domenica 1 febbraio 2009
Il prestigioso Frankfurter Allgemeine Zeitung "difende" il Papa: Ratzinger cattolico e anche soddisfatto di esserlo. Che provocazione!
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A difendere il Papa e' un fondo dell'edizione domenicale della 'Frankfurter Allgemeine Zeitung' in cui si avanza l'ipotesi di una campagna mediatica nei confronti di Benedetto XVI. Sotto il titolo "Der Grundzufriedene", 'perfettamente soddisfatto', il giornale di Francoforte scrive che le polemiche scatenate negli ultimi giorni "devono avere a che fare con il fatto che Joseph Ratzinger e' soprattutto questo: un cattolico profondamente soddisfatto.
Nell'Europa intellettuale questo atteggiamento e' piuttosto raro, ma se esiste, viene tenuto quasi sempre nascosto". Con una tale attitudine di Papa Ratzinger, sostiene la 'Faz', "si attira su di se' le frecce come San Sebastiano. Cattolico e anche soddisfatto di esserlo. Che provocazione".
La conclusione del giornale e' che "rileva che le affermazioni degne di maledizione di un emarginato come Williamson, che non e' ancora nemmeno accettato come vescovo, abbiamo prodotto una campagna contro il Papa e l'accusa di antisemitismo nei confronti della guida della Chiesa romana.
Drammatica enfatizzazione dei media o piccolo Kulturkampf*?
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*Il Kulturkampf (in italiano: battaglia culturale o, in un senso più aggressivo, battaglia di civiltà) è il nome con il quale fu definita la accesa lotta politica e culturale che vide coinvolti la Chiesa cattolica e gli Stati tedeschi nel periodo che va dalla fine del Concilio Vaticano I (1867-1870) ai primi decenni successivi alla fondazione dell’Impero tedesco (1871-1919). Più specificatamente, con il termine si riassume anche tutta la legislazione anticuriale e anticlericale posta in essere dal governo tedesco in quegli anni.
Sembra che il quotidiano Der Spiegel (sempre quello!) si sia scagliato sul Papa ma vi risparmio i particolari, anche perche' non conosco il tedesco.
Noi italiani abbiamo gia' Repubblica e Il Resto del Carlino :-)
R.
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7 commenti:
Io ho letto i commenti di Der Spiegel. L'Agi ne fornisce un esauriente resoconto. Tra l'altro, potrei sbagliare, credo che in occasione di Ratisbona 1 il settimanale si fosse già esibito "al meglio". Gli inglesi direbbero rubbish, autentica porcheria.
Il Papa, anche in patria, è un gigante tra nani malefici. Cattolico soddisfatto e non lo nasconde: scandalo, anatema (laico)!
Alessia
io mi chiedo: ma è mai possibile che le dementi dichiarazioni di uno solo (quanti potranno essere i suoi seguaci nel mondo?), ancora da scomunicato per di più, e di qualche altro che evidentemente in comunione con la chiesa non ci vuole tornare e alla fine si toglierà di mezzo da solo, possano oscurare scritti su scritti e dichiarazioni del Papa, al punto da gridare all'antisemitismo nella chiesa?
Passi per il mondo anticlericale (che conosco bene) e che solitamente non aspetta altro che queste gustose occasioni (da quella parte, non meravigliatevi più di tanto), passi parte di quello ebraico, ma ciò che mi sorprende è la parte cattolica (che conosco meno). Tempo fa discutevo in un altro blog con un "don" progressista il quale sosteneva che "si, tra i no global e i simpatizzanti dei centri sociali ci sono tante teste calde, violente, a volte fascistoidi, nonostante si proclamino di sinistra, ma non si può fare di tutta l'erba un fascio e condannare tutti i fratelli di un gruppo per colpa di pochi". Ora, da un prete cattolico non mi sarei aspettato altro, ma sono sicuro che il misericordioso don non nutrirebbe oggi stessa misericordia nei confronti di altri per cui evidentemente, a priori e in blocco, non vale l'appellativo di fratelli. A questi nemmeno il beneficio del dubbio si vuole concedere...
Mi viene in mente quel: "scambiatevi un segno di pace" ...Poi ci si meraviglia del luogo comune sull'ipocrisia cattolica.
A me non importa nulla di questa querelle onestamente ma vista dal di fuori questa vicenda è francamente ridicola per alcune che mi sembrano vistose contraddizioni. Mi scuso per la lungaggine e ringrazio raffaella per la disponibilità (e tanto di cappello per la sua coerenza)
Grazie, passante.
In effetti tutta la faccenda ha del ridicolo, anche vista dall'interno del mondo cattolico.
R.
Evidentemente caro passante, per taluni la misericordia è un atto da esercitare a settori e sempre con lo stesso odioso sistema dei due pesi e due misure.
Questo articolio di Fischer è praticamente l'unica voce contraria all'indignazione speciale. Ora hanno cominciato a indignarsi gli austriaci, compreso il governatore, per la nomina del vescovo ausiliario di Linz. Tutti, o quasi, si stanno rifacendo una verginità a spese del Papa, specialmente quelli di destra. Persino il Bild spara a zero che da noi manco Repubblica. Saluti, Eufemia.
Prima provocazione: Benedetto è un cattolico soddisfatto.
Seconda provocazione: Benedetto non è "politicamente corretto". Non è minimamente interessato alle alchimie e agli equilibrismi verbali che affermano tutto e negano altrettanto. Tutto va bene, madama la marchesa!
Benedetto cerca la Verità il resto conta meno. E questa è una provvocazione che fa salire il sangue alla testa a molti, laici o meno, cattolici e non. Non ci vedono più per la rabbia!
Carissimo Passante, non ti stupire.
Come non basta aver ricevuto il Battesimo - primo ed efficacissimo Sacramento - per potersi dire Cristiani o Cattolici (infatti immagino che tu sia battezzato anche se ti chiami fuori dalla Chiesa di cui col Battesimo anche tu sei parte), così non basta ricevere o aver ricevuto altri Sacramenti come la Santa Eucarestia o persino l'Ordine (Sacerdozio)per potersi dire autenticamente tali. Il Sacramento dà grazie efficaci, nell'Ordine dà alcuni poteri fondamentali (consacrare, benedire, assolvere..) indipendenti dai meriti o demeriti dell'Ordinato, ma per il resto, per ciò che attiene alla salvezza personale e al poter essere considerati da Dio realmente in comunione con Lui nella Chiesa, oltre alla grazia serve la risposta del graziato. Dice gesù nel Vangelo di Luca:
"Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete. Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze. Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d'iniquità!"
Non basta sedersi a Cena con Lui per essere con Lui.
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