giovedì 5 marzo 2009
Eccoli qui: la Conferenza dei vescovi svizzeri si dice inquieta per la revoca della scomunica ai Lefebvriani e critica la Santa Sede...
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Vescovi svizzeri: inquietudine per ritiro scomunica a Lefebvriani
Berna - La Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS), interpretando il sentimento della comunità cattolica, si dice "profondamente inquieta" per il ritiro della scomunica ai quattro vescovi tradizionalisti della Fraternità di San Pio X - i lefebvriani - voluta dal Vaticano e preparata "con troppa poco cura e grosse lacune".
La CVS ricorda tuttavia che i vescovi rimangono sospesi e non possono esercitare alcun ministero sacerdotale o episcopale: non sono quindi ancora riabilitati o reintegrati nella comunità ecclesiale. Quella della Santa Sede è soltanto un'apertura alla riconciliazione.
Riuniti dal 2 al 4 marzo a Coira per la loro 283ma assemblea ordinaria, i vescovi svizzeri hanno anche discusso l'iniziativa contro la costruzione di minareti: a loro parere sarebbe meglio che la stessa venisse ritirata, ma se fosse messa in votazione andrebbe respinta. Questa iniziativa - fanno sapere - "non può risolvere i problemi di coabitazione tra la popolazione svizzera e i musulmani, al contrario essa può solo farli peggiorare rendendo più difficile la ricerca di soluzioni".
© Copyright SDA-ATS
Questa notizia si inserisce perfettamente sulla scia dell'articolo di stamattina di Rodari.
E' ora che le Conferenze Episcopali si rendano conto che non e' loro compito ne' discutere pubblicamente le decisioni della Santa Sede ne' emanare direttive.
E poi, come ci ha ricordato il cardinale Ratzinger nel brano segnalatoci da Lapis, esse non sono state istituite da Cristo.
Il Primato di Pietro...si'!
R.
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13 commenti:
Sinceramente, un po' di inquietudine anche a me sta venendo, non per il gesto magnanimo del Papa, ma per la scarsa risposta adeguata dei Lefebvriani. Avete letto la lettera uscita adesso, a marzo, dal Superiore del Distretto Americano della FSSPX? A parte qualche inchino retorico, non mi pare molto conciliante nella sostanza. Anzi.
Grazie, Fr. A.R.
Aspettiamo la parola di Mons. Fellay, il solo che puo' parlare a nome della Fraternita'.
R.
Alla conferenza episcopale svizzera consiglio una bella camomilla per far passar via l'inquietudine.
Antonio
i Pastori svizzeri farebbero meglio a darsi ad un altro genere di pastorizia, perché in quella dove sono attualmente impegnati hanno dapo ampia dimostrazione di essere pessimi professionisti, visto il picco vocazionale, la desertifiazione chiesastica e la confusione dottrinale. Le bacchettate, anziché darle al Papa dovrebbero darle a se stessi.
uhuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
che paura!
non so se c'è qualche svizzero qui,ma ve lo dico io.
nella nostra confederazione elvetica i praticanti lefebvriani superano quelli diocesani.
non dimenticatevi che la fraternità ha sede qui,che il seminario di ecône è svizzero come lo è fellay.
i vescovi elvetici se la prendano con sè stessi per le chiese vuote.
Appare evidente che dietro al nik fr.A.R. si nasconde un progressista nostalgico di quella creativià che ha quasi distrutto la Chiesa ed è stata denunciata dal Papa nel MP, e che tale creatività ha penalizzato la FSSPX e le migliaia di persone che, partecipandovi, non leggono neppure internet, nè si perdono in chiachiere, ma si prodigano per mandare avanti una testimonianza seria e serena della autentica TRADIZONE....
Di inchini retorici ne fanno tanti anche come quelli che giudciano come lei caro fr.A.R.,colpevole la FSSPX di chissà quali delitti...mentre vi è solo la volontà di sedersi attorno ad un tavolo ed iniziare a discutere sugli errori commessi...
Vi siete tanto prodigati nell'usare il Mea Culpa del Papa sulle colpe del passato, che state ignorando le VOSTRE colpe del presente...
La revoca non è solo un atto misericordioso ma anche un atto di giustizia verso chi, difendendo la Messa antica, venne accusato di essere diabolico...
