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Vaticano/ Canizares l'anti-Zapatero nuovo prefetto Culto divino
Detto "il piccolo Ratzinger", sostituisce il nigeriano Arinze
Città del Vaticano, 9 dic. (Apcom)
E' il cardinale spagnolo Antonio Canizares Llovera, 63 anni, atuale vescovo di Toledo, il nuovo prefetto del dicastero vaticano che sovrintende alla liturgia.
Tra i prelati maggiormente ostili a Zapatero in materia di matrimoni gay e diritti civili, soprannominato "il piccolo Ratzinger" non tanto per la statura e la capigliatura canuta quanto per il rigore dottrinale, Canizares sostituisce il cardinale nigeriano Francis Arinze, che a 76 anni deve lasciare per raggiunti limiti di età la guida della Congregazione vaticana per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.
Membro della Congregazione per la Dottrina della Fede e della Pontificia commissione Ecclesia Dei (che si occupa di riallacciare i rapporti con i lefebvriani e, più in generale, i tradizionalisti cattolici), Canizares ricoprirà un incarico al quale il Papa attribuisce grande importanza. Il recupero di una liturgia sobria e in linea con la tradizione è infatti un 'refrain' di Benedetto XVI, che, al riguardo, ha anche pubblicato un 'motu proprio' che ha liberalizzato il messale pre-conciliare (la cosiddetta messa in latino).
Nato a Utiel, vicino Valencia, il 15 ottobre 1945, Canizares si è laureato in teologia nel 1968 a Salamanca. Ordinato sacerdote nel 1970, ha conseguito il titolo di Dottore in teologia con specializzazione in catechesi. Nominato da Giovanni Paolo II Vescovo di Avila nel 1992, è poi divenuto vescovo di Granada nel 1996. Lì ha promosso mostre e opere sociali ed ha creato una fondazione per disoccupati e una per tossicodipendenti. Ha anche dato nuove strutture al seminario, ha promosso la costruzione di chiese e il restauro di edifici e di opere del patrimonio storico-artistico. Nel 2002 Wojtyla lo ha poi 'promosso' nominandolo arcivescovo metropolita di Toledo e primate di Spagna. Ha ricoperto vari incarichi di responsabilità nella conferenza episcopale spagnola e dal 2005 ne è vicepresidente. Ha collaborato a diverse opere e scritto oltre cento articoli. Da Vescovo, oltre alle tremila lettere pastorali brevi pubblicate quasi tutte le settimane sulle riviste diocesane e agli articoli sulla stampa quotidiana, ha scritto varie lettere pastorali lunghe. Amico personale di Ratzinger, è stato creato cardinale da Benedetto XVI nel concistoro del 24 marzo 2006.
"E' in corso una rivoluzione culturale", affermò all'indomani dell'ultima elezione di Zapatero. "Non solo in Spagna; in tutto l'Occidente.
La denuncia Benedetto XVI, quando paventa la dittatura del relativismo. La Spagna rappresenta la punta più avanzata di questa rivoluzione, con le sue leggi 'di genere', che vanno ben oltre il femminismo tradizionale, questa sorta di lotta di classe tra uomo e donna. Il governo spagnolo ha varato leggi che negano l'evidenza della natura e della ragione, che affidano allo Stato la formazione morale dei giovani, che si propongono di fondare una nuova cultura su una concezione falsa della libertà". Quanto al ruolo della Chiesa, "sarebbe un tradimento se rinunciassimo a difendere la vita, dal concepimento alla morte naturale. Noi non siamo contro la democrazia, ma a favore; chi nega il diritto alla vita è contro la democrazia, e conduce la società al disastro. Noi difenderemo i valori in pericolo. E ci batteremo contro l'ampliamento della legge sull'aborto, e contro l'eutanasia".
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Leggo:
Il recupero di una liturgia sobria e in linea con la tradizione è infatti un 'refrain' di Benedetto XVI
Piu' che un "refrain" si tratta di una priorita' assoluta!
R.
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