venerdì 13 febbraio 2009

Acquaviva: esiste ed è viva ed attivissima una ramificata realtà di contrasto alla predicazione di Benedetto XVI


Vedi anche:

Soddisfazione dei rabbini: non si può chiedere di più, «Grazie per la solidarietà» (Santamaria)

Il nunzio apostolico in Israele: dal Papa parole chiare, precise e ferme (Sir)

Il Papa andrà in Terrasanta: «Shoah, crimine contro Dio» (Ambrogetti)

Questa vi sembra una "dichiarazione di guerra"?

Il card. Murphy-O'Connor ha attaccato e disubbidito a Benedetto XVI perchè, prossimo alla pensione, mira ad entrare nella Camera dei Lord?

Il Papa: "Andrò in Israele" (Lorenzoni)

Di Segni: "Un gesto opportuno". "Il contributo di Paolo VI in Terra Santa fu inesistente. Benedetto XVI si faccia ben consigliare..." (Bertasi)

Wiesel al Papa: "Non è ancora abbastanza, cacci il vescovo negazionista"

Il Papa: La Shoah? Un crimine contro Dio e l'umanità (Pinna)

Il discorso di ieri del Papa "San Sebastiano" e' sufficiente? Ovviamente no...c'è chi alza ancora la posta!

Il Papa: «È inaccettabile negare la Shoah» (Tornielli)

DISCORSO DEL PAPA AGLI EBREI: I VIDEO

Il Papa: "Dio guidi la Chiesa in vicende storiche non sempre tranquille"

Il Papa: "Chiediamo al Signore soprattutto di assistere con la potenza del suo Spirito Colui che sta al timone della Barca, il Successore di Pietro, perché possa svolgere con fedeltà ed efficacemente il suo ministero a fondamento dell'unità della Chiesa Cattolica"

Intervista a Fellay: "Mons. Lefebvre ha accettato il Concilio alla luce della Tradizione" (Seconda parte)

Discorso del Papa agli ebrei americani: alcune reazioni

Il saluto del Rabbino Arthur Schneier a Benedetto XVI (Zenit)

Mons. Fellay: "C'è una coalizione di tutto quel che è progressista o di sinistra per far pressione sul Papa"

INTERVISTA ESCLUSIVA A MONS. BERNARD FELLAY

Ieri sera surreale cena dell'avvocato degli Englaro per ringraziare i giornalisti (oggi la sepoltura di Eluana)

Secondo il rabbino David Rosen si aprono spazi per nuovi progressi nel rapporto tra ebrei e Chiesa

Il Papa: "La Chiesa è profondamente e irrevocabilmente impegnata a rifiutare ogni forma di antisemitismo" (Discorso del Santo Padre ai membri della Conferenza dei Presidenti delle Maggiori Organizzazioni Ebraiche Americane)

Un bellissimo esempio di amore e comunione: i vescovi spagnoli inviano una lettera di appoggio a Benedetto XVI

La grandezza del Papa, il ritorno a casa dei “lefebvriani” e la lingua di mons. Williamson (Respinti, articolo monumentale)

Intervista a Fellay: "Mons. Lefebvre ha accettato il Concilio alla luce della Tradizione" (Prima parte)

Il Papa: "Se già si resta senza parole da­vanti a un adulto che soffre, che di­re quando il male colpisce un pic­colo innocente?"

Il Papa: inaccettabile negare o ridurre la Shoah,”crimine contro Dio e contro l’umanità” (AsiaNews)

Complimentissimi ai lettori di "Le Figaro"

Il Papa: L'odio e il disprezzo per uomini, donne e bambini, manifestati nella Shoah furono un crimine contro Dio e contro l'umanità (Sir)

Benedetto XVI conferma: Sto preparando viaggio in Israele

Benedetto XVI agli ebrei americani: irrevocabile il rifiuto dell'antisemitismo (Radio Vaticana)

Papa: presto in Israele, "Shoah e' crimine contro Dio e umanita'"

Il Papa ha incontrato una delegazione ebraica

Pseudo-Berlicche scrive a pseudo-Malacoda: "Non usare la parola "eutanasia"! Non vogliamo turbare le coscienze, solo narcotizzarle"

Il direttore di Avvenire: Beppino Englaro «un boia»? Frase mai scritta, pensiero mai avuto. Monito ai giornaloni

LA SUBDOLA CONTESTAZIONE A BENEDETTO XVI FATTA CON BUGIE IMPIETOSE (monumentale commento di Giannino)

Il Papa: "La vita umana non è un bene disponibile" (Sir)

