lunedì 23 febbraio 2009
Confusione e tempeste nella Chiesa: i timori del Papa (Bobbio)
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Questo singolare e specifico ministero del Vescovo di Roma è stato ribadito dal Concilio Vaticano II..." (Magistrale lezione sul PRIMATO che Cristo ha conferito a Pietro ed ai SUOI successori)
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Confusione e tempeste nella Chiesa: i timori del Papa
nostro servizio
Alberto Bobbio
Città del Vaticano
Usa due parole assai forti, che connotano una preoccupazione. Benedetto XVI, nel giorno in cui la liturgia celebra la festa della Cattedra di San Pietro, simbolo dell'autorità e del primato del Pontefice, chiede l'intercessione dell'apostolo su cui Gesù ha fondato la Chiesa, perché essa non sia scossa dalla «confusione» e dalle «tempeste».
Lo dice in tedesco all'Angelus, e la scelta non appare casuale. In Germania e in Austria la Chiesa cattolica è percorsa da discussioni, a volte molto polemiche, dopo la revoca della scomunica ai quattro vescovi lefebvriani e dopo la contestata designazione ad ausiliare di Linz di un vescovo ultraconservatore. Eppure il Papa non è preoccupato del dibattito, ma della sua degenerazione.
Prima del riferimento alla confusione e alle tempeste infatti Benedetto XVI ha spiegato il significato del primato della Cattedra di Pietro e il ruolo delle Chiese particolari, così come è definito «Lumen et gentium».
Ratziger ha ricordato che se vi sono «legittimamente delle Chiese particolari che godono di proprie tradizioni», resta il primato del Papa, come «singolare e specifico ministero del vescovo di Roma, ribadito dal Concilio Vaticano II», il quale «presiede alla comunione universale nella carità, tutela le varietà legittime e insieme veglia affinché ciò che è particolare, non solo non nuoccia all'unità, ma piuttosto la serva».
Per capire la preoccupazione del Papa bisogna leggere insieme la riflessione proposta all'Angelus e le parole in tedesco nel saluto successivo.
Significa che il Papa non intende mettere il silenziatore ad alcun dibattito nelle Chiese locali, ma chiede solo che non si facciano confusioni e non si creino tempeste che possano scuotere la Chiesa.
È per questo motivo che, sempre in tedesco, ha aggiunto l'invito a restare «fedeli ad una fede genuina», a rimanere «nell'unità» e a vivere «nell'amore reciproco».
In Germania le polemiche sulla scelta di revocare la scomunica ai lefebvriani ha diviso, più che altrove, le comunità cristiane. E alcune volte il dibattito è degenerato in scontri tra vescovi, alimentati anche dalla stampa. In Germania la sensibilità è stata acuita dalle dichiarazioni del vescovo negazionista Williamson. Anche in Vaticano c'erano state polemiche, che tuttavia non hanno mai coinvolto il Papa.
Il cardinale Kasper aveva parlato di errori di gestione e una nota della Segreteria di Stato aveva confermato una certa leggerezza nella preparazione dei dossier sui vescovi lefebvriani, al punto da ammettere che il Papa non era stato informato delle posizioni di Williamson. Ma la polemica non si è placata.
In Austria è stato il caso del vescovo ausiliare di Linz monsignor Wagner a provocare la crisi. La vicenda è stata spiegata dal direttore della agenzia di stampa cattolica «Kathpress», Erich Leintenberger, in una nota ripresa in Italia dall'agenzia Sir, vicina alla Cei.
Su Wagner, un sacerdote conservatore che aveva criticato come «satanica» la saga di Henry Potter e aveva definito l'uragano Katrina un castigo di Dio, si sono riversate le proteste di molti vescovi e fedeli. Il cardinale di Vienna Schoenborn era volato a Roma dal Papa e pochi giorni dopo, al termine di una riunione straordinaria della Conferenza episcopale austriaca, aveva spiegato che sulla nomina di Wagner si è usata una «procedura abbreviata». In una lettera pastorale i vescovi austriaci avevano definito «fuori discussione» il fatto che il Papa può liberamente nominare i vescovi, ma avevano anche sottolineato che deve poter «disporre di elementi attendibili e verificati in modo completo, su cui basarsi».
Wagner ha deciso di rimettere la sua nomina nelle mani del Papa. Ma in Austria le critiche contro Roma non accennano a diminuire, così come sul versante dei conservatori si scende in campo contro la presunta Chiesa «progressista» al potere a Vienna.
Il Papa è preoccupato di queste lacerazioni e teme un disorientamento nella fede genuina della gente. E ieri ne ha parlato.
© Copyright Eco di Bergamo, 23 febbraio 2009
Apprezzo molto l'onesta' intellettuale di questo articolo di Bobbio ed aggiungo che la confusione nella fede dei semplici e la degenerazione delle polemiche non e' colpa del Papa e delle sue decisioni, ma dei vescovi e del fatto che non sono in grado di prendere e di sostenere una posizione religiosamente e mediaticamente scorretta.
