venerdì 12 dicembre 2008

Così la crisi mondiale ha fatto irruzione in Vaticano (Accornero)


Vedi anche:

Il Papa: La pace si può costruire solo sconfiggendo la fame (Bobbio)

Accenni all’enciclica sociale nella presentazione del messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Pace (Sir)

La Sapienza vuol rimediare col Papa...

Il Papa agli universitari romani: "Possa la Lettera di Paolo ai Romani diventare nutrimento sostanzioso, portandovi a credere di più e meglio, ed anche a riflettere su voi stessi, per arrivare ad una fede «pensata» e, al tempo stesso, per vivere questa fede, mettendola in pratica secondo la verità del comandamento di Cristo"

Il Papa: «I diritti dell'uomo sono ultimamente fondati in Dio creatore» (Corriere)

Il Papa: «I diritti umani sono fragili se non sono fondati su Dio» (Politi)

Campiglio: le innovazioni di Benedetto XVI per combattere la fame (Sussidiario)

Il Papa agli universitari di Roma: la “Lettera ai Romani” di San Paolo diventi nutrimento sostanzioso per la vostra fede (Sir)

DISCORSO DEL PAPA AGLI UNIVERSITARI DI ROMA: AUDIO INTEGRALE DI RADIO VATICANA

Il Papa ai giovani: il Cristianesimo è rivoluzione che abbatte le mura (Agi)

Giovanni Maria Vian: Benedetto XVI non predica principi vuoti né ripete sterilmente buoni propositi (Osservatore Romano)

Da Benedetto XVI un assaggio della prossima enciclica. Commento di Carlo Marroni

Annunciata la prossima pubblicazione dell'enciclica sociale del Papa (Radio Vaticana)

Il Papa: speculazioni e propaganda non aiutano la pace (Izzo)

Il Papa in Terra Santa, un pellegrinaggio di fede (Brunelli)

Il Vaticano non corregge affatto il tiro sui gay dal momento che la polemica è stata creata ad arte dai media!

Padre Lombardi precisa la posizione della Chiesa sulla depenalizzazione dell'omosessualità (Sir)

Benedetto XVI chiede più impegno contro la povertà (Fontana)

Padre Lombardi: La Chiesa è per la depenalizzazione dell'omosessualità

Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale della Pace 2009: "Combattere la povertà, costruire la pace"

Viva il Dalai Lama, l’unico religioso che può parlare di sesso senza scandalizzare nessuno (Tempi)

Il Papa: I diritti umani rimangono fragili se non sono fondati su Dio (Galeazzi)

Il Papa: "La dignità di ogni uomo è garantita veramente soltanto quando tutti i suoi diritti fondamentali vengono riconosciuti, tutelati e promossi" (Discorso in occasione del concerto per il 60° Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo)

Così la crisi mondiale ha fatto irruzione in Vaticano

Pier Giuseppe Accornero

La Giornata mondiale per la pace fu istituita da Paolo VI l'8 dicembre 1967 sotