mercoledì 3 dicembre 2008
Il Vaticano spiega la ragione per cui non intende firmare la Convenzione Onu sui disabili (Il Giornale)
Vedi anche:
Risoluzione del Parlamento europeo del 26 aprile 2007 sull'omofobia in Europa. I dubbi della Santa Sede sono più che fondati
Santa Sede e documento Onu sull'omosessualità, il teologo Doldi "suggerisce" di modificare il testo francese
Onu, Santa Sede e omosessualità: il commento de "La Croix"
Rosso "malpela" i vergognosi articoli di ieri su Vaticano e gay e dà un consiglio ai prelati che concedono interviste: attenti a polli e avvoltoi
Santa Sede: no alla discriminazione dei disabili (Agi)
Disabili, Padre Lombardi: ''No del Vaticano a Convenzione Onu fatto già noto"
"Riciccia" la decisione della Santa Sede di non firmare la Convenzione Onu sui disabili. La notizia, spacciata per novità, è del febbraio 2007!
Antonio Mennini approfondisce alcune linee-guida presenti nel pensiero di Benedetto XVI (Osservatore Romano)
Presentata a Mosca la traduzione in lingua russa del «Gesù di Nazaret» di Benedetto XVI (Osservatore Romano)
Pur di attaccare il Vaticano (e il Papa) c'è chi non esita a citare il cardinale Ratzinger...leggere per credere!
Per fortuna Paolo VI non era di sinistra ed era meglio di quello in tv (Crippa)
Chi imbroglia sull’omosessualità (Il Foglio)
La Santa Sede contro le discriminazioni agli omosessuali ma non al punto da prevedere anche adozioni di bambini (Bobbio)
Padre Lombardi: «Nessuno vuole punire i gay» (Tornielli)
Vaticano, Onu e gay: storia di una bufala annunciata. Duro editoriale di Brambilla
Il testo integrale dell'intervista di Mons. Celestino Migliore all'agenzia francese I.MEDIA. Le parole del prelato sono state stravolte!
Vaticano, Onu e omosessualità: la Chiesa sotto attacco (Tornielli). Articolo da incorniciare!
Sui gay «né forzature né discriminazioni». Chiare e inequivocabili dichiarazioni di Mons. Migliore stravolte in alcuni titoli di agenzia (Zappalà)
La prima volta di un Musulmano sul giornale del Papa (Magister e Corriere)
Quando oltre alle braccia cadono anche le calzette...commentino ai commentini dei giornali su Onu, omosessualità e Vaticano
Tra Vaticano e Onu nuove tensioni sull’aborto
di Redazione
Favorevole a «proteggere le persone con disabilità da tutte le discriminazioni riguardo all’esercizio dei propri diritti» ma assolutamente contrario alla «tragica» opzione che consente «che un’imperfezione del feto possa essere una condizione per praticare l’aborto».
Così il Vaticano ha spiegato ieri la ragione per cui non intende firmare la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, entrata in vigore l’8 maggio scorso. La Santa Sede aveva già annunciato il proprio rifiuto otto mesi fa, tanto che il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha precisato che nella mancata ratifica «non c’è assolutamente nulla di nuovo».
Il nodo della questione, che ha scatenato nuove polemiche dopo il «no» alla depenalizzazione dell’omosessualità confermato dalla Santa Sede, è negli articoli 23 e 25 della Convenzione, che così come è formulato oggi consentirebbe di praticare un’interruzione di gravidanza ai danni di feti che manifestano imperfezioni e probabili future disabilità.
La Santa Sede ha voluto mettere in evidenza le contraddizioni di quel testo: «È tragico - aveva detto monsignor Celestino Migliore, osservatore permanente della Santa Sede presso l’Onu - che in una situazione in cui un’imperfezione del feto può essere una condizione per praticare un aborto, la stessa Convenzione creata per proteggere le persone con disabilità da tutte le discriminazioni riguardo all’esercizio dei loro diritti possa essere usata per negare il basilare diritto alla vita delle persone disabili non ancora nate».
Negli articoli 23 e 25 si riconoscono i diritti dei disabili alla pianificazione familiare, alla «educazione riproduttiva» e ai «mezzi necessari per esercitare questi diritti»; nel secondo si garantisce l’accesso dei disabili a tutti i servizi sanitari, «inclusi quelli nell’area della salute sessuale e riproduttiva», che in molti Paesi significa poter accedere alle strutture che praticano l’aborto.
© Copyright Il Giornale, 3 dicembre 2008 consultabile online anche qui.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Siamo arrivati a ciò che al tempo dei nazisti era inaccettabile per tutti:
LA SELEZIONE DELLA RAZZA. Con tanto di eliminazione dei debili degli indifesi di coloro che non hanno forza di difendersi.
Posta un commento