domenica 8 marzo 2009

Ecco i preti di Linz che non volevano Mons. Wagner (Messainlatino)


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Su segnalazione del nostro Antonio e grazie agli amici di Messainlatino.it leggiamo questa incredibile (nel senso di: da non credere!) notizia che spiega la ragione di tanto accanimento contro Don Wagner.
Mi viene solo una parola di commento ma e' meglio che non la scriva...

Che fanno i vescovi austriaci? Tacciono ed acconsentono?
R.

Ecco i preti di Linz che non volevano mons. Wagner

Josef Friedl, sacerdote e "decano" (da noi diremmo vicario foraneo o qualcosa del genere) della ormai ben nota diocesi di Linz, è uno dei membri del collegio di decani diocesani che per primi insorsero contro la nomina a vescovo ausiliare di Gerhard Wagner, raccogliendo un voto quasi unanime di rigetto e sfiducia contro quest'ultimo. Alla fine, la protesta come noto è riuscita a costringere don Wagner a rinunziare all'incarico.

Apprendiamo ora qualcosa che probabilmente spiega tanto accanimento contro un sacerdote ortodosso e di chiari principi morali: il decano Friedl ha pubblicamente ammesso in un incontro, organizzato dal Partito dei Verdi, di avere una "compagna" con la quale convive normalmente, dichiarando di rifiutare il celibato obbligatorio.

Ha aggiunto che tale comportamento è pienamente conforme alla sua coscienza e che nessuno nella sua parrocchia di Ungenach se ne fa un problema.

Secondo un rapporto di Der Welt, parecchi altri decani della diocesi di Linz hanno ignorato de facto l'obbligo di celibato. Si comprende agevolmente che avere un vescovo come Wagner potesse essere una prospettiva poco tranquillizzante per chi vuole mantenere questo andazzo.

Fonte: Cathcon

da Messainlatino.it

19 commenti:

Caterina63 ha detto...

Apprendiamo ora qualcosa che probabilmente spiega tanto accanimento contro un sacerdote ortodosso e di chiari principi morali: il decano Friedl ha pubblicamente ammesso in un incontro, organizzato dal Partito dei Verdi, di avere una "compagna" con la quale convive normalmente, dichiarando di rifiutare il celibato obbligatorio.

Ha aggiunto che tale comportamento è pienamente conforme alla sua coscienza e che nessuno nella sua parrocchia di Ungenach se ne fa un problema.

***************

Vabbè....e allora ditelo.....non c'è discussione...
^__^

Anonimo ha detto...

Ma i vescovi austriaci, se ne stanno lì a guardare?????
Ed i fedeli? Acconsentono pure?
E noi cosa dobbiamo dire? Che la Chiesa austriaca è nelle mani del maligno? :-(

Anonimo ha detto...

E' nelle mani di deficienti, nel senso letterale della parola. Purtroppo questo è il vero problema. E poi arriva il resto. Apocalisse 13.

mariateresa ha detto...

che tristezza.Dire che ho il latte alle ginocchia è poco.
Altro che visitatore apostolico ci vuole. Ci vuole un grosso randello.
Quasi spero che non sia vero.

Anonimo ha detto...

Se il decano ha fatto queste ammissioni deve essere rimosso senza indugi dal vescovo e se, quest'ultimo non lo fa deve essere cacciato a pedate anche lui.
Urgono visitatori apostolici a Linz e non solo. Il menzognero sta imperversando, ma questi tempo bui non ci devono far dimenticare che Cristo ha vinto. Non praevalebunt!
Alessia

Anonimo ha detto...

Anche Leonardo Boff conviveva già prima di essere "perseguitato" da Ratzinger. E se molti in Curia sono recalcitranti è anche perchè certi comportamenti mondani ora non sono più tollerati.E tutti a sbattere la coscienza come alibi quando è solo voglia di vivere comodi comodi. Saluti, Eufemia

Anonimo ha detto...

Però, se Linz pinage... qui non si ride mica:

http://137.204.8.65/statusecclesiae/status/quaestiones.php?pagina=indulto_superato.php


Leggete Grillo: mentre nel 2007 il liturgista si chiedeva se la forma extraordinaria, sarebbe divenuta un giorno di fatto ordinaria, oggi lo stesso dà per scontata la futura soppressione di Summorum Pontificum... Ahh, le maree...

Anonimo ha detto...

Io non mi scandalizzo degli errori. Mi rattrista la perdita di gusto del vivere, anche tra noi cristiani, che si vede da fatti così. Quando c'è stato il caso di Amstetten, con quel signore che ha tenuto per 24 anni la figlia schiava, sono andato a vedere il sito di quella parrocchia, dove mentre la ragazza viveva sotto terra in prigione, gli altri andavano tutti a messa, e tutto sembrava a posto, e tutto continuava come prima...

Anonimo ha detto...

Loro Sono Chiesa.

Anonimo ha detto...

Sono senza parole...!!!

Anonimo ha detto...

Cari amici,

Il decanato é un livello di organizzazione al di sotto del vicariato ed é composto di circa 10 parrocchie, nella diocesi di Linz ci sara una trentina di "decani".