I fedeli sono disorientati per questo comportamento, non per i tentativi del Papa di ricomporre l'unita della Chiesa Cattolica.
R.
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6 commenti:
Raffa, ti consiglio la lettura del commento di Paolo Rodari alla lectio del Papa e al primo azzeccatissimo commento di un blogger che ne è seguito.
Alessia
Alessia, sei una fonte preziosissima!
Corro :-)
R.
Sì l'articolo è bello, ma con rammarico mi rendo conto che probabilmente la verità vera è incompatibile con i moderni strumenti di comunicazione. Tutto viene riportato per semplificazioni strumentali e alla fine è un gatto che si morde la coda, perchè anche i commenti buoni rilanciano come assunti delle informazioni o false o distorte.
In questo caso: "...Wagner, un sacerdote conservatore che aveva criticato come «satanica» la saga di Henry Potter e aveva definito l'uragano Katrina un castigo di Dio".
Questa è una semplificazione errata, ma da cui il buon Wagner non si libererà più se non in cielo, l'unico posto dove ancora possiamo sperare di trovare la Verità tutta intera.
EH sì! Non è la barca di Pietro che fa acqua (anche tra i marosi, sotto la guida di mani sapienti, se ne va diritta e solida), ma quelle navicelle senza nocchieri (vedi diocesi o, a scelta, alcune Conferenze Episcopali) che brancolano un po’ nel buio...
Ho sbagliato! I nocchieri ci sono! ma, spesso, si tratta di nocchieri che si interpretano come ammiragli o come novelli "Cristoforo Colombo" lanciati alla ricerca di nuove terre… talmente pieni di sé da rifiutare le sagge regole del mare e da permettere alle loro navicelle di lasciarsi portare un pò qui e un pò là dal vento.
Più che novelli “Colombi” a me sembrano "piccioni"! Comunque pericolosi!
Dov’è finita Isabella di Castiglia? Urgono nuovi nocchieri!!!!… altrimenti addio terra promessa…
Interessante l'articolo e ben fatto visto che l'Eco di Bergamo non è poi tanto "conservatore"....^___^
Non comprendo l'accusa a Wagner sulla questione di Herry Potter....lo stesso Ratzinger quando era Prefetto della CDF rispondendo alla scrittrice rispose senza mezzi termini che tali racconti NON erano edificanti per i bambini...Ratzinger non lo definì mai satanista Herry Potter ma poco c'è mancato è stato semplicemente più prudente, ma padre Amorth si, l'ha definoto satanista ^__^
e allora? ritiriamo la patente da esorcista a padre Amorth per aver detto LA VERITA'?
Quanto all'uragano quale castigo di Dio Wagner non ci è andato lontano..DIO PERMETTE che certe tragedie avvengano, sta all'uomo individuarne le motivazione oltre al fatto che essendo la Natura stessa NEL MONDO ed essendo soggetta al Peccato che contaminandola l'ha resa anche distruttiva, si formano così eventi NATURALI che per l'uomo sono mortali, devastanti...
Una volta l'uomo placava la Natura PREGANDO E FACENDO PROCESSIONI...leggiamo dal Vangelo l'episodio della tempesta, non comandò forse Cristo alla tempesta di placarsi? ^__^
Non chiesero forse i discepoli al Cristo di mandare un turbine di fuoco a distruggere coloro che volevano uccidere Gesù? Gesù li rimprovera, dice loro di NON chiedere queste cose, ergo avebbero potuto chiederlo..., e questo sottolinea anche il fatto che la Natura RISPONDE AI DISEGNI DI DIO che per noi sono spesso incomprensibili...
basta leggere Giobbe...^__^
cosa ci insegna Giobbe?
Se Dio volesse usare anche un uragano per dirci qualcosa, chi glielo potebbe impedire, una nuova cultura pacifista di questo tempo di INSENSATI?
^__^
Se davanti ad un Urugano non siamo più capaci di supplicare Dio perchè interrompa quella devastazione E CI SALVI, vuol dire che siamo messi male...
Wagner ha avuto solo la COLPA e l'irresponsabilità di mettere in guardia i fedeli da una falsa visione di Dio che non è in grado di governare le forze della Natura....perchè se Dio non c'entra nulla con l'aver PERMESSO tale danno, allora significa che la Natura stessa è sganciata da Dio e agisce come un dio...falsa allora è la Scrittura nella quale Gesù stesso ci rammenta che Egli placa le tempeste, guarisce dalle malattie, RESUSCITA I MORTI...
^__^
Agnello di Dio, che hai vinto nella tua dolorosa passione e morte il peccato, elemento disgregatore e apportatore di lutti e squilibri, e hai riconciliato l'umanità col Padre celeste nel tuo sangue, lasciaci la tua pace, portaci la pace.
Pacem in Terris,90
Giovanni XXIII
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