“La Chiesa parla per metafore e non c’è più il popolo”. La sconfitta spiegata da intellettuali cattolici (Il Foglio)

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Giuliano Ferrara: Il Cristianesimo si ritrova ora solo e vulnerabile

Eccone un altro: l'arcivescovo di Salisburgo spiattella sui media la sua contrarietà alla revoca della scomunica ai Lefebvriani

Mons. Fellay: "Ho chiesto a Williamson di ritrattare quel nonsenso" (Der Spiegel)

Giancarlo Loquenzi: "Su Eluana una sconfitta onorevole e una vittoria orfana". Oggi il laicismo trionfante sembra aver vergogna di se stesso

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Vescovo negazionista, un complotto contro il Papa: ricostruzione incontestabile di Tornielli. Un dossier circola nei Sacri Palazzi

BENEDETTO XVI REVOCA LA SCOMUNICA AI VESCOVI LEFEBVRIANI: LO SPECIALE DEL BLOG

Su segnalazione di Alessia leggiamo:

La visita del Pontefice

QUEL PONTE DEL DIALOGO CHE HA TROPPI NEMICI

di GENNARO ACQUAVIVA

LA CONFERMA del prossimo viaggio del Papa in Israele, venuta per bocca dello stesso protagonista, è sicuramente una notizia importante: per il momento in cui viene data e forse più per gli interlocutori a cui Benedetto XVI l’ha voluta comunicare. Ma è anche una buona notizia, perché consente alla Santa sede di diradare quella cappa di ambiguità che si era di recente addensata su di essa e su alcuni dei suoi massimi dirigenti, sfiorando anche lo stesso Pontefice.
Sarà possibile, ed anche più utile, tornare a parlare di questo viaggio del Capo della cattolicità quando ne conosceremo l’itinerario e soprattutto gli interlocutori programmati ed i luoghi prescelti per la visita, oltre quelli “canonici”.
Forse oggi può servire di più cercare di comprendere cosa questo annuncio sembra voler far intendere a tutti: nel segno naturalmente del desiderio vivissimo di Papa Benedetto di procedere in pace nel cammino così proficuamente avviato della sua testimonianza di fede e della sua predicazione universale, centrata sulla figura del Cristo.
C’è innanzitutto la volontà di chiudere definitivamente l’incidente, nato con la remissione della scomunica al movimento lefebvriano; e questo taglio netto sulla “melina” che ha accompagnato per diversi mesi la fissazione della data, e quindi la conferma della visita, sembrerebbe confermarlo in pieno. C’è, in secondo luogo, la sottolineatura della particolare sensibilità che, da sempre, è nel cuore del Papa tedesco rispetto al delicato argomento della Shoa. Ratzinger si è probabilmente sentito toccare nel profondo dalle parole e dai comportamenti di molti ebrei che hanno parlato sul caso Williamson. Non si può non vedere, infatti, nell’attenzione che egli ha dedicato alle conseguenze di quella vicenda come, ad esempio, nella risposta che ha voluto dare al cancelliere Merkel un tratto personale che è spia della sua sensibilità profonda sull’argomento, espresso nel suo umanissimo dolore.
C’è infine la constatazione che i caratteri innovativi assunti dalla partita, diciamo così, cultural-religiosa inaugurata con l’avvento di questo Papa-teologo, hanno ormai raggiunto un livello di asprezza e di radicalità difficilmente paragonabile con il tempo recente, almeno se guardiamo agli ultimi trent’anni.

In riferimento al caso lefebvriano, gli errori, anche puerili, gli uffici della Santa sede ne hanno certamente commessi non pochi; oltre alla colpevole lentezza e banalità della reazione, basti richiamare il fatto che solo una gran bella dose di ingenuità poteva consentire di ignorare che il giorno stabilito per rendere pubblica la remissione papale della scomunica, era anche quello dedicato alla memoria delle ignominie naziste.

Ma a queste (sante) stupidaggini si sono certamente sovrapposte una serie di dubbie coincidenze che hanno visto protagonista l’ignoto vescovo scismatico Williamson ed anche i suoi, altrettanto ignoti, epigoni riminesi.

A chiunque fosse in buona fede è apparso infatti evidente che la montatura scandilistica che è immediatamente seguita all’esplodere del caso, il suo essere richiamato e riecheggiato in giro per il mondo come un tam-tam irrefrenabile, fosse anche mossa, e corposamente alimentata, da un desiderio di colpire e comunque di sporcare il Papa, dalla volontà di denigrare e quindi di dividere la comunità dei credenti, cercando di assestare ad entrambi, in quel momento, un bel colpo dove essi apparivano più vulnerabili.
Il pellegrinaggio di Benedetto XVI a Gerusalemme è, dunque, anche da questo punto di osservazione, una giusta ed opportuna iniziativa che, ripeto, sarà anche utile per diradare le ipocrisie e le ambiguità che si erano improvvisamente addensate sulla Sede apostolica.

