mercoledì 10 dicembre 2008

Analisi della dichiarazione stoppata dal Vaticano: ecco svelato lo scherzetto mascherato da depenalizzazione dell’omosessualità (Tempi)


Vedi anche:

Domani il Papa abbraccia gli universitari di Roma

Commemorazione in Vaticano per i 60 anni della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo (Radio Vaticana)

Per Benedetto XVI la Chiesa è la sentinella dei diritti umani (Fontana)

Benedetto XVI all’udienza generale: Cristo è l’inizio di una storia nuova per l’uomo (Radio Vaticana)

Patriarca russo: elezione il 28-29 gennaio

Il Papa: "Diventare Cristiani è più che un'operazione cosmetica"

Il Papa: senza solidarietà l’Eucaristia è “abusata” (AsiaNews)

Luca Volontè: "Ratzinger, il Papa sentinella" (Liberal)

CATECHESI DEL SANTO PADRE: AUDIO INTEGRALE DI RADIO VATICANA

Il Papa all'udienza: "Solo Cristo può costruire la Chiesa" (Sir)

Il Papa : in Europa, radici cristiane vive (Mazza)

Il Papa: «Colmare disparità sociali» (Marroni)

Il Papa a Piazza di Spagna prega per i bambini della città (Repubblica, edizione locale)

Folla per il Papa in piazza di Spagna. Benedetto XVI: «La città pensi a chi non arriva a fine mese» (Corriere, edizione locale)

Luca Volonté: Maria, una guida sicura contro il male (Il Tempo)

Il Papa parla di povertà, immigrazione, giovani e disoccupazione e i media...lo ignorano! A quando la prossima polemica?

Segnalazione sito "Breviarium Romanum"

Lucetta Scaraffia sulle Convenzioni Onu su gay e disabili: Quando la corsa alle vittime oscura la realtà (Osservatore Romano)

Il Papa: «Siate più solidali con i poveri e i disoccupati» (Giansoldati)

Il Papa: "Come si suol dire, non c'è rosa senza spine. Alla Madre si presentano le gioie, ma si confidano anche le preoccupazioni, sicuri di trovare in lei conforto per non abbattersi e sostegno per andare avanti" (Atto di Venerazione all'Immacolata, Piazza di Spagna)

Analisi della dichiarazione stoppata dal vaticano

Ecco svelato lo scherzetto mascherato da depenalizzazione dell’omosessualità

di Tempi

La Santa Sede ha ragione e la Francia ha torto (e ha torto anche Yasha Reibman che su queste stesse pagine scrive di un fantomatico “autogol” della Chiesa a questo proposito).
Al contrario di quanto sostiene il portavoce del ministro degli Esteri francese, la Dichiarazione sull’orientamento sessuale e l’identità di genere proposta da Parigi al voto dell’Assemblea delle Nazioni Unite non si limita a creare una dinamica a favore della depenalizzazione dell’omosessualità a livello mondiale, ma istituisce una nuova regola di diritto che costringerebbe tutti gli Stati del mondo a cambiare le proprie leggi in materia di diritto familiare e matrimoniale.
La richiesta di rimuovere tutte le sanzioni penali contro omosessuali e tran-sessuali compare solo al punto 11 (il terzultimo) della Dichiarazione.

Al punto 3 invece si afferma «il principio di non discriminazione, che esige che i diritti umani si applichino allo stesso modo ad ogni essere umano senza considerazione dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere».

Ora, si dà il caso che fra i diritti affermati dalla Dichiarazione universale dei diritti umani ci sia, all’articolo 16, quello «di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione». Come si può notare, l’articolo ammette implicitamente limitazioni fondate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere. Il testo della Dichiarazione francese, se approvato, impone l’estensione del diritto al matrimonio, in quanto diritto umano, a omosessuali e transessuali.
In nome della non discriminazione. Ma nel fatto che il matrimonio sia riservato agli eterosessuali non c’è discriminazione nei confronti di nessuno.

