giovedì 19 febbraio 2009
Durissima critica del cardinale Kasper all'atteggiamento antiromano e antipapale presente in Germania
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Cari amici, grazie ad Eufemia veniamo a conoscenza di una intervista rilasciata dal cardinale tedesco Walter Kasper a Radio Vaticana circa la vergognosa situazione che si e' creata in Germania dopo la revoca della scomunica ai quattro vescovi lefebvriani.
Chi conosce il tedesco puo' leggere l'intervista qui.
Il cardinale Kasper, in risposta a Wolfgang Huber, presidente della Chiesa Evangelica Tedesca, ha detto a chiare lettere che l'ecumenismo per la Chiesa Cattolica "non è un'opzione ma un obbligo".
Nessun leader religioso e' stato piu' chiaro del Papa su questo punto. Il cardinale ha rammentato l'omelia del Santo Padre a San Paolo fuori le Mura proprio il giorno successivo alla revoca della scomunica.
Kasper si dice addolorato e preoccupato per l'atteggiamento antiromano evidente in Germania, soprattutto nei mass media.
Conclude affermando che queste offese avrebbero sollevato una indignazione generale se ad essere colpito fosse stato il Dalai Lama, ma con il Papa sembra che tutto sia permesso.
La critica del cardinale Kasper viene interpretata da alcuni siti internet come accusa nei confronti dei media ma anche dei vescovi tedeschi che hanno soffiato sul fuoco.
Grazie ancora ad Eufemia :-)
R.
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9 commenti:
troppo tardi kasper!
anche lui doveva difendere il papa prima e invece l'ha dato in pasto a lehmann.
fa retromarcia solo ora?
e perchè?
Finalmente si comincia a sentire qualche voce a difesa del Papa.
Ma dov'erano nelle settimane scorse?
In riferimento poi al Dalai Lama,è sicuramente vero che si sarebbe creata indignazione in un caso analogo ma non è da invidiare la sua posizione in quanto i media occidentali lo trattano come un pupazzo che usano a loro piacimento.
Quando passerà la moda abbandoneranno lui e la sua causa.
Antonio
Ma come mai queste voci di difesa arrivano sempre quando la frittata è stata fatta?
La canonizzazione del Dalia Lama nasce in funzione anticattolica in occidente:non è una considerazione mia ma di Sergio Romano che rispondeva nella sua rubrica sul Corriere e che è molto scettico su questi entusiasmi tibetani. La cosa è evidente, secondo me.
A me questo intervento di Kasper fa picere, vi ho detto sinceramente che è una persona che mi ispira simpatia, proprio perchè diverso da Benedetto, sa essere anche leale. Forse lui si ricorda di avere giurato davanti a Dio e al papa per diventare cardinale.
E' vero , Eugenia, la frittata è fatta , ma forse molti che hanno parlato con incontinenza ora si rendono conto di avere scatenato troppo. E soprattutto di avere dato l'opportunità a un certo gruppone di avvoltoi o di semplici avversari per dare la mazzata al papa. E forse si sono spaventati.
Forse si sono resi conto che sul carro dei "rivoltosi" ci sono troppi impresentabili o evidenti nemici della Chiesa.Altro che Concilio Vaticano II.
Può darsi che questa vicenda sia stata scuola di vita.
Io me lo auguro.
La citazione del Dalai Lama mi ha ricoradato l'intervista (trasmessa mi pare dal Tg5) in cui un giornalista gli chiedeva qualcosa del tipo: "Avrebbe ripreso dei vescovi che negano la Shoah?"
Poveruomo anche lui, volevano metterlo in mezzo anche nel caso Wiliamson...
Mi dispiace pero Kasper era il primo che ha attacato la decisione del papa avanti ai microfoni di Radio Vaticana. Diffendere il Papa postfactum sembra una ipocrisia. E spero che questo cardinale finalmente sara mandato in pensione.
A onor del vero il cardinale Kasper non critico' il Papa, ma la gestione della revoca della scomunica ai Lefebvriani da parte della curia romana.
R.
Mah... anche a me queste uscite sembrano tardive. Meglio tardi che mai, si potrebbe dire, sperando che silenzi ed esternazioni non seguano l'andamento delle quotazioni...
Ciò detto, direi che forse è stato un bene lasciare sfogare tutti, evitando reazioni impulsive e immediate, perchè questo ha consentito di far venire tutti allo scoperto e di misurare per bene la fedeltà dei singoli.
Il Card. Walter Kasper è uno dei migliori teologi della Chiesa Cattolica e i suoi scritti sono citati in tanti testi di Cristologia ed Ecclesiologia. E come cardinale di curia è sempre stato tra i più preparati e laboriosi, non dedito ai chiacchericci che ogni tanto animano la sacre stanze. Per quanto riguarda la revoca della scomunica, il Cardinale ha parlato di problemi di comunicazione interna che, alla luce di quanto avvenuto, ci sono stati ma essi non toccano nel merito la decisione presa dal Papa che è stata ponderata bene nel suo grande cuore di pastore. Apprezzo la scesa in campo del Cardinale nella difesa del Santo Padre in Germania e credo che il riferimento al dalai lama sia azzeccatissimo.
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