domenica 1 febbraio 2009

Valzer e balletti. Portavoce del ministro degli Esteri: Israele non rompe col Vaticano


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Lefebvriani, Israele non rompe col Vaticano

Lo ha detto il portavoce del ministero israeliano degli Esteri Igal Palmor

"L' ipotetica questione di una rottura delle relazioni con il Vaticano non è affatto all'ordine del giorno": Lo ha detto all'ANSA il portavoce del ministero israeliano degli Esteri Igal Palmor. Commentava le dichiarazioni rilasciate al settimanale tedesco 'Spiegel' dal ministro per gli Affari religiosi Yitzhak Cohen (Shas) secondo cui Israele dovrebbe "rompere completamente i rapporti con una Corporazione (il Vaticano, ndr) nella quale sono presenti membri negazionisti dell' Olocausto e antisemiti", un riferimento alla vicenda dei vescovi lefebvriani.
"Il ministro ha diritto di esprimersi su qualsiasi argomento. Ma nello Stato di Israele le relazioni diplomatiche sono prerogativa del ministero degli Esteri, e non del ministero degli Affari religiosi" ha notato Palmor.
Nella revoca della scomunica dei vescovi lefebvriani, ha ribadito il portavoce, il ministero degli Esteri israeliano non intende pronunciarsi in quanto essa esula dal campo delle relazioni fra Stati.
In risposta ad una domanda, Palmor ha confermato che "i preparativi della visita in Israele di Papa Benedetto XVI proseguono in buon ordine". "Il Papa - ha assicurato - sarà accolto qua con gioia".

© Copyright Ansa

Chissa' che cosa leggeremo domani...suspense!
R.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma no, è un giocco. Adesso, lavoriamo per questo viaggio, e studiamo come fare un gesto come Giovanni Paolo II davanti al Muro o Benedetto a Istambul. C'è da fare...

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo, speriamo e preghiamo....Carla

Anonimo ha detto...

ma quale gesto mediatico, che lascia il tempo che torva...vogliamo "sostanza", che duri nel tempo. Qua sembra che se non piangiamo o non baciamo il Corano non si va da nessuna parte. C'è da fare e da costruire su basi solide, non da far vedere per compiacere finchè dura.
Non la pensavo così ma ormai sono diventato pessimista e non credo equivalga a peccare d'orgoglio l'esigere un minimo di rispetto e comprensione per ciò che si fa in casa propria

euge ha detto...

Ben detto Fuffo! condivido quello che hai detto. Non è più il tempo dei gesti mediatici che a distanza di anni mostrano tutte le loro pecche qui dobbiamo andare sul concreto su qualcosa che metta radici solide e chiare, per un dialogo che sia serio e che nulla deve avere a che fare con la sottomissione per tranquillità altrui.

gemma ha detto...

io provo a mettermi anche dall'altra parte, con tanta pazienza e buona fede: penso anche ai balletti disinvolti della stampa per cui al Papa si attribuiscono dichiarazioni che scatenano le reazioni dei Rabbini e ai Rabbini si attribuiscono risposte che scatenano altre reazioni, magari in ritardo di qualche giorno rispetto a quando sono state rilasciate a caldo, mentre altre cose sono accadute nel mezzo a mitigare il tutto. Diventa un gattaccio mediaticamente pilotato che si morde la coda

Anonimo ha detto...

Un gesto mediatico è anche profondo, è un linguagio che la gente capisce subito. Che cosa stiamo vivendo, se non una crisi de comunicazione ?
La crosciata contro i media non centra nulla. Dobbiamo sapere, come Givoanni Paolo secondo, con Navarro, usarle. Il punto debole attuale del Vaticano è proprio la Salla Stampa. Abbiamo bisogno di una donna come portavoce ?

mariateresa ha detto...

abbaiamo bisogno, nella Sala Stampa, di un orango tango di 150 KG.

Anonimo ha detto...

Mi dispiace contraddirti anonimo anche se, anch'io ho rilevato la mancanza di efficienza della sala Stampa nel gestire questa faccenda; però Navarro Valls lasciamolo dov'è per favore; le sua dichiarazioni soprattutto, negli ultimi giorni di vita di GPII, sembravano degli scoop più che dei comunicati e molti, costruiti sapientemente. Una donna dici? La cosa non mi dispiacerebbe........!