venerdì 5 dicembre 2008
Folena: "Vaticano anti-Onu ? Una patacca". Riflesso pavloviano di alcuni giornali. Si salvano solo "Il Giornale" (Tornielli e Brambilla) e "Il Foglio"
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Copie conformi
Vaticano anti-Onu ? Una patacca
Umberto Folena
Il Vaticano annuncia il suo no a una dichiarazione dell’Onu e subito, con riflesso pavloviano, grandinano i titoli bellici: 'Il Vaticano sfida l’Onu ' (Stampa), 'Dal Vaticano monito all’Onu ' (Repubblica), 'Crociata del Vaticano all’Onu ' (Unità).
Sfida, monito, crociata… tutta roba forte, peccato sia una patacca. Come i lettori di Avvenire sanno, il no del Vaticano non è alla depenalizzazione del reato di omosessualità, ci mancherebbe altro. Ma alle conseguenze della formula ambigua.
Ma a scriverlo sono appena il Giornale, con Tornielli e Brambilla ('Storia di una bufala a mezzo stampa'), e il Foglio: 'La dichiarazione che arriverà all’Onu (…) non inciderà dove l’omosessualità è perseguita (in Iran, dove i gay vengono impiccati, nessuno farà una piega), mentre i veri destinatari del documento diventeranno i Paesi dove atti persecutori potranno essere considerati, di volta in volta, l’ostacolo alle adozioni o il mancato
Sui giornali grandinano i titoli bellici dopo l’annuncio del no alla dichiarazione delle Nazioni Unite sui gay: 'fulmini', 'crociata', 'attacco'. E la verità non interessa (quasi) a nessuno riconoscimento delle nozze per le coppie gay'. Dovrebbe essere semplice da capire. Ma, complici i soliti titoli spicci delle agenzie, la campagna denigratoria parte in quarta. Un paio di esempi di pacate esternazioni.
Vladimir Luxuria (Repubblica): 'Il Vaticano ha lanciato una crociata contro gay e transessuali'. Per Ivan Scalfarotto (Unità, titolo: 'I fulmini del Vaticano contro i gay') «il Vaticano emette il più feroce e oscuro attacco della storia recente nei confronti della comunità gay», mediante una «mossa crudele e bizzarra», una sorta di «tattica di guerra al napalm».
Scalfarotto manipola la realtà dei fatti attribuendo al Vaticano la volontà di fare il gioco di chi uccide i gay. Testuale: «La tesi sostenuta d’Oltretevere è che, per evitare che i 91 Stati che ancora prevedono l’omosessualità come crimine vengano sfidati a considerare il rispetto dell’orientamento sessuale un preciso diritto del propri cittadini, si continui a privare della libertà, torturare e uccidere milioni di persone in tutto il mondo».
Un Vaticano sordido e cinico, degno di un romanzone alla Dan Brown. Umberto De Giovannangeli dell’Unità intervista Emma Bonino, a cui si guarda bene dal chiedere un parere sul timore del Vaticano (prevedibili ritorsioni per chi non ammette le nozze gay).
Repubblica, infine, recluta Jack Lang, ministro della cultura francese ai tempi di Mitterrand: «La Chiesa è in mano a reazionari e conservatori che vogliono mantenere il loro potere». Potere minacciato dalla comunità gay? Dall’Onu ? Dagli extraterrestri?
© Copyright Avvenire, 5 dicembre 2008
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