Il Papa nel MP mette nero su bianco che "qualcuno" ha compiuto un abuso gravissimo, la FSSPX nasce con l'intento di salvaguardare la PREPARAZIONE DEI FUTURI SACERDOTI all'interno della TRADIZIONE E DELLA SANA DOTTRINA...
se essa avesse voluto difendere solo la Messa si sarebbe chiamata "Fraternita' Saerdotale san Pio V" al contrario, essa si mise all'ombra DI SAN PIO X l'ultimo Papa santo che condannò, PROFETIZZANDO, i danni del progressismo e del modernismo mettendo in guarda il mondo cattolico...
Per comprendere cosa sta alla base della FSSPX occorre leggrsi le sue Encicliche...^__^
Che poi, le battaglie portate avanti dalla FSSPX hanno degli estremi fondamentalisti, lo sappiamo bene altrimenti non staremo qui dalla parte del Papa...
Ma stare dalla parte del Papa significa NON giudicare le sue scelte...significa SOSTENERLO E FARE IN MODO CHE LE SUE RICHIESTE VENGANO APPLICATE senza se e senza ma...
Quando si arriva a giudicare e a criticare il Papa, automaticamente si apre la strada del dissenso sia tradizionalista quanto progressista...entrambi velenosi per la Chiesa e devastanti per la sua unità...
Ergo, circa l'inquietudine della Conferenza Episcopale elvetica...nulla di nuovo, anzi, direi che la revoca sta portando alla luce il MARCIO di certa chiesa ingannatrice ed opportunista...si opportunista perchè furbamente si sceglie di stare con il Papa per farsi vedere in comunione e legittimare poi le proprie scelte antidottrinali nelle singole diocesi...
questo ha dato origine agli scandali ed agli abusi...se non altro la FSSPX ha avuto il coraggio di NON ingannare i propri fedeli...
La revoca della scomunica è stata una scelta fondamentale per avviare ora un processo di chiarimenti circa le false interpretazioni del Concilio...e questo a molti non va giù perchè dopo aver per anni seminato la falsa accusa contro la FSSPX che essa era di natura diabolica, tale revoca rimette in gioco alcune (non tutte ovviamente, noi stiamo con il Papa di ieri e di oggi e di domani) questioni dottrinali difese dalla FSSPX e che lo stesso Benedetto XVI vuole fare proprie come la comunione in ginocchio e alla bocca per esempio...o la Croce sull'altare...o il farla finita di trasformare ogni Messa della Domenica in un bivacco fra comitive...con chitarre tamburi e danze tribali...^__^
E' ovvio che chi vuole mantenere una falsa immagine della Chiesa con lo stravolgimento i certe dottrine, non vedrà mai di buon occhio la revoca della scomunica alla FSSPX....ma grazie a Dio le cose stanno andando diversamente...
Fraternamente CaterinaLD
No, cara Caterina, Fr. A.R. fa un lavoro splendido e molto obiettivo.
R.
..."conosco" fr.A.R. anche su Rinascimento Sacro dove infatti mi trovo spesso d'accordo con le sue analisi...^__^
grazie dunque per aver sottolineato questo particolare^___^
Le mie parole al suo intervento si riferiscono alla sua altrettanto provocazione (utile) all'argomento "revoca"...nulla di personale ma dialogativo ^__^
A parte il "progressista nostalgico", cara Caterina, io sono d'accordo con la tua linea, mi riferivo semplicemente all'ultima lettera appena uscita, Raffaella l'ha linkata, e che non può lasciare indifferenti. Non si riesce più a capire perchè chi per tanti anni si è detto pronto a sottomettersi al Papa, adesso che il Papa ha fatto i suoi passi e ha offerto una mano amica, recalcitri ancora e non si decida a fare il salto.
Aspettiamo, se riterranno opportuno intervenire, cosa diranno i superiori della FSSPX. Certo che questi superiori sembrano avere abbastanza poco potere, se ogni prete e superiore locale può essere così loquace (anche in Italia abbiamo i nostri...)
E' certo ora di aprire i dialoghi sulle questioni specifiche e sciogliere i nodi teologici, per vedere chi vuol stare dalla parte del Papa e chi invece cerca di portarlo dalla sua parte.
