mercoledì 10 dicembre 2008

Folla per il Papa in piazza di Spagna. Benedetto XVI: «La città pensi a chi non arriva a fine mese» (Corriere, edizione locale)


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Questo articolo e' stato pubblicato ieri dal Corriere della sera nell'edizione romana perche' in quella nazionale c'erano solo pochissime righe.
20mila persone e' un dato al ribasso. Chissa' come mai le cifre che riguardano il Papa non gli rendono mai giustizia, mentre quelle relative ad altre manifestazioni vengono gonfiate
.
R.

Immacolata

Folla per il Papa in piazza di Spagna

Ester Palma

Benedetto XVI ha reso ieri in piazza di Spagna il tradizionale omaggio alla statua della Madonna per la festa dell'Immacolata.
Ad accoglierlo c'erano 20 mila persone, il sindaco Alemanno e il presidente della Regione Marrazzo.

«La città pensi a chi non arriva a fine mese»

Transenne, preghiere, urla, braccia alzate e munite di telefonini e videocamere, gente in giro per il primo shopping di Natale, turisti, suore e fiori lasciati cadere dai palazzi al passaggio della papamobile: per l'Immacolata, papa Benedetto XVI ieri è stato in piazza di Spagna, rispettando la tradizione di una festa ormai secolare.
E ieri la gente era davvero tanta, 20 mila persone, forse più che negli anni scorsi, grazie anche al lungo fine settimana di vacanza e al clima mite.
Il papa è arrivato in piazza puntuale, qualche minuto dopo le 4. Poco prima aveva fatto fermare la sua bianca papamobile davanti alla Chiesa della Santissima Trinitá, per ricevere l'omaggio dell'associazione dei Commercianti di Via Condotti, che quest'anno gli hanno donato un calice prezioso.
«Insegnaci, Maria, ad essere solidali con chi è in difficoltà ha pregato davanti alla statua della Vergine - a colmare le sempre più vaste disparità sociali. Aiutaci a coltivare un più vivo senso del bene comune, del rispetto di ciò che è pubblico, spronaci a sentire la città, e più che mai questa nostra città di Roma, come patrimonio di tutti, ed a fare ciascuno, con coscienza ed impegno, la nostra parte per costruire una società più giusta e solidale». Un messaggio che hanno ascoltato anche i politici in piazza per accogliere il Papa: il sindaco Gianno Alemanno, con il suo vice Mauro Cutrufo, il presidente della Regione Piero Marrazzo, il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, oltre al nuovo prefetto Giuseppe Pecoraro. Come da tradizione c'era anche il cardinal vicario di Roma Agostino Vallini.
Il Papa ha poi affidato alla Madonna i «piccoli», in senso evangelico, della città: «I bambini anzitutto, e soprattutto quelli gravemente malati, i ragazzi disagiati e quanti vivono pesanti situazioni familiari». Oltre agli «anziani soli, gli ammalati, gli immigrati che fanno fatica ad ambientarsi, i nuclei familiari che stentano a far quadrare il bilancio e le persone che non trovano occupazione, o hanno perso un lavoro indispensabile per andare avanti». Perchè per tutti, anche per il Papa «non c'è rosa senza spine»: «I fiori che offriamo oggi alla Madonna rappresentano le cose buone fatte durante l'anno, ma ci sono anche le spine, ovvero le difficoltà, le sofferenze, i mali che pure hanno segnato e segnano la vita delle persone e delle nostre comunità ». Finisce con la benedizione solenne, gli applausi, i cori, qualche «viva il Papa», e le tante bandiere biancoverdi del «Popolo della vita» che sventolano.
La papamobile riparte. «Ma il Papa non passa più da via Condotti? Che peccato, l'aspettavamo qui, speravamo di vederlo », delusa una famiglia di Padova. Ma le transenne sono ormai state rimosse, lo shopping può riprendere, si spengono gli ultimi canti.

© Copyright Corriere della sera (Roma), 9 dicembre 2008

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