Ma rimane il punto che ho prima richiamato: in questa circostanza, ma non è la prima volta, abbiamo visto in azione un vasto e ramificato mondo di opposizione non solo al cristinesimo ma soprattutto ai suoi testimoni; esiste ed è viva ed attivissima una ramificata realtà di contrasto alla predicazione di questo Pontefice che ha dimensione massiccia e qualità alta.

Certo alla Chiesa non mancano le promesse divine, iscritte a caratteri cubitali anche dentro la Cupola di San Pietro; non manca il ricordo al richiamo del “non prevalebunt” che campeggia nel frontespizio dell’Osservatore Romano, messe lì a ricordo di ben altra stagione storica e politica. Ma capire di più ed attrezzarsi al meglio non è certamente inutile: anzi può diventare la carta decisiva.

© Copyright Il Messaggero, 13 febbraio 2009 consultabile online anche qui.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Giovanni Paolo riusciva a riempire le piazze. Benedetto XVI rischiava di riempire le chiese (ricordate la bellezza dei primi discorsi di Benedetto e l’eco e i peana, pur con qualche distinguo, dei giornali….)?

Chiaro che una simile ripresa dell’autorevolezza della Chiesa non poteva che dare fastidio ai soliti noti e ai soliti ignoti.
La presenza, poi, di una “bocca d’oro” sul trono di Pietro doveva risultare insopportabile!!

E allora, da allora, avanti con la mistificazione, avanti con i travisamenti, avanti con le polemiche anche sulle cose più stupide (le scarpe, il gatto…) fino a giungere al bavaglio, all’oscuramento dei discorsi e degli atti di Benedetto ritenuti inattaccabili e, contemporaneamente, alla amplificazione all’ennesima potenza di ogni atto o parola ritenuta attaccabile.

Uno scontro fra forze del bene e forze del male? Un travaglio o un parto? Di quale domani? Qualcuno ad assistere… qualcun altro a partecipare…
L’importante è che, in questa partita, nell’anno di grazia 2009, non si vedano né le dame né i cavalieri…

mariateresa ha detto...

Solo adesso riesco a dire qualcosa. Questo articolo di Acquaviva è scuola di vita.
Noi dobbiamo e dovremo sempre tenere conto di questa riflessione: c’è un network, molto presente nei media italiani ed esteri di chiara contrapposizione al Pontefice. Ora questa gente non scomparirà per incanto e non si attenuerà a meno che il nostro Benedetto non diventi un altro, cosa che nessuno di noi si augura.
Il problema per me risale, come ho già detto. al tempo dell’Humanae Vitae (e non è una caso che il cardinale Martini proprio da qui parta nelle sue conversazioni al buio). La dottrina cristiana va controcorrente rispetto ai modelli di comportamento dominanti e questo non è tollerato, dico che non è tollerato nel senso che viene ridicolizzato chi si pone in maniera diversa rispetto a quei modelli.
Paolo VI è rimasto zitto 7 anni dopo l’enciclica, l’hanno trattato come il bandito Musolino. Dopo di lui, e dopo la breve parentesi del dolcissimo GPI , 25 anni di pontificato che in realtà è stato parecchio controverso, hanno riproposto al centro la questione di un papato protagonista. La caduta del muro di Berlino e la particolare attitudine di GPII a calcare efficacemente le scene e , più ancora, la sua malattia e la sua forza nella malattia davanti al mondo intero, hanno celato e un po’ nascosto il problema di fondo. La Chiesa quando predica la sua dottrina viene bastonata dai media. E anche dalle altre religioni. E dagli atei s’intende e da varie lobby.
Per stare bene al mondo dovrebbe o cambiare la dottrina o sfumarla talmente da essere irrilevante o più simile a una ONG , una generica associazione caritatevole ( e c’è chi gradirebbe moltissimo questo).
A me sembra che Benedetto questo lo sappia e non abbia nessuna intenzione di abbozzare. Sa che, non avendo lui nessun collaboratore per compensare la sua immagine (come GPII poteva contare su di lui) , ogni uscita chiara e diretta gliela fanno pagare e sa che anche dentro la Chiesa si accentua la polarizzazione . Io penso che lui abbia un gran fegato. Non ci vuole ecografia davvero per vedere che ha un gran fegato. Lui vuole ridare dignità a un cattolicesimo senza complessi di inferiorità e senza paura, dove la politicizzazione finalmente esca dalla finestra. Così ora i nodi vengono al pettine. Credo che questo passaggio alla fine farà bene alla Chiesa. Sono sicura anche che ci saranno feriti. , perchè queste questioni , affrontate in modo così lineare,non possono avvenire in dolcezza. A ognuno di noi chiede di ripensarsi, di cercare le ragioni della coerenza, se si vuole farlo.
Credo anche che, all’interno della Chiesa e della Curia, nonostante l’umana rabbia, dobbiamo imparare a distinguere: naturalmente noi ci facciamo le nostre impressioni sulle agenzie e sui giornali, ma non dobbiamo mettere, secondo me, le dichiarazioni di un Kasper e dell’acivescovo di Vienna con quelle di Kung. Per chè, il marcio in Curia lo abbiamo notato anche noi, nel nostro piccolo. Poi c’è modo e occasione per dire le cose, ma le cose, purtroppo stanno anche così. Dico questo perché non abbiamo bisogno, secondo me, di sentirci accerchiati oltre a quello che è veramente. E che è già abbastanza.
Io sono contenta che Benedetto vada in Israele, anche se , per il bene che gli voglio., avrei preferito che stesse a casa. E’ importante, sarà un casino, lo so, ma è l’unico modo per scuotere questo mondo ostile dai soliti luoghi comuni.Può venirne del bene, come in Turchia.
Mi fa veramente tristezza il rabbino Di Segni: non perde occasione per rendersi sgradevole. La battuta su Paolo Vi è penosa.Mai c’è nessuno che lo contesti. Questa è scuola di vita. La Chiesa è lodata solo se chiede scusa, se scomunica quelli di destra, se non recita certe preghiere, se non canonizza certi santi. E’ una enormità e la colgo nella sua interezza. Quando tutti i nostri fratelli nella fede la coglieranno sarò una donna felice.