Caro fr.A.R. dialogare aiuta....^__^
infatti come lei si riferiva alla lettera citata....io mi riferivo alla sua frase: "non per il gesto magnanimo del Papa, ma per la scarsa risposta adeguata dei Lefebvriani"....
parole atte a colpevolizzare sempe in totos la FSSPX ^__^
Poi la risposta naturalmente non vergeva a lei personalmente ma alla notizia circa l'inquietudine dei vescovi elvetici sempre sulla revoca...
Tutti dicono: "non per il gesto magnanimo del Papa, ma per...." e giù botte alla FSSPX ^__^
In tal modo si toglie la responsabilità della critica al gesto del Papa, dall'altra si trova il caprio espiatorio, ma per che cosa?
Siamo sempre li: gli errori scaturiti dalla falsa interprtazione del Concilio, o peggio, aver fatto del Concilio un dogma NUOVO in una NUOVA CHIESA, tutto NUOVO....è naturale dunque che la FSSPX risultando VECCHIA in questo senso distorto, non attira simpatizzanti così come NON li attira il Papa che dai vescovi non viene affatto obbedito circa la croce sull'altare e il ripristino dell'inginocchiatoio con la comunione alla bocca o nella sua richiesta di far STUDIAE I FEDELI SUL COMPEDIO DEL CATECHISMO letteralmente estraneo nelle parrocchie ^__^
...la qual cosa, ossia una forma liturgica tradizionale anche con il NOM, non è solo un problema di esteriorità, ma come abbiamo affrontato su RS è una questione profondamente TEOLOGICA E DOTTRINALE...e dalla quale dipende la stessa credibilità della Chiesa...
Sono sicura che su questo siamo perfettamente in sintonia...
sorvoli il mio averle dato del progressista era solo un atto provocatorio...non fa piacere sentirsi dire ciò che non si è, così accade alla FSSPX spesso etichettata con termini offensivi o citata per accusarla di tutta l'inquietudine che vivono i fedeli nella Chiesa...
Se nella Chiesa si alza a parlare un Enzo Bianchi, c'è chi lo critica e c'è chi lo applaude senza coinvolgere il Papa o tutta la Chiesa, non comprendo perchè se ciò avviene nella FSSPX che si alza uno a parlare, allora tutta la Fraternità è colpevole ed è automaticamente contro il Papa e contro la Chiesa...
^__^
Fraternamente CaterinaLD
Come diceva Totò a teatro, interrompendo lo spettacolo, quando entravano i ritardatari: "venite, venite avanti, accomodatevi, sentivamo la vostra mancanza"
Caro fr.A.R. la Fraternita' SPioX ha sempre con lineare coerenza contestato alcuni documenti conciliari che,a suo giudizio,avrebbero modificato taluni aspetti(critica di specie) della dottrina cattolica,sempre a loro giudizio(che e' poi quello di San Pio X,Pascendi)non suscettibile di evoluzione(critica di genere).Ora non sono piu' scomunicati (come i greco-scismatici,PaoloVI).Ebbene cosa dovrebbero fare?Negare i veri motivi che li costrinsero alla loro autoesclusione dal resto della Chiesa?Secondo Lei,se le cose sostenute da costoro fossero tutte peregrine e futili,il Papa,che e' un fine teologo(non lo dimentichiamo),si affannerebbe inutilmente,da una ventina d'anni poi, nella dimostrazione di questi due punti:1)carattere pastorale e non dommatico del vudue 2)assoluta ed imprescrittibile continuita' della tradizione ecclesiatica da Cristo ad oggi?Io credo che la ferrea coerenza dei lefebvriani "serva" alla Chiesa per ritrovare il bandolo della matassa e,quindi,serva anche a chi,come il Papa,ha a cuore il presente ed il futuro di tutti noi cattolici.
A loro scoccia assai che nel loro Paese i tradizionalisti,per chiese seminari vocazioni ecc.,sono molto ma molto piu' avanti,quantitativamente e qualitativamente,delle "chiese" diocesane ormai protestantizzante,in forma radicale, piu' delle comunita' zwingliane che,almeno,una "loro" tradizione pur ce l'hanno.
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