venerdì 19 dicembre 2008
Mons. Amato (non Papa Benedetto): In Spagna avanza la «statolatria» (Caputo)
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Sulla Chiesa Citati ha poche idee e soprattutto molto confuse (Iannuzzi)
La Chiesa Attacco a Zapatero «La Spagna malata di statolatria»
di Livio Caputo
La denuncia non potrebbe essere formulata in termini più forti: in Spagna, dice monsignor Amato, influentissimo prefetto della Congregazione per le cause dei Santi, sta avanzando la «statolatria», ossia l’indottrinamento laico e l’ingerenza dello Stato nella vita personale, «attraverso l’obbligo alle famiglie a scegliere determinate scuole con determinate materie, non d’istruzione ma d’indottrinamento».
Lo scontro tra il governo socialista di Madrid e la Chiesa cattolica è ormai vecchio di quasi cinque anni, e l’intervista ne è soltanto l’ultimo capitolo. Della «necessità di difendere la libertà religiosa e i principi di dignità della vita e di ogni persona» contro le cosiddette leggi etiche dello Stato spagnolo hanno già parlato altri prelati e, sia pure con parole diverse, lo stesso Pontefice.
C’è da chiedersi, se mai, perché Amato abbia fatto questa uscita proprio alla vigilia di Natale.
La risposta è, probabilmente, che il Vaticano teme che Zapatero, alle prese con una crisi economica tanto grave quanto improvvisa, intenda accelerare il processo di laicizzazione dello Stato per ricompattare la sua coalizione e distrarre - nei limiti del possibile - l’opinione pubblica dai suoi problemi quotidiani. Un rapporto della Caritas, che denuncia un aumento del 55% delle richieste di aiuto ed è ormai a corto di risorse per assolvere ai suoi compiti, può avere rafforzato i sospetti della Chiesa.
Il credo del primo ministro, del resto, è ben noto ed è stato riassunto in una recente intervista a El Pais: «L’aconfessionalità e la neutralità religiosa dello Stato costituiscono uno degli stadi della maturazione della convivenza democratica». In questa direzione Zapatero si è mosso da quando è salito al potere, a costo di affrontare scontri continui non solo con le gerarchie cattoliche, ma anche con il Partito popolare.
La novità è che, dopo avere promesso prima delle elezioni di marzo di non legalizzare l’eutanasia e di non modificare la legge sull’aborto, ha cambiato idea, introducendo il concetto di «suicidio assistito» («Incapace di garantire una vita decente, promette a tutti una buona morte», ha commentato l’Avvenire) e apprestandosi ad ammettere l’aborto entro le 16 settimane senza richiesta di giustificazione.
Altri provvedimenti invisi alla Chiesa contenuti nel «Piano per i diritti umani» oggi in discussione sono l’istituzione di un osservatorio sul pluralismo religioso, il varo di corsi di formazione per funzionari dello Stato che «valorizzino il rispetto dell’uguaglianza dei diritti in materia religiosa» e l’introduzione nelle carceri dell’assistenza spirituale non cattolica. Anche se, per ora, sembrano accantonati l’abolizione dei funerali di Stato cattolici e la revisione degli accordi per il finanziamento del clero, una Chiesa storicamente potente non può non ribellarsi a uno stillicidio di provvedimenti chiaramente mirati a ridurre la sua influenza e che non sembrano avere mai fine. Se poi la scommessa del governo socialista di spingere sul pedale della laicizzazione come strumento di lotta politica avrà successo, è tutto da vedere.
Per ora, la maggioranza degli spagnoli sembra essere - su questo punto - dalla sua parte, ma, come osserva un esponente del Pp, «i matrimoni gay non creano posti di lavoro»; e se la situazione economica continuasse a degenerare, l’opposizione avrebbe buon gioco a bollare la linea Zapatero come un diversivo dai problemi reali, che avrà come solo effetto di spaccare ulteriormente in due il Paese.
© Copyright Il Giornale, 19 dicembre 2008 consultabile online anche
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7 commenti:
Ciao, Raffaella.
Se dai una sbirciata alla prima pagina di un certo quotidiano liberal, noterai che l'armata brancaleone è scesa in campo per difendere il povero Bambi Zapatero da quella cattivaccia di Chiesa (cattolica, s'intende). Alti lai da certo Lerner che ce l'ha parecchio con il sen. Pera. Che sia a causa di una certa lettera che loro non riceveranno mai? Tra l'altro questo signore si esibisce in alcuni errorucci di interpretazione della medesima, che non si capisce se voluti o meno. Poi non hanno ancora capito che la Chiesa non è di Caio o Sempronio, ma di un certo Gesù Cristo. Ma tant'è ....
Ps.: urge risposta da Vian
Alessia
i matrimoni gay non creeranno molti posti di lavoro,
ma è anche vero che i posti di lavoro non hanno niente a che vedere con la famiglia della tradizione cattolica (così come lo è da 793 anni, per la precisione, negli altri 1215 anni dalla nascita di gesù ognuno faceva come gli pareva).
Ho letto, cara Alessia.
Ammesso che tu stia parlando di quel giornale che inizia per R e finisce per a :-))
R.
l'articolo di quel tal Lerner, scritto per il gionalaccio di cui non faccio il nome, è profondamete ingiusto, offensivo, talmente carico di disprezzo e, in almeno un punto sbagliato, da dare il voltastomaco. Che disgustosa disonestà. Mi auguro reazioni dure e, magari, la revoca dell'accredito ai vaticanisti di tal giornalaccio dall'accredito.
Piissima illusione la mia, sigh.
Alessia
Mah...questi scrittori non hanno mai alzato la voce in cotanto modo.
Evidentemente qualcosa li spaventa o meglio...qualcuno!
Comunque certi scrittori dovrebbero considerarsi fortunati per il fatto che in Vaticano non siedano piu' donne...come me ed Alessia, per esempio :-)
R.
Caspita, hai ragione. Noi donne abbiamo una marcia in più. Sai che svegliata. Pensa alla forza di una Santa Caterina da Siena ...
Alessia
Care, c'è anche un altro fatto da tenere in considerazione, almeno io penso che abbia un certo peso. Il momento politico, per certuni, non è fonte di troppo godimento tra carabinieri e manette. Tocca anche a loro riportare notizie e commentare le sventure, ma devono pur compensare in qualche modo sennò il lettore medio e militante o gli viene la depressione o prende la rincorsa e si butta nel Tevere e non lo tira su nemmeno Bertolaso.
Consideriamo anche questo fatto. E non lo dico per sghignazzarci sopra, sono vicende che non fanno ridere affatto. Ma un senso c'è: nei blog più impegnati (politicamente) tira un'aria di sconforto che fa paura.Il militante deve militare per definizione e su cosa milita di questi tempi?C'è Obama, è vero, utile da inserire nel menu , ma oggi leggo che a benedire il proprio inizio di mandato ha scelto un reverendo evangelico, molto influente in America, che è contario alle nozze gay e che considera l'omosessualità come l'incesto e altre schifezze.
Insomma c'è poco da stare allegri...
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