Semplicemente, cose diverse si trattano in maniera differente. Chi pensa di far fessi i diplomatici della Santa Sede, fra i meglio preparati del mondo, o è un ingenuo o è un presuntuoso.

© Copyright Tempi, 10 dicembre 2008

Grandioso!
Riportiamo l'articolo 3 della proposta francese:

3.
Riaffermiamo il principio di non-discriminazione che richiede che i diritti umani siano estesi a tutti gli esseri umani indipendentemente dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere;

Siamo tutti d'accordo sulla depenalizzazione dell'omosessualita' per la quale bastano poche ma precise e nette parole.
13 articoli non sono affatto necessari e, soprattutto, chi lavora con il diritto ha compreso immediatamente dove si voleva andare a parare
.
R.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

C'è chi non sa leggere e chi non vuole leggere .....

La stessa dichiarazione dei diritti dell'uomo citata afferma che il diritto di sposarsi è "senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione" non parla di inclinazione sessuale in quello specifico punto, per cui volerci vedere lo strumento per imporre il matrimonio gay è di certo fuorviante.
Paradossalmente sarebbe come dire che visto che il diritto a gestire la propria sessualità, incluso l'aborto, è nella Carta dei diritti, ciò significa che anche gli uomini possono abortire ....
Infine ricordo che l'Italia ha accettao la Carta dei diritti dell'uomo e che la legge italiana non fa distinzione in base all'orientamento sessuale delle persone, malgrado questo i DICO non si sono fatti. Non per nulla la Carta non tocca il diritto di autodeterminazione di ciascuno stato.

Raffaella ha detto...

Ecco l'art. 16 della Dichiarazione dei diritti dell'uomo:

Articolo 16

1. Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento.

2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.

3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.

L'articolo, formulato nel 1948, e' chiaramente generico e non mette per iscritto che il matrimonio deve essere celebrato fra un uomo ed una donna.
Qui si dice "Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi...", non e' esplicitato che gli uomini hanno diritto di sposarsi con le donne e viceversa.
E' qui che vanno leva certi gruppi di pressione.
Addirittura ho sentito un noto politico, non rieletto quest'anno, affermare che in Italia si puo' ammettere fra persone dello stesso sesso perche' la Costituzione, entrata in vigore nel 1948, non parla di nozze fra uomini e donne.
Le maglie del diritto si possono allargare o restringere secondo le interpretazioni, ma i giochetti non sono apprezzabili.
Ribadisco: per la giusta depenalizzazione dell'omosessualita' basta un solo articolo.
R.

Anonimo ha detto...

"non e' esplicitato che gli uomini hanno diritto di sposarsi con le donne e viceversa."

La legge italiana attuale non permette matrimoni fra persone dello stesso sesso, punto. Il resto sono elucubrazioni su possibilità paventate ma che ad oggi, anche con le "incertezze" normative denunciate, non hanno mai preso corpo per ESPLICITA VOLONTA' POLITICA.

"Le maglie del diritto si possono allargare o restringere secondo le interpretazioni, ma i giochetti non sono apprezzabili."

Le maglie del diritto si allargano e restringono sulla base delle norme che gli stati si danno.
Concordo anch'io che certi giochetti devrebbero essere lasciati da parte, soprattutto i giochetti di parole della Chiesa su questo argomento!

Raffaella ha detto...

Come insegnano i "casi" Englaro in Italia e l'introduzione dei matrimoni gay negli Usa, nelle maglie larghe del diritto, spesso, ci si infila la magistratura.
R.

Anonimo ha detto...

"...nelle maglie larghe del diritto, spesso, ci si infila la magistratura."

In mancanza della legge è ovvio che la decisione spetti a qualcuno.
Si tratta di capire chi fino ad oggi ha osteggiato certe leggi .....

Raffaella ha detto...

Enno'...il potere legislativo non spetta alla magistratura che deve applicare le leggi, non creare nuove norme.