domenica 15 febbraio 2009

Benedetto XVI va in Israele, visita storica, ora e' ufficiale (Apcom)


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Papa/ Benedetto XVI va in Israele,visita storica ora e' ufficiale

Dall'8 al 15:prima ad Amman poi Gerusalemme-territori palestinesi

Città del Vaticano, 15 feb. (Apcom)

E' ufficiale: il Papa sarà in Israele a metà maggio. Uno storico viaggio che cercherà di porre definitivamente fine alle polemiche tra Vaticano e comunità ebraiche in seguito alla decisione di Benedetto XVI di revocare la scomunica ai 4 vescovi lefebvriani, tra cui il vescovo negazionista Richard Williamson, che ha negato l'esistenza delle camere a gas.
Questa mattina è stato il premier israeliano Ehud Olmert ad annunciare che "a maggio ci sarà una visita importante, quella di Benedetto XVI". Per poi aggiungere: "Il presidente Shimon Peres l'accompagnerà durante tutto il suo soggiorno, che sarà organizzato dall'ufficio del primo ministro".
Il viaggio - anche se mancano le date ufficiali - dovrebbe tenersi dall'8 al 15 maggio e si dovrebbe snodare in due tappe: la Giordania, con la visita alla moschea di Amman, e la Terra Santa con visite a Gerusalemme, Betlemme e Nazareth.
Giovedì scorso era stato il Papa in persona, durante un incontro con una delegazione di presidenti delle maggiori organizzazioni ebraiche americane, ad annunciare la visita: "Sto preparando la visita in Israele, terra sacra per i cristiani e per gli ebrei", aveva detto il Pontefice, senza però precisare la data. In quella stessa occasione, per mettere definitivamente la parola fine alle polemiche successive alla revoca della scomunica ai vescovi tradizionalisti, Benedetto XVI ha usato parole di condanna della Shoah, definendola "un crimine contro Dio e contro l'umanità".
Il Papa ha anche definito "inaccettabile e intollerabile" la posizione di chi, tra gli uomini di Chiesa, la nega o la minimizza, con un chiaro riferimento proprio a Williamson. "L'intera umanità prova profonda vergogna per la selvaggia brutalità nei confronti del vostro popolo in quell'occasione - ha detto Ratzinger ai rappresentanti del mondo ebraico -. E' fuori discussione che ogni negazione o tentativo di minimizzare questo terribile crimine è intollerabile e del tutto inaccettabile".
Ieri è stato il direttore della sala stampa della Santa Sede e direttore della 'Radio Vaticana', padre Federico Lombardi, a definire la decisione del Papa, "una decisione coraggiosa". "Vi sono le incertezze della situazione politica, le numerose divisioni interne ai vari campi - ha detto Lombardi in un editoriale sull'emittente pontificia - vi sono le tensioni continue di una regione percorsa da conflitti e recentissimamente segnata da una guerra che ha devastato la striscia di Gaza e ferito profondamente il suo popolo. Il processo di pace stenta a fare passi risolutivi. Ombre o diffidenze tornano in modo ricorrente ad oscurare il dialogo ben avviato fra il mondo ebraico e la Chiesa cattolica. Ma bisogna andare lo stesso. Anzi - ha osservato il portavoce vaticano - forse proprio per tutti questi motivi è urgente andarvi".
Secondo prime indiscrezioni, il viaggio dovrebbe tenersi dall'8 al 15 maggio. Com'era accaduto per lo storico pellegrinaggio di Giovanni Paolo II nel 2000, la visita papale inizierà da Amman, in Giordania. Benedetto XVI visiterà la New King Hussein Mosque, la nuova moschea dedicata al defunto re Hussein - come hanno confermato al Tg2 fonti cattoliche della capitale giordana. Sarà la terza volta che un Papa sosterà in preghiera in un luogo di culto musulmano: la prima fu con Papa Wojtyla a Damasco nel 2001 e la seconda con lo stesso Benedetto XVI nella Moschea Blu di Istanbul nel 2006. Sempre ad Amman, il Papa entrerà nell'antica basilica dedicata a Mosè sul monte Nebo e si affaccerà dal parapetto che permette di vedere dall'alto la Terra Promessa. Il 10 maggio - sempre secondo indiscrezioni - è prevista la celebrazione della messa per la comunità cattolica nello stadio di Amman, seguita dalla visita al sito del battesimo di Gesù sul fiume Giordano. L'11 maggio da Amman il Pontefice volerà a Tel Aviv. Quel pomeriggio, dopo l'incontro con il presidente di Israele, Ratzinger andrà nel museo di Yad Vashem, dove si trova la contestata didascalia sotto l'immagine di Pio XII.
Martedì 12 maggio, Benedetto XVI incontrerà il Gran Mufti di Gerusalemme, poi sosterà davanti al Muro del Pianto, quindi visiterà il Cenacolo e incontrerà i due Gran Rabbini d'Israele. Una messa all'aperto è prevista nella Josafat Valley, sotto l'Orto degli Ulivi. Il 13 maggio sarà la giornata dedicata all'Autorità palestinese. Benedetto XVI giungerà in elicottero nei Territori, incontrerà Abu Mazen, quindi celebrerà la messa nella piazza della Mangiatoia, come fece Giovanni Paolo II. E nel pomeriggio visiterà un campo profughi palestinese. Il penultimo giorno del viaggio, giovedì 14 maggio, sarà dedicato alla Galilea. Il Papa arriverà a Nazareth e celebrerà la messa al Monte del Precipizio. La mattina del 15 maggio, qualche ora prima di ripartire per Roma, Ratzinger entrerà nella basilica del Santo Sepolcro.

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2 commenti:

gemma ha detto...

sono molto contenta per questo, per il Santo Padre e per noi tutti, e spero che tutto vada secondo le sue intenzioni. Spero possa servire anche come ulteriore rametto di pace in quella terra così tormentata

mariateresa ha detto...

sono d'accordo con Gemma. Mi costa dirlo, perchè, per l'ennesima volta, si tratta di un viaggio difficile. Ma io ho fiducia,prego per lui e provo tanto affetto, e mi dico che in questo pontificato niente è stato facile. Sono commossa e fiduciosa.
A tutti i condor e avvoltoi dico: state buoni . E' una cosa troppo importante.Che il Signore vi trasformi tutti in canarini.