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CITTÀ DEL VATICANO
Il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, torna sul giudizio negativo espresso venerdì da monsignor Agostino Marchetto, segretario del Pontificio per la pastorale dei migranti e degli itineranti, sulle «ronde» volute dal Governo, e precisa che non tutti i commenti o le dichiarazioni di prelati sono riconducibili automaticamente al Vaticano, che in quanto tale «manifesta rispetto verso le autorità civili, che nella loro legittima autonomia hanno il diritto e il dovere di provvedere al bene comune».
ERRORE DEI MEDIA
«Non di rado - ha spiegato padre Lombardi - i mezzi di informazione attribuiscono al «Vaticano», intendendo con ciò la Santa Sede, commenti e punti di vista che non possono esserle automaticamente attribuiti. La Santa Sede, infatti, quando intende esprimersi autorevolmente usa mezzi propri e modi consoni (comunicati, note, dichiarazioni)». «Ogni altro pronunciamento - ha affermato - non ha lo stesso valore». «Anche di recente - ha aggiunto padre Lombardi - si sono verificate attribuzioni non opportune.
RISPETTO E DISTINGUO
La Santa Sede, nei suoi organi rappresentativi, manifesta rispetto verso le autorità civili, che nella loro legittima autonomia hanno il diritto e il dovere di provvedere al bene comune». La precisazione di padre Lombardi riguarda dichiarazioni rilasciate su vicende italiane o internazionali, dal caso Englaro a giudizi sulla nuova amministrazione Usa fino al decreto di venerdì sulle ronde, da autorevoli rappresentanti della Santa Sede, talvolta capi-dicastero, che tuttavia non possono essere assimilati - ha spiegato il portavoce - al Vaticano come entità complessiva.
Talvolta la confusione avviene anche con l'Osservatore Romano. Ad esempio, nel Palazzo Apostolico, si fa notare ufficiosamente che Bonolis, da Sanremo, ha risposto al «Vaticano», benchè le critiche al festival fossero state espresse dal quotidiano che si stampa nella città pontificia.
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11 commenti:
beh..almeno qui si riporta meglio la nota di padre Lombardi perchè dalle parti di repubblica, come al solito in assetto di sommossa anticlericale, viene presentata proprio e solo come un assist per l'ultimo decreto del governo sulla sicurezza.
e che ti aspettavi? cara gemma....
certuni sono irredimibili.
Sull'Osservatore è uscito il discorso a braccio di ieri del Papa
Antonio
Non mi sono accorto che l'avevi già pubblicato.
Scusa :-)
Antonio
:-))
R.
Finalmente hanno pubblicato una cosa degna di questo giornale!!!!!!
come non detto, carissimi, (mariateresa ..non mi meravigliavo di repubblica ma del corriere, che subito mi ha smentito, tornando se s tesso) sempre dal sito del corriere, virgolettato e, quindi, attribuibile al Papa in persona:
Il Papa: «L'eugenetica è un
attentato contro l'umanità»
ha detto questo il Papa?
Non c'è nulla da fare, si possono fare tutte le correzioni e le precisazioni che si vuole ma se dall'altra parte non c'è l'onestà intellettuale, la buona fede svincolatata dalla politica, il rispetto del pensiero altrui così come viene formulato, in una parola, se non c'è più la semplice etica professionale, è inutile sprecare tempo e parole.
Attribuire ad altri titoli sensazionali non pronunciati credo che oggi, tempo in cui le notizie circolano veloci su internet, sia una delle peggiori violenze mediatiche che possano essere fatte contro il pensiero di ciascuno. Basta vedere l'odio ideologico che subito si scatena in blog estemporanei che si improvvisano su certe dichiarazioni, a differenza di altre, guarda caso, subito abilitate ai commenti.
Dopo i cartacei, per quanto mi riguarda, finiscono nel cestino anche i link
è così, Gemma. Tanto si può dire sul meglio che può fare la Sala Stampa e questo deve essere fatto sempre. Ma c'è un limite oggettivo, cui nemmeno la Sala Stampa può ovviare: la buonafede.
Quella nemmeno Padre Lomabradi può inocularla.
non sono così ingenua e sprovveduta dal non saperlo che funziona così, cara mariateresa, non è la prima volta che ne parliamo. So anche che i concetti espressi dal Papa possono sembrare per alcuni pesanti e indigesti come macigni e come tali volutamente li presentano, per renderli ancora più indigesti. Tradurre un ragionamento in un anatema è il modo migliore per ridicolizzarlo, ed il gioco è fatto. Se uno poi sa di cosa si occupa effettivamente l'eugenetica, ci fa su quattro riflessioni e dà ragione pure al titolo ma per la maggior parte delle persone non è così, si tratta solo di una branca della divina genetica che vorrebbe felicità per tutti. E tutti belli e perfetti. Peccato non si tenga mai conto di due variabili fondamentali: uno è l'imprevisto, quello che ti cambia aspetto e funzionalità corporee in corsa; l'altro, che la bellezza interiore non la si può selezionare ed è quella che infine fa grande l'uomo.
Chi altri oggi avrebbe il coraggio di andare in controtendenza su certi argomenti se non il Papa?
Speriamo che sia il primo passo della sala stampa verso un nuovo stile: tempestivo, preciso, in modo che non si trovi spazio per nessuna ambiguità, da parte di nessuno ed in questo modo si renda palese la malafede dei soli noti.
Cara gemma, condivido il ragionamento fatto da te nel tuo secondo post. Oggi, come sappiamo benissimo, la società vive dell'apparenza cioè sul fatto che tutti debbano adeguarsi alla perfezione fisica poco conta poi se, nell'intimo la persona sia scarsa di sentimenti, che non abbia un carattere, delle proprie opinioni oppure l'intelligenza; basta l'apparenza. Ed allora via al tentativo di inserire una tecnica che veniva applicata in tempi della storia dell'umanità una storia tutta da dimenticare tranne i famigerati tentativi di creare l'uomo perfetto e come si può definire tutto questo se non selezione della razza con tutto quello che ciò comporta. Hai ragione gemma quando degli imprevisti che una simile tecnica può manifestare e soprattutto, hai ragione sul fatto che la bellezza interiore che è ciò che fa grande l'uomo non si può selezionare. Ma, io mi chiedo nel nostro mondo c'è chi ancora apprezza la bellezza interiore di un essere vivente chiunque esso sia?
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