venerdì 5 dicembre 2008

Il direttore di Liberazione propone lo sciopero dell'Ave Maria: esilarante editoriale di Santambrogio (Libero)


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Onu, Santa Sede e omosessualità: così è nata la manipolazione sulla risposta ingenua e legittima del Vaticano (articolo di Tiliacos da incorniciare!)

Su segnalazione della nostra Alessia leggiamo questo gustoso ed esilarante articolo di Luigi Santambrogio:

Idea comunista: lo sciopero dell’Ave Maria

Luigi Santambrogio

Dal Vangelo secondo Giobbe Covatta: «In principio era il Verbo; il complemento oggetto venne molto dopo»
«E Dio creò Adamo dal fango, lo creò a sua immagine e somiglianza e poi gli sputò in faccia. E Adamo disse: Cominciamo bene». «Dalla seconda lettera ai Corinti: Cari Corinti, potevate almeno rispondere alla prima».
Se Gianni Covatta, in arte Giobbe, non avesse incontrato nella sua infanzia una suorina timida e baffuta di nome Clementina, non avrebbe mai maturato l' idea di rivolgersi alla Bibbia e ai Vangeli per creare il personaggio del predicatore strampalato e confusionario che gli ha dato notorietà e successo.

Gesù il depenalizzatore

Beh, il simpatico comico ieri ha avuto un inesperto quanto dilettantesco imitatore sulla prima pagina del quotidiano Liberazione. È il direttore del comunismo sedicente rifondato e più che mai affondato, Piero Sansonetti, che lancia la campagna: «Boicottiamo il Vaticano». Sotto il titolone, l’editoriale-appello a protestare concretamente contro la Santa Sede che «prima attacca gay e lesbiche e poi cerca di bloccare l’aborto».
Oibò, che notiziona. Omosessuali, lesbiche e abortisti: a quanto risulta non hanno mai goduto di troppa accoglienza in Vaticano. E mica solo da oggi: è un po’ di tempo che su tali questioni da Oltretevere van giù duri. Dunque di che si lamenta il direttore? L’editoriale è una lezione di ermeneutica del Vangelo, libro che non crediamo sia tra i più letti (e capiti) da San Sonetti.

La lettura del sorprendente editoriale, purtroppo, lo conferma.

In breve: Sansonetti trascrive (tagliando il finale) l’episodio dell’adultera e l’intervento di Gesù che ferma i lapidatori con la tagliente frase: «Chi è senza peccato, scagli la prima pietra».
Bon, la conclusione è fulminante: «Duemila anni fa, Gesù Nazareno in quella società bigotta, superstiziosa e arretrata», ( e te credo, diciamo noi: stiamo parlando della Palestina di 2000 anni fa-), «che non aveva conosciuto le grandi rivoluzioni del secondo millennio, aveva depenalizzato i reati connessi al comportamento sessuale» (sic).
Avete letto bene: Gesù depenalizza l’adulterio, il gioco multiplo, le ammucchiate, l’aborto e lo scambio di coppie. Non è il Vangelo buffo secondo Giobbe Covatta: monsignor Sansonetti non ha proprio l’aria di scherzare. Come si fa, infatti, a divertirsi con quei truzzi di ebrei che non hanno conosciuto Lenin e Mao e manco il Sessantotto hanno fatto.
E poi, che spettacolo quel Cristo che strappa al Padreterno il “Lodo Sex”, la moratoria su tutte le scappatelle sessuali. Spiega Sansonetti (pure il cognome sembra la parodia del Gigante e Dalilà, direbbe Giobbe) che la morale è fatto personale, riguarda la coscienza del singolo tanto che «Gesù arriva addirittura a dichiarare sbagliata la legge di Mosè».
Forse per attenuare un po’ la madornale farloccata, monsieur le directeur ammette: sì, è vero che poi Gesù raccomanda all’adultera di non peccare più, ma sembra più un fervorino obbligato dal ruolo che una certezza di dottrina.

