domenica 1 febbraio 2009

Benedetto XVI ha descritto la missione di Gesù e la sua sofferenza ma, allo stesso tempo, è stato autobiografico!


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Il Papa all'Angelus: "La croce di Cristo sarà la rovina del demonio, ed è per questo che Gesù non smette di insegnare ai suoi discepoli che per entrare nella sua gloria deve patire molto, essere rifiutato, condannato e crocifisso, essendo la sofferenza parte integrante della sua missione"

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Cari amici, tutti i commenti si stanno concentrando sulle parole pronunciate dal Papa sull'eutanasia, parole splendide soprattutto laddove il Santo Padre afferma: "Siamone certi: nessuna lacrima, né di chi soffre, né di chi gli sta vicino, va perduta davanti a Dio".
Chi ha avuto modo di stare vicino ad un malato, soprattutto se grave o morente, non puo' non essersi profondamente commosso di fronte a questa espressione!
Io, pero', sono rimasta colpita anche da altre parole del Papa.
Non a caso ho scelto, per introdurre l'Angelus, un titolo diverso da quello sparato da agenzie e quotidiani online.
Vorrei rileggere con voi, e poi commentare, un passaggio del discorso di Papa Benedetto
:

"E subito, nota l’evangelista, lo spirito maligno, con grida strazianti, uscì da quell’uomo. Gesù non solo scaccia i demoni dalle persone, liberandole dalla peggiore schiavitù, ma impedisce ai demoni stessi di rivelare la sua identità. Ed insiste su questo "segreto" perché è in gioco la riuscita della sua stessa missione, da cui dipende la nostra salvezza.

Sa infatti che per liberare l’umanità dal dominio del peccato, Egli dovrà essere sacrificato sulla croce come vero Agnello pasquale. Il diavolo, da parte sua, cerca di distoglierlo per dirottarlo invece verso la logica umana di un Messia potente e pieno di successo.

La croce di Cristo sarà la rovina del demonio, ed è per questo che Gesù non smette di insegnare ai suoi discepoli che per entrare nella sua gloria deve patire molto, essere rifiutato, condannato e crocifisso (cfr Lc 24,26), essendo la sofferenza parte integrante della sua missione.

Gesù soffre e muore in croce per amore. In questo modo, a ben vedere, ha dato senso alla nostra sofferenza, un senso che molti uomini e donne di ogni epoca hanno capito e fatto proprio, sperimentando serenità profonda anche nell’amarezza di dure prove fisiche e morali"
.

Benedetto XVI ha descritto la missione di Gesu', ma come non vedere in quelle parole anche il contenuto della missione di Pietro e dei suoi successori, i Papi?
Il Papa deve soffrire, diceva gia' Giovanni Paolo II!
Si', ogni Pontefice porta la sua croce. Se pensiamo alla storia, notiamo che ben pochi Papi sono stati "esonerati" dalla sofferenza fisica e/o morale.
Nonostante cio', sono sempre andati avanti con gioia e consapevoli della loro missione.
Preghiamo per Papa Benedetto affinche' non si stanchi mai di annunciare il Vangelo
.
R.

3 commenti:

mariateresa ha detto...

anch'io ho colto questo significato, cara amica, non ho potuto farne a meno. Se penso cosa ha dato questo uomo in termni di servizio alla Chiesa e il livello medio dei suoi critici divento idrofoba. Ma non voglio esserlo.
Sono grata al Signore per questo uomo e per quello che ho imparato da lui.

Anonimo ha detto...

Preghiamo molto. Preghiamo, preghiamo, preghiamo.

euge ha detto...

cara mariateresa le parore dell'Angelus di oggi, mi hanno portato subito a pensare a tutto quello che il Papa sta sopportando in questi giorni. Ho sempre pensato, che quando si diventa successore di Pietro e Vicario di Cristo, si riceve anche una forza indescrivibile per portare come giustamente hai detto tu la propria croce servendo Cristo. Papa Benedetto lo sta facendo con una dignità e forza d'animo senza pari. da parte nostra aiutiamolo con le preghiere perchè il Signore non lo faccia mai indietreggiare davanti ai lupi numerosi e particolarmente ansiosi di vederlo sconfitto.
le sue parole mi hanno profondamente commosso. Santità chi crede non è mai solo e noi siamo con lei.