembra umanamente impossibile. Per ricordare che il nome e la vocazione di Gerusalemme è di essere “città della pace”, di incontro dei popoli nel nome di un Dio di salvezza, di pace e di amore per tutti.
© Copyright Radio Vaticana
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
stia a casa santo padre.
Posta un commento