Le petit Sanson

Dunque, la Chiesa Cattolica, soprattutto Papa Ratzinger, sceglie di «sfidare l’insegnamento di Cristo, lo smentisce, lo strapazza».
Incredibile ma vero: tutto l’insegnamento in materia di morale sessuale è «ferocia ecclesiastica medioevale», «tradimento del Vangelo» e di un improbabile Gesù che Sansonetti immagina a capo del Gay Pride, impegnato a sventolare la bandiera arcobaleno degli omosex, della libertà di aborto e delle unioni civili.
Il compagno direttore deve aver confuso il Nazareno con la trans-isolana Luxuria. Epperò, si chiede angosciato: che fare? L’avevamo già sentita ‘sta domandona, insoluto tormentone della storia del comunismo mondiale. Stavolta però, la risposta è davvero epocale. Sansonetti lancia l’idea: boicottiamo il Vaticano. Cioè? «I cattolici potrebbero disertare le funzioni religiose o qualcosa del genere». Qualcosa del genere? Massì, che ne sa le petit Sanson delle cose religiose? Lui ha profetizzato, per i dettagli chiamino il numero verde di Rifondazione. Potrebbero fare lo sciopero dell’Ave Maria o della Messa; oppure andare dal parroco e dichiararsi prigionieri politici del Vaticano. O ancora, recitare la giaculatoria che il direttore ha già prestampato ed è possibile richiedere all’ufficio abbonamenti di Liberazione. La litania dice: «Il Dio spietato, che state adorando, non è il mio Dio, non il Vangelo». Originalità zero: è una pia copiatura del celebre “Not in my name” pacifista. Vabbè, che facciano lo sciopero dei Sacramenti e delle Sante Quarant’ore. E già che ci sono, picchettino la capanna del Presepe, sobillino i pastori e freghino i doni a quei capitalisti di Re Magi.
Ma come fa uno che si dichiara ancora comunista e dice di adorare i dinosauri marxisti di Jurassik Park a predicare contro una «Chiesa autoritaria e feroce»? Ma che faccia tosta occorre per salire in cattedra e rifare in 60 righe la storia della Chiesa, dal Concilio Vaticano II ai giorni nostri, pretendendo di dare lezioni di democrazia e tolleranza?
S’è scordato, il compagno rifondarolo che, in quanto ai gay, la sua beneamata Cuba e il suo idolo Ernesto Guevara, alias El Che, ai maricònes riservava il gulag e la fucilazione? Ma con che coraggio questo ultimo dei mohicani ce la mena sui diritti degli omosessuali, lui che amoreggia volentieri con gli islamici più integralisti e sanguinari purché anti americani e anti Bush?

Hasta la Luxuria

Sansonetti non difetta di sprezzo del ridicolo e insiste: laici e cattolici devono andare insieme a protestare sotto le finestre del Papa. Magari il giorno nel quale l’Onu deciderà la depenalizzazione dell’omosessualità. I partecipanti dovranno vestirsi di rosa, come il colore della stella che era imposta ai gay nel lager.
Okkei, questa sì che è una trovata da sballo. Tutti in maschera e in rosa a far casino in San Pietro: gay, lesbo, trans e buontemponi vari guidati dal barbuto Sansonetti. Pure lui in total pink. Balletti rosa per gli ex compagni che un tempo in piazza ci andavano con le tute blu. Ora si mettono il tutù per chiedere al Papa la “depenalizzazione” delle ammucchiate: hasta la Luxuria, siempre. «I drogati sono fatti, non parole», recita uno dei comandamenti del Vangelo di Giobbe. Ogni riferimento agli esegeti di Liberazione è puramente casuale.

