domenica 8 marzo 2009

Pedofilia, lascia l'ex segretario di tre papi. Sostituito per decisione di Benedetto XVI (Porqueddu)


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IRLANDA - DOPO un'inchiesta su abusi che ha coinvolto la diocesi

Pedofilia, lascia l'ex segretario di tre papi

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Mario Porqueddu

MILANO

Il vescovo irlandese John Magee si è dimesso ieri dopo essere stato travolto dalle polemiche per come aveva gestito un'inchiesta su presunti casi di pedofilia nella sua diocesi. Magee è stato segretario privato di tre pontefici, Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II. Fu lui il primo a vedere il cadavere di papa Luciani.
E nel 1982 fu nominato Maestro di cerimonie pontificie. Nato nel 1936 in Irlanda, Magee fino a ieri era il vescovo di Cloyne, nel sud del Paese. Proprio nella diocesi che reggeva dal 1987 alla fine dell'anno scorso è scoppiato uno scandalo su presunti abusi sessuali nei confronti di minori.
Il 19 dicembre era stato pubblicato il «rapporto Cloyne», preparato dall'organismo della Chiesa cattolica che si occupa di salvaguardia dei bambini, una struttura messa in piedi dalla Chiesa ma indipendente dalle gerarchie ecclesiastiche.

Il rapporto

Secondo quel rapporto, le pratiche di protezione dei minori a Cloyne sarebbero state «inadeguate e sotto certi aspetti dannose», e proprio per questo i bambini erano stati «messi a rischio ». Il 7 gennaio una commissione d'inchiesta dell'arcidiocesi di Dublino è stata incaricata di esaminare quello che accadeva nella diocesi retta da John Magee. Una settimana più tardi il cardinale Sean Brady, primate cattolico, aveva risposto a chi pretendeva le dimissioni del vescovo, spiegando che Magee aveva promesso «cambiamenti e progressi nella sua diocesi». Ma le polemiche non si erano fermate. In particolare, da parte dei portavoce dell'associazione «One in four» che supporta le vittime di abusi sessuali, che invocava l'intervento del governo. Pare che il 4 febbraio Magee si sia rivolto direttamente al Vaticano preannunciando l'intenzione di dimettersi e chiedendo di nominare un «amministratore apostolico» che gestisca la diocesi in vece sua.

Il commiato

«Mi sono impegnato a collaborare in tutti i modi con il lavoro della Commissione d'inchiesta — ha detto ieri sera Magee parlando ai fedeli raccolti a messa nella cattedrale di St. Colman —. Sono consapevole del fatto che dovendo dedicare tempo ed energie a questo scopo, condurre la normale attività di amministrazione della diocesi diventerebbe molto complicato». È stato il suo commiato. Magee mantiene la carica di vescovo.

Ma un comunicato diffuso ieri dalla conferenza episcopale irlandese ha già annunciato che papa Benedetto XVI ha stabilito che sia sostituito alla guida della diocesi di Cloyne dall'arcivescovo di Cashel ed Emly, Dermot Clifford.

«Darò tutti i contributi necessari alla Commissione d'inchiesta» ha detto Clifford.

Le polemiche

«La decisione del Santo Padre — ha spiegato il primate Brady — è un'indicazione di quanto per la Chiesa siano importanti la tutela dei minori e il prendersi cura delle vittime».

Negli ultimi anni l'autorità della Chiesa cattolica irlandese è stata toccata da diversi episodi di pedofilia e di abusi sessuali. In particolare, le gerarchie ecclesiastiche erano state accusate di aver coperto alcuni di questi casi, trasferendo altrove i preti finiti sotto accusa.

© Copyright Corriere della sera, 8 marzo 2009 consultabile online anche qui.

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