venerdì 20 febbraio 2009
Finalmente cominciamo a ragionare: comunicato della Sala stampa della Santa Sede sulle deplorabili offese di un comico israeliano
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COMUNICATO DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE, 20.02.2009
L’Assemblea degli Ordinari Cattolici di Terra Santa ha espresso pubblicamente lo sdegno e la protesta dei cristiani per le trasmissioni mandate in onda nei giorni scorsi dalla televisione privata israeliana "Canale 10", nelle quali venivano ridicolizzati - con parole e immagini blasfeme - il Signore Gesù e la Beata Vergine Maria.
Le Autorità governative, subito interessate dal Nunzio Apostolico, hanno prontamente assicurato il proprio intervento al fine di interrompere tali trasmissioni e ottenere pubbliche scuse dalla stessa emittente.
Mentre si manifesta solidarietà ai cristiani di Terra Santa e si deplora un così volgare e offensivo atto di intolleranza verso il sentimento religioso dei credenti in Cristo, si rileva con tristezza come vengano offesi in modo così grave proprio dei figli di Israele, quali erano Gesù e Maria di Nazareth.
Bollettino Ufficiale Santa Sede
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26 commenti:
Esattamente come Gesù ha fatto ogni volta che ha subìto delle offese...
Esattamente come fanno altri quando si ritengono offesi...
Altri che NON professano di essere seguaci di Gesù
Ma come?
I Cattolici non hanno il diritto di difendersi?
A tutti e' permesso fare la voce grossa ma ai Cristiani e' comcesso solo di subire offese?
Non mi pare questa la giusta interpretazione del "porgere l'altra guancia".
Condivido in pieno lo sdegno dei vescovi e la nota della Santa Sede.
Auspico che questa sia il primo intervento di una nuova stagione.
R.
ci sono un infinità di siti internet molto più blasfemi e molto più seguiti di quella trasmissione. sarà una bella soddisfazione ever fatto chiudere quel programma, ma serve a ben poco.
gianni
E' un inizio soprattutto per le parti interessate...
R.
Per un "cristiano" -- anche se si chiama Pietro -- che pretende il diritto di farsi vittima o vestire i panni dell'offeso, c'è una sola risposta.
E' la croce.
Gesù non ha protestato la sua condanna.. E non ha nemmeno mandato a Pilato o a Cesare un nunzio apostolico o il suo segretario di stato...
Un momento!
Qui non si e' offesa una persona, ma la fede cattolica!
E' un po' diverso...la reazione e' giusta.
R.
Credete che qualcuno arriverà ad evocare la terribile "censura vaticana"?
Gia' fatto...basta guardare i siti di Repubblica e Corriere...
E già.
La fede "cattolica" che evidentemente non segue, almeno in questo caso, l'atteggiamento di Gesù Cristo.
Ma "fede cattolica" vuol di seguire Cristo, o mi sbaglio?
Non mi risulta che la fede cattolica preveda lo zerbinaggio, anzi!
Mi risulta che Gesu' parlasse chiaro e senza reticenze.
Mi risulta anche che la Chiesa sia mater et magistra.
Come gia' disse l'allora cardinale Ratzinger nella societa' occidentale e' deplorevole offendere i musulmani e gli ebrei, mentre offendere i cristiani e' lecito, anzi...e' espressione della liberta' di pensiero.
Forse e' tempo di mettere in chiaro alcuni punti fondamentali.
R.
Gesù si é steso liberamente sulla croce, senza opporre resistenza..
Gli altri - incluso chi pretende di essere "cattolico" o "cristiano" - possono fare quello che vogliono.
Ma non l'ha fatto Gesù.
wè vuoi vedere che finalmente nei sacri palazzi è suonata la sveglia?
l'era ura!
Che idiozia: "si è steso liberamente sulla croce"! Ma se Gesù ha pianto nell'orto degli ulivi, e si è anche ribellato alla sorte che lo attendeva: "Eli Eli lama sabactanì"! Proprio in questo sta l'umanità di Cristo, che non era un invertebrato, come lo descrivono quanti vorrebbero che anche i cristiani fossero invertebrati, e non reagissero mai a oltraggi, ingiurie e persecuzioni. Questa citazione strumentale e in malafede del Vangelo da parte di chi nel Vangelo non crede è semplicemente rivoltante
A qualcuno farebbe comodo che i cristiani si stendessero "liberamente" sulla croce, facendosi eliminare in silenzio quando danno fastidio...Anzi, a qualcuno farebbe comodo che i cristiani non esistessero per niente
in questo caso si tratta solo di reciproco rispetto tra fedeli di altre confessioni religiose che vogliono convivere pacificamente, e di non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te
"Beati voi quando vi insulteranno, vi persiguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
"Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi."
(Mt 5, 11-12)
Sul fatto del porgere l'altra guancia...
Vangelo secondo Giovanni: durante il processo davanti al Sinedrio una guardia schiaffeggia violentemente Gesù il quale risponde "Se ho sbagliato a parlare, mostrami dove ho sbagliato, ma se non ho sbagliato perchè mi colpisci?" Non dice: "Eccoti, l'altra guancia, se vuoi dammene ancora!"
Il porgere l'altra guancia di Gesù non presuppone la resa incondizionata, ma il cambiamento di ottica nella risposta.