euge ha detto...

Cara mariateresa che dirti? hai ragione come sempre. Io dico invece, che Acquaviva ha scoperto l'acqua calda e non vuole essere un gioco di parole. Infatti, l'opposizione al Pontefice è subito cominciata dopo la sua elezione perchè sapevano certi signori compreso il rabbino di Roma Di Segni, chi avevano difronte. Avevano ed hanno difronte, una persona che pur nella sua mitezza, non indietreggia davanti a niente e nessuno e per di più cosa ancora più pericolosa, mette in moto i cervelli e risveglia le coscenze. Anche quelle più addormentate ( parlo per esperienza personale. Cosa c'è di più pericoloso di un Pontefice così? Non ha l'abilità di un attore ma, al contrario di quello che sostengono i suoi detrattori, scalda i cuori eccome.......! Nonostante tanti dicono sia difficile da capire perchè teologo, chi lo vuole capire lo capisce eccome per il semplice fatto, che le sue parole sono dirette ed inequivocabili. E' una persona che non ha bisogno di portavoci e sa difendersi da solo e per fortuna!!!!!!!! Visto tutto il macello che sono riusciti a combinare anche senza darsi da fare troppo, i sui così definiti "collaboratori". Insomma, una persona che ti spiazza e sa di riuscirci; una persona che come hai detto tu mariateresa viole ridare dignità alla chiesa ed alla religione cristiana che forse negli ultimi anni, si è andata a farsi benedire dietro un eccesso di permessivismo di cui oggi, sia il Papa sia i fedeli stanno pagando lo scotto.
Per gianni Benedetto XVI le riempie le chiese come riempie l'Aula paolo VI ogni mercoledì anche se, la Prefettura Pontificia si ostina imperterrita ogni mercoledì a fornire alla nella diretta dell'udienza dati che non sono per nulla aderenti alle immagini...... Ci fanno o ci sono? A voi l'ardua sentenza.
Questi pensavano che Benedetto XVI, fosse una volta smesso il personaggio dell'arcigno prefetto della CDF, una persona disposta a subire le tirannie ed i traffici striscianti della Curia Romana ed invece per grazia di DIO non è così e mai lo sarà per questo e per tanti altri motivi, io amo questo Papa e ne ho stima e ripsetto profondi. Quindi, nulla di nuovo sotto il sole!
- SEMPRE CON BENEDETTO XVI -

Anonimo ha detto...

Che bella compagnia in questo Sito e che buon sapore ha questo sale, lievito di verità che il Raffa Blog consente di mettere nel grande impasto della rete. Sia lodato Gesù Cristo!

Raffaella ha detto...

Bellissimo complimento...grazie Sam :-)
R.

Anonimo ha detto...

dovere!