martedì 17 febbraio 2009

Mons. Fellay: "Il Papa non è solo. Tutti i veri Cattolici sono con lui". Dubbio: il libro intervista è una novità o è quello del 2007?


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Cari amici, leggeremo fra poco una nota dell'agenzia Apcom che riprende l'articolo de "Il Foglio" disponibile qui.
Mi e' venuto un dubbio: questo libro-intervista e' nuovo o e' la riproposizione di quello del 2007?
Mi piacerebbe che qualcuno controllasse (penso ad agenzie e giornali) prima di fare commenti in un senso o nell'altro.
Questo e' il libro di cui parla "Il Foglio"
:

Alessandro Gnocchi - Mario Palmaro, "TRADIZIONE. IL VERO VOLTO. Chi sono e cosa pensano gli eredi di Lefebvre
Intervista a monsignor Bernard Fellay
(Sugarco 2009)

E questo e' il testo del 2007:

Gnocchi Alessandro, Palmaro Mario, "Rapporto sulla tradizione. A colloquio con il successore di mons. Lefebvre" (Cantagalli 2007)

Come vedete gli autori sono gli stessi...
La sostanza dell'intervista non cambia, ma vogliamo essere precisi.


Lefebvriani: Contro il Papa c'e' un golpe, non siamo i dissidenti

Libro-intervista a Fellay: Vaticano neutralizza autorità papale

Roma, 17 feb. (Apcom)

Il Papa "non è solo": parola del superiore dei Lefebvriani, mons. Bernard Fellay. "Tutti i veri cattolici, e non sono pochi, stanno con il Papa, non possono stare altrove", afferma il presule a cui è stata di recente revocata la scomunica nel libro-intervista 'Tradizione, il vero volto. Chi sono e che cosa pensano gli eredi di Lefebvre' (a cura di Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro per i tipi di Sugarco). "Noi siamo veri cattolici e siamo e vogliamo continuare a essere i più grandi sostenitori del Vicario di Cristo.
Non possiamo fare altrimenti. Coloro che ci descrivono come ribelli non rendono servizio alla verità".
"Certo - prosegue Fellay - ci sono dei punti di discussione molto importanti, molto profondi, ma questo non intacca il nostro amore e la nostra dedizione per il Santo Padre. Noi amiamo il Papa, vogliamo il Papa. Noi vogliamo il Papa nel pieno delle sue funzioni. Purtroppo constatiamo che la teologia prevalente degli ultimi decenni ha realizzato un vero e proprio golpe contro la sua autorità. Oggi spesso vescovi e conferenze episcopali si occupano di tutto, dall'emergenza rifiuti alla crisi economia, ma non dell'insegnamento della dottrina e della trasmissione della fede. Hanno acquisito una visione puramente orizzontale de hanno dimenticato quella verticale. Questo spiega la disobbedienza al Santo Padre: se si trattano questioni puramente umane, è logico che si abbiano punti di vista diversi, anche opposti . La cosiddetta collegialità, l'idea che l'insieme dei vescovi sia più importante del Santo Padre, qui mostra tutti i suoi effetti. Nostro Signore non ha istituito la chiesa in questo mondo, non ha fondato le conferenze episcopali. Quando si dice 'il Vaticano' si dovrebbe intendere lo strumento al servizio del potere papale. In realtà, l'impressione è che esso si sia trasformato in un agglomerato burocratico che in parte neutralizza l'autorità papale e in parte esercita un potere in proprio. Tanto è vero che spesso si dice 'il Vaticano ha detto', 'il Vaticano fa', ma nella realtà non si sa eppure chi abbia detto, sostenuto o fatto qualcosa".
"Oggi si constata persino l'assurdo di sacerdoti che arrivano iin una parrocchia e dichiarano di non essere lì per insegnare, ma per imparare. E' doppiamente drammatico. Il concetto di 'popolo di Dio' ha agito come mito anti-istituzionale generando l'idea che il vero problema della chiesa fosse quello di liberarsi delle sue figure istituzionali, cominciando dal papato. Ecco perché il ruolo del sacerdote è stato sminuito: perché è sempre stato il cardine dell'istituzine sul territorio, tra i fedeli. Non è un caso se gli unici sacerdtori che, a un certo punto, hanno cominciato a godere di buona reputazione sono stati i cosiddetti 'sacerdoti scomoodi', quelli che contestavano l'istituzione". La Chiesa. Per Fellay, ha subito un processo di "prtestantizzazione". Lutero, Kant e Marx sono "le tre figure che hanno segnato la storia in maniera tragica". Un'anticipazione del libro-intervista al superiore dei Lefebvriani è stata pubblicata oggi dal 'Foglio'.

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La parola "golpe" e' presente nel testo del libro-intervista?
R.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Copio quello che dice Fellay, virgolettato: "Il Papa non è solo. Tutti i veri cattolici, e non sono pochi, stanno con il Papa, non possono stare altrove. Noi siamo veri cattolici e siamo e vogliamo continuare a essere i più grandi sostenitori del Vicario di Cristo. Non possiamo fare altrimenti.
Il cardinale Edouard Gagnon,
quando venne in visita alla nostra Fraternità a Ecòne, nel 1987, rimase stupito sentendo cantare `Tu es Petrus` e disse che ormai bisognava venire lì per sentire pregare con tanto fervore per il Papa. Coloro che ci descrivono come ribelli non rendono servizio alla verità. Certo, ci sono dei punti di discussione molto importanti, molto profondi, ma questo non intacca il nostro amore e la nostra dedizione per il Santo Padre. Noi amiamo il Papa, vogliamo il Papa. Noi vogliamo il Papa nel pieno delle sue funzioni. Purtroppo constatiamo che la teologia prevalente degli ultimi decenni ha realizzato un vero e proprio golpe contro la sua autorità".
Saluti, Eufemia

Raffaella ha detto...

Grazie, Eufemia :-)
R.