Gesù dice: "Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente, ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgi anche l'altra" (Matteo 5; 38,39). Questo precetto indica a noi cristiani che rispondere alla violenza con altra violenza causa solo ulteriore male e dolore; però il fatto di non dover reagire con violenza non vuol dire rinunciare a chiedere rispetto e giustizia. Personalmente ne deduco che alle offese verso la mia religione non devo reagire con ritorsioni dello stesso tenore, ma niente mi impedisce di dimostrare la mia indignazione e pretendere le scuse.
Magari i "cristiani" che si picchiano l'un l'altro continuamente dentro il Santo Sepolcro credessero in queste parole...
Potremmo avviare una campagna di e.mail per una "posizione comune" di tutte le Comunità Cristiane, Israelitiche e Musulmane sul rispetto della fede?
Sarebbe bello vedere chi "ci sta" ed "in che modo.....".
Mah!
Non possiamo non essere addolorati, noi cristiani, se vengono offesi Gesù e la Madonna e non possiamo tacere dinanzi alle ingiustizie e alle prevaricazioni. Io intendo il porgere l'altra guancia riferito al caso di offese alla mia persona, in quel caso sì sono tenuta a porgere l'altra guancia e ad accettare l'umiliazione; ma stare zitti in questo caso avrebbe significato uno scarso amore verso Gesù e Maria. Cmq, la reazione, pur essendo ferma, è stata molto pacata e civile. Fosse accaduto il contrario, sarebbero state immediatamente sospese le relazioni col Vaticano. Maria Pia
Chi commenta con sfavore l'atteggiamento della S.Sede in questa circostanza, evidentemente ha poca dimestichezza con il concetto cristiano (ma non solo!) di "libertà", anche di pensiero, libertà che ha evidentemente un limite allorquando con offese e insulti gratuiti e volgarissimi (attenzione: non con critiche, espresse nel contesto di una civile dialettica!) si va a ledere l'altrui sensibilità religiosa. Mi pare che su questo assunto,grosso modo, siamo più o meno tutti d'accordo, perfino tra larga parte dei più accaniti "laicisti" del nostro tempo.
Ma pensa te! Adesso ci fan passare per colpevoli anche quando siamo vittime.
Non iniziamo per favore a chiedere scusa anche per aver chiesto rispetto!
Qui si vede quanta confusione abbia fatto il relativismo etico.
La Chiesa chiede di indicare sempre il bene e denunciare sempre il male, sopportandone poi con mitezza le eventuali conseguenze.
Il silenzio può essere virtù, ma anche grave colpa.
Giovanni Battista fu ucciso perchè non taceva. Anche il Signore Gesù Cristo fu ucciso per le Sue parole.
Ci dice Paolo che "la carità è paziente, non si adira", non si vendica, ma anche che "non si compiace dell'ingiustizia, ma cerca la verità". (1 Cor 13)
Quindi un conto è non reagire al male col male, tutt'altro conto è tacere il male.
675 Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra svelerà il “Mistero di iniquità” sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell'apostasia dalla verità.
Scusami Raffaella se ti prendo un po' di spazio, visto che mi pare ci sia molta confusione anche tra i credenti sulla difesa in caso di aggressione. Grazie.
Dal Catechismo della Chiesa Cattolica
1285 “con il sacramento della Confermazione [i battezzati] vengono vincolati più perfettamente alla Chiesa, sono arricchiti di una speciale forza dallo Spirito Santo, e in questo modo sono più strettamente obbligati a diffondere e a difendere con la parola e con l'opera la fede come veri testimoni di Cristo”
1303 - la Confermazione.. ci accorda “una speciale forza dello Spirito Santo” per “diffondere e difendere con la parola e con l'azione la fede, come veri testimoni di Cristo”
1435 La conversione si realizza nella vita quotidiana attraverso gesti di riconciliazione,... l'esercizio e la difesa della giustizia e del diritto, ... la correzione fraterna, ...l'accettazione delle sofferenze, la perseveranza nella persecuzione a causa della giustizia....
1586 Per il vescovo è innanzitutto una grazia di fortezza ..: la grazia di guidare e di difendere con forza e prudenza la sua Chiesa come un padre e un pastore,
1589 … [ Chi è dunque il sacerdote? E'] il difensore della verità,
1816 Il discepolo di Cristo non deve soltanto custodire la fede e vivere di essa, ma anche professarla, darne testimonianza con franchezza e diffonderla: “Devono tutti essere pronti a confessare Cristo davanti agli uomini, e a seguirlo sulla via della Croce attraverso le persecuzioni, che non mancano mai alla Chiesa”
1909 Il bene comune …fonda il diritto alla legittima difesa personale e collettiva.
1933 La liberazione nello spirito del Vangelo è incompatibile con l'odio del nemico in quanto persona, ma non con l'odio del male che egli compie in quanto nemico.
La legittima difesa (2263-2267)
2264 L'amore verso se stessi resta un principio fondamentale della moralità. E' quindi legittimo far rispettare il proprio diritto alla vita. … Se uno nel difendere la propria vita usa maggior violenza del necessario, il suo atto è illecito. Se invece reagisce con moderazione, allora la difesa è lecita. . .
2265 La legittima difesa, oltre che un diritto, può essere anche un grave dovere, per chi è responsabile della vita di altri. La difesa del bene comune esige che si ponga l'ingiusto aggressore in stato di non nuocere.
2464 L'ottavo comandamento proibisce di falsare la verità nelle relazioni con gli altri. Questa norma morale deriva dalla vocazione del popolo santo ad essere testimone del suo Dio il quale è e vuole la verità.
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