Il parrocco G.Wagner é un prete esemplare ed é molto popolare tra la gente normale, non solo tra devoti o conservatori. Pensate nella sua parrocchia di Windischgarsten ci sono 200 chierichetti, tutti maschi. Non so se si trovera facilemente un'altro come lui.

Il "decano" Friedl, purtroppo, non é un caso isolato. Il clero progressista di Linz ed di altre diocesi austriache considera il celibato come una mera raccomandazione. Formano una specie di mafia che tiene i preti fedeli (che ci sono) lontano da posti alla curia vescovile e mettono pressione anche sui vescovi. Se cattolici fedeli vogliono reclamare presso il loro vescovo certe circostanze, sappiamo gia da molti casi precedenti che questa mafia intercetta le nostre lettere, non concede appuntamenti, non trasmette messaggi etc...

Purtroppo dal 1952 - con una parentesi dal 86 al 91 al tempo dei nunzii M.Cecchini e D. Squicciarini - i vescovi ordinati in Austria sono stati quasi tutti sia progressisti loro stessi (Koenig, Stecher, Weber, Aichern, Zak, Ibi), sia vescovi devoti sul piano personale, ma troppo deboli per dominare la mafia modernista (come l'attuale vescovo di Linz L.Schwarz che é gia molto meglio del suo predecessore, ma sicuramente non in grado di nuotare contro corrente).

Molto bravo é il vescovo ausiliare di Salisburgo Andreas Laun che ha difeso il rev. Wagner.

I cattolici fedeli ci sono, e sono assolutamente rammaricati dall'atteggiamento indegno dei loro vescovi. L'unico filo di speranza é che il santo padre ci dia vescovi cattolici degni di questo nome. Ma se la linea curiale é di evitare ad ogni costo "proteste" dei modernisti in Austria, non succedera mai.

Grazie per il vostro interesse per il mio paese.

Anonimo Viennese

Anonimo ha detto...

Certamente! Una catena di corruzione simile esiste anche in Svizzera, un po meno in Francia, in Germania... Sono sacerdoti ( magari pui alto) che vivono con una compagna o sono ommossesuali. E sono ad un "alto livello". Ma era meglio per lui di rinuniciare. La sua vità sarrebbe stato un inferno, veramente. Cio che conta è la santità. Sceglierano un altro vescovo, buono, fedele, che non potrà essere rifiutatto questa volta

Anonimo ha detto...

Adesso capisco perché l'allora Card. Ratzingher nella Via Crucis del 2005 parlava di sporcizia nella Chiesa.
Sia fatta la volontà di Dio!

Anonimo ha detto...

Se la questione sta in questi termini non resta che aspettare le decisioni dalla Santa Sede.
Per intanto il decano comici a tenere pronte le valigie.

Anonimo ha detto...

Penso che avevano molto più senso pastorale i vescovi del 1500, dopo il concilio di Trento, che trovarono ancora tante concubine nelle canoniche. Tuttavia non fecero tanti versi e per correggere gl'immorali cominciarono a multarli con ammende salate. Forse anche i rev. austriaci si convertirebbero più facilmente toccandoli nel portafoglio.
gianluigi don

Anonimo ha detto...

Non solo quella austriaca, ce ne sono altre tre o quattro!

Anonimo ha detto...

Questo è scandalo per i fedeli. Può bastare il cirterio della sopportazione attiva?

Anonimo ha detto...

una domanda anche per voi. :-(

Lasciamo ai Martini e ai lefebvre di scannarsi tra loro.....non sono quelli i problemi....

Salve Padre,
ho letto sul web una sua risposta su questo passo paolino:
"Questo vi diciamo sulla parola del Signore: noi che viviamo e saremo ancora in vita per la venuta del Signore, non avremo alcun vantaggio su quelli che sono morti. Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nuvole, per andare incontro al Signore nell’aria, e così saremo sempre con il Signore. Confortatevi dunque a vicenda con queste parole” (1 Ts 4,13-18). ".
Queste parole mi mettono in crisi. La mia fede e' erosa dal dubbio, eppure non posso che leggere cio' che i miei occhi umani vedono.
Non importa poi tanto se san Paolo viveva nell'attesa della fine come una sua convinzione che poi veniva smentita mi pare che l'importante sia che questa lettera (che mi risulta una delle piu' antiche, addirittura piu' antica dei vangeli e risulta anche essere originale mentre sulla II ai tessalonicesi ci sono dei dubbi) scritta da san Paolo sotto ispirazione sia parola di Dio!!
Sulla parola del Signore - scrive l'autore - quella generazione sara' viva alla parusia!
Nessuno sa il giorno e l'ora ma il periodo si!
E da quel periodo sono trascorsi duemila anni senza nessuna parusia (o ritorno visibile del Cristo).
A questo punto le domando, sa darmi una risposta per non leggere in questa profezia un fallimento, primizia del fallimento della fede che nonostante spiritualizzi tutto all'aldila' vede inefficaci ed in definitiva false le sue promesse? E PREMESSE....?

Anonimo ha detto...

Il giudizio non spetta all'uomo della terra.
Si ravvedano e facciano sempre la volontà di Dio!