© Copyright Libero, 4 dicembre 2008

10 commenti:

mariateresa ha detto...

cara, ecco qua dal blog dell'inviata della Croix:

Les combats oubliés

Plus personne, en Italie mais aussi en Espagne et aux Etats-unis, où l’affaire a fait du bruit, n’ignore aujourd’hui que le Saint Siège désapprouve un projet de texte –présenté par le gouvernement français- et visant à introduire au plan du droit international un principe de non-discrimination pour les homosexuels. Les raisons du Vatican sont désormais connues (voir article de La Croix ). On est en droit évidement d’approuver ou de désapprouver, même si la présentation faite par des journaux et certaines associations de défense des homosexuels, fut parfois complètement disproportionnée: dire que « le Vatican approuve la pénalisation de l’homosexualité », ou encore « la persécution des homosexuels » est une absurdité … Résultat, ce week-end, une manifestation d’homosexuels est organisée devant Saint Pierre, pour protester contre « l’homophobie de l’Eglise catholique» … Elle sera sans nul doute abondamment suivie par les médias.
En revanche, « silence radio » sur le fait que mercredi, le même Saint Siège, par la voix de son « ministre des affaires étrangères », Mgr Dominique Mamberti, a ratifié la Convention internationale sur les armes à sous-munitions: ces bombes extrêmement imprécises, qui font des ravages dans la population civile, et ce, encore des décennies après les conflits. La convention a été signée à Oslo mercredi par plus de cent Etats, et Rome a voulu, pour montrer son intérêt, être l’un des premiers pays à la ratifier. Symbolique pour ce petit pays sans armée ? Pas seulement, car le Saint Siège s’est battu sur ce texte, il a fait parti du comité de six pays (le Core Group) qui a promu l’initiative et est parvenu, en un temps record (16 mois !) à finaliser ce traité.
La convention oblige les Etats signataires à ne pas utiliser les bombes à sous-munitions, à détruire les stocks existants dans les huit ans, à déminer le territoire national dans les dix ans, et introduit une responsabilité internationale des utilisateurs. C’est une victoire pour la notion -nouvelle- de « désarmement humanitaire ». Le Saint Siège a d’ailleurs ratifié toutes les conventions multilatérales sur le désarmement. Ce post pour montrer que le Vatican a aussi d’autres combats…
Isabelle de Gaulmyn


Come vedi, è possibile ragionare se uno ne ha voglia.Su questa vicenda la Croix ha assunto un profilo composto e obiettivo (secondo me). Soprattutto ho apprezzato che i fatti sono riportati senza sbavare dalla rabbia e che, almeno qui, non ci si fa intimidire da accuse di crudeltà mentale o di voler martirizzare le persone, ma, con calma, si spiegano le ragioni.
L'ho visto anche un po' in giro nei blog:è impossibile imbastire un discorso con chiunque se si tira fuori l'accusa di crudeltà. Perchè puoi ben dirmi "hai torto", "non è vero", "la Chiesa ha torto", ma se , pensandola io diversamente, mi accusi di essere malvagio, o la Chiesa un'associazione di sadici ,confrontarsi è inutile e io ti mando cordialmente a dissodare la terra con il badile.

Anonimo ha detto...

Ieri, a AnnoZero, Sansonetti ha potuto spare a zero contro la Chiesa senza, di fatto, alcun contraddittorio. Ma tutto sommato la cosa non deve stupire, come non deve stupire la reazione di molti non credenti e anticlericali militanti.
Ciò che stupisce è l'atteggiamento delirante di condanna di alcuni "cattolici" che ritrovi nei blog dei vaticanisti. Impossibile , per chi ci ha provato, imbastire un qualsivoglia civile confronto.
Alessia

euge ha detto...

Cara Alessia io sono incappata per caso nella trasmissione di San Toro e l'ho trovata un insieme di ridicolo e di insulto alle persone che hanno una loro intelligenza.
Con tutti i problemi che deve affrontare l'ONU a livello mondiale ci riduciamo a discutere sui gay! Non perchè si giustifichi l'atteggiamento deprecabile che in certi paesi viene adottato nei confronti dei gay ma, perchè di questa storia se ne sta facendo una tragedia. probabilmente i tanti cattolici che si ribellano nei blog, fanno parte della ormai famigerata categoria dei cattolici adulti e politicamente corretti; gli stessi, che si disegnano gli insegnamenti di Cristo e quelli della dottrina cattolica, a loro immagine e somiglianza. Gli stessi, che sostengono che la chiesa si sta chiudendo al mondo, alla scienza e via dicendo; trascurando il fatto che la chiesa non ha mai deplorato le scoperte scientifiche anzi ma, si è pronunciata e giustamente, contro quella scenza che va contro l'essere umano. Non mi stupirei se frà qualche tempo, l'ONU, si dovesse occupare anche dei diritti dei pedofili. In fin dei conti, per certe menti all'avanguardia, la pedofilia che cos'è ? Soltanto un modo di esprimere diversamente la propria sessualità. In questo caso in vece di proporre lo sciopero dell'Ave Maria che cosa potrebbe partorire la mente arguta che in questa occasione ha fatto una simile proposta?

gemma ha detto...

E poi parlano di poteri forti. Ovunque ti sintonizzi da un mese a questa parte vedi solo Vladimir Luxuria. Se tutti gli oppressi oggi in Italia (operai, disoccupati, pensionati,parenti di vittime varie, disabili) potessero avere tutta questa visibilità... invece, se la sognano...
D'altronde, una volta in Parlamento, lo abbiamo visto benissimo quali sono state le priorità, le emergenze nazionali per la sinistra, al punto da far cadere il governo per queste (i.. dico?). Temo che se non evolve un pò i suoi campi di interesse e di lotta, da qui a qualche anno la sinistra si ritroverà con una crisi di identità pazzesca. Una volta che non ci saranno più i nemici prediletti, Berlusca e Ratzinger, con chi se la prenderanno per tutti i mali dell'umanità? Si ritroveranno con un'intera ideologia da riscrivere, mentre gli operai se li saranno persi per strada e i minareti sovrasteranno finalmente i campanili. E..ops..si saranno dimenticati di fare qualche sit in, oltre che in Vaticano, anche davanti alle moschee e alle ambasciate di certi paesi, dove nei confronti dei gay (e forse anche delle donne), lì si, non esiste misericordia nemmeno a parole.

Anonimo ha detto...

Cara gemma hai fatto notare un particolare che forse nel sovrapporsi delle varie notizie ci è sfuggito. Oltre che in piazza S. Pietro tutta la baraccopoli vestita di rosa perchè non va a fare i sit-in davanti alle ambasciate iraniane tanto per dirne una? Facile troppo facile protestare e mettere alla gogna che invece di operare ritorsioni terroristiche si limita a predicare e diffondere l'importanza della vita e dei valori non negoziabili.
La Pink Panter vada a sfilare in Iran, in Irak e in tutti gli altri paesi non calpestano solo i diritti dei gay ma, anche quelli delle persone normali.
PAURA????????????????

Anonimo ha detto...

Vladimiro Guadagno e Piero Sansonetti sono andati in tv a insultare il Vaticano senza che nessuno potesse rispondere alle accuse che muovevano.
E poi qualcuno dice che il Vaticano è un potere forte.
Ma la smettano!

Anonimo ha detto...

Questa è l'informazione che ci ritroviamo e poi dicono che l'informazione è in mano a Berlusconi ed al Vaticano!!!!

Ma a queste scemenze ci credono solo i beoti. Gli stessi che ancora si lasciano lavare il cervello da Luxuria e San Toro.
NOI PAGHIAMO IL CANONE PER SENTIRE INSULTI E STUPIDAGGINI. Quando poi, non siamo costretti a vedere le varie Isole dei famosi..........

Anonimo ha detto...

http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/esteri/benedetto-xvi-27/protesta-gay/protesta-gay.html

in 100 a fronte di tanta pubblicità?
però...vive le pape!

Anonimo ha detto...

cara annette tu non sai che nel corso della notte, questi dati sono soggetti a lievitazione...... questo significa che secondo un rapido calcolo, domani mattina i giornaloni soliti spareranno una cifra ben più alta e significativa.
Contaci!

gemma ha detto...

credo che oggi quelli che avevano voglia di testimoniare contro un'emergenza reale, quasi una condanna a morte per chi lavora in condizioni di sicurezza sommaria, fossero a Torino a ricordare le vittime della THYSSEN

5.000 IN CORTEO A TORINO PER RICORDARE VITTIME THYSSEN