domenica 7 dicembre 2008
Concita De Gregorio (Unità) piega la sua rassegna all’ideologia e alle immancabili gerarchie
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Concita De Gregorio piega la sua rassegna all’ideologia e alle immancabili gerarchie
Concita De Gregorio passa da Repubblica all’Unità ma la sua conduzione di Prima pagina, su Radio 3, non cambia e resta sussurrata e monocorde.
Anziché procedere per argomenti (manovra economica, l’Iva a Sky, l’inchiesta in Campania…), si limita a presentare un quotidiano per volta, leggendo titolo, sommario e, a volte, le prime righe dell’articolo, dell’editoriale, dell’intervista. Così abbandona e riprende più volte gli stessi argomenti, costringendo l’ascoltatore a un notevole sforzo di memoria. Concita De Gregorio denota un alto spirito gerarchico: nei giorni dispari comincia con il Corriere e in quelli pari con Repubblica, quindi seguono Stampa e Unità e più di mezz’ora se n’è andata.
Nell’ultimo quarto d’ora affastella una ventina di altri giornali, sempre nello stesso ordine (Avvenire è quattordicesimo). Come l’anno scorso (precedente recensione: 4 novembre 2007), malmena i cattolici senza ritegno.
Ad esempio, sulla vicenda Vaticano-Onu , martedì legge Michele Serra da Repubblica, Ivan Scalfarotto dall’Unità, maltratta Michele Brambilla del Giornale, descrive la copertina del Manifesto e, in pochi secondi in coda, legge il titolo di Avvenire.
La prima telefonata, guarda caso, è di un ascoltatore indignato col Vaticano. Il giorno dopo sostiene che sia «una notizia che fa tremare lo stesso mondo cattolico per eccesso di rigidità» e ricorre a un classico della slealtà, il 'panino', infilando Avvenire tra Manifesto e Liberazione, con il direttore Sansonetti secondo il quale «fu Gesù a depenalizzare i reati legati al comportamento sessuale» (!).
Giovedì dedica al numero dei nostri primi 40 anni esattamente 35 secondi. Cita meticolosamente quasi tutti i supplementi, degli altri; i nostri, mai. E scherza con l’architetto romano che venerdì, al telefono, le fa i complimenti per l’Unità, «bella e coraggiosa come la direttrice». Da lunedì a venerdì, legge 93 (brevi) brani di 16 testate: Corriere 22; Repubblica 17; Stampa e Unità 9; Giornale 8; Foglio e Mattino 5; Sole 4; Riformista 3; Europa, Liberazione, Manifesto e Tempo 2; Avvenire, Libero e Messaggero 1.
© Copyright Avvenire, 7 dicembre 2008
Il direttore De Gregorio si occupi un po' meno di Cattolici e Vaticano e un po' di piu' del partito di riferimento del suo giornale.
Non e' un bel momento o mi sbaglio?
R.
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7 commenti:
Quelli di sinistra sono così, fanatici e lo resteranno sempre. Sono ottusi nel senso proprio del termine. E, devo ammettere, anche intellettualmente disonesti. Quanto al Man ifesto e a Liberazione mi viene l'orticaria solo a sentirne parlare; avevo sperato che chiudessero, e invece continuano a pubblicare, indisturbati, ciarpame.
...E che ci si poteva aspettare?...
"Sono ottusi nel senso proprio del termine. E, devo ammettere, anche intellettualmente disonesti."
x Raffaella
Interessante come Lei definisca gli insulti!
Immagino che questi di insulti (quelli fra virgolette) essendo espressione di un pensiero da lei condiviso, possano essere pubblicati ....
A Sihaya porgo i migliori auguri di buon Natale, nella speranza che possa ricevere un paio di paraocchi nuovi ....
Non faccio distinzioni. Infatti ho pubblicato il Suo post sui preti pedofili che non solo non condivido ma che ho anche definito vergognoso.
R.
"che non solo non condivido ma che ho anche definito vergognoso."
C'è una bella differnza fra il non condividere e l'offendere.
"che non solo non condivido ma che ho anche definito vergognoso."
C'è una bella differnza fra il non condividere e l'offendere.
Concordo.
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