martedì 3 marzo 2009

Mons. Fellay: "Confesso che non ho preso abbastanza sul serio la situazione" (traduzione dell'intervista a Der Spiegel)


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Grazie alla redazione di "Messainlatino.it" possiamo leggere la traduzione in italiano dell'intervista rilasciata da Mons. Fellay a Der Spiegel.
Fra parentesi il commento degli amici del blog "Messainlatino"
.
R.

Fellay: "confesso che non ho preso abbastanza sul serio la situazione"

Intervista a Der Spiegel apparsa il 2 marzo 2009

- Monsignore, settimane orsono lei ha dato al suo collega Richard Williamson un libro in modo che potesse leggere sull’Olocausto. La settimana scorsa egli ha pubblicato un’apologia che evade la domanda del Vaticano di ritrattare la sue negazione dell’Olocausto. Secondo lei, la dichiarazione di Williamson è sufficiente?

E’ sicuramente una prima richiesta di perdono e, perciò, un passo importante nella giusta direzione. Uno può sempre sperare una miglior formulazione. Almeno la domanda di perdono è onesta e la revoca delle sue parole è genuina.

- Quella speranza sembra infondata. Dopo il suo arrivo in Londra, Williamson si è circondato di persone che hanno apertamente negato l’Olocausto, come lo storico David Irving. Sa perché?
[Commento di Messainlatino.it: Fellay non smentisce tale circostanza; tuttavia a noi risulta che le frequentazioni di Williamson con Irving siano tutte anteriori alla famosa intervista rilasciata a novembre, e diffusa a gennaio: erano anche circolate foto di un party a casa Irving, ospite Williamson. Ma nulla lascia supporre che quelle liaisons dangereuses siano riprese ora che il presule è tornato in Inghilterra: anzi Williamson ebbe a lamentarsi con Irving, tramite il suo legale, della diffusione di tali fotografie sul sito dello storico negazionista]
Ho l’impressione che Williamson sia usato da queste persone. Qui è stata data informazione ai media deliberatamente. Noi stiamo lavorando contro ciò come meglio possiamo. Io sono totalmente contrario a questi legami.

- Ma la sua influenza su Williamson sembra essere debole.

Noi siamo in contatto, egli è nel priorato della fraternità a Londra per il tempo a venire. Ma egli è anche un essere umano libero. Certo, ha un superiore, ma è libero nelle sue decisioni. Però deve portare le conseguenze di quello.

- Tornerà alle sue piene occupazioni?

Quello è impossibile nelle attuali circostanze. Ci ha danneggiato e colpito la nostra reputazione. Noi ci siamo molto chiaramente distanziati. Non è stato ordinato vescovo per i suoi propri scopi personali ma per il bene comune della Chiesa, per diffondere la verità rivelata.

- E allora perché non esclude Williamson dalla Fraternità?

Succederà se nega di nuovo l’Olocausto. E’ probabilmente meglio per tutti se resta quieto e sta in un angolo da qualche parte. Io voglio che sparisca dalla scena pubblica per un bel po’.

- Il Vaticano potrebbe ripristinare la scomunica perché non ha ritrattato.

Ne dubito. La negazione dell’Olocausto, per seria che è, non è parte del diritto canonico: sicché una scomunica non è possibile. Non siamo noi che lo diciamo, sono i canoni, gli esperti legali. Il problema è che i suoi commenti sono stati connessi con il suo incarico.

- Il vescovo di Ratisbona Gerhard Ludwig Müller ha negato al seminario tedesco della Fraternità in Zaitzkofen il permesso di ordinare altri preti. Ottempererete al divieto?

Ciò non era necessario né appropriato. Tutti questi eventi sono decisamente un tracollo per noi. Ci scaraventano indietro di 10 anni. Ma le ordinazioni continueranno.

- In Germania i politici temono che le scuole gestite dalla Fraternità non condividano i valori della costituzione tedesca. E’ preoccupato che ci siano delle ispezioni?

Non mi preoccupo affatto. Siamo gente normale. Rispettiamo le regole e ciò include l’ordine statuale. Perfino se una voce dice qualcosa di sbagliato. E’ espressamente scritto nelle lettere di S. Paolo che noi onoriamo l’autorità e preghiamo per essa.

- Così Williamson è qualcuno che si è smarrito e le critiche della Fraternità un grosso malinteso?

Ora siamo i capri espiatori del mondo ed ogni passo falso diventa immediatamente uno scandalo. Ma errori che necessitano d’esser corretti sono fatti ogni momento e dappertutto.

- Perché lei ha risposto così tardivamente alle rozze tesi di Williamson?

Confesso che non ho preso la situazione abbastanza sul serio.

Fonte: Der Spiegel

Messainlatino.it

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Segnalo che Don Floriano Abrahamowicz è stato allontanato dalla sua chiesa nel Trevigiano.
http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=48946&sez=NORDEST#

Raffaella ha detto...

Molto bene :-)
Grazie della segnalazione.
R.

Anonimo ha detto...

Ma, se certi vescovi facessero lo stesso con certi sacerdoti contestatori tipo don Farinella... Sì, è solo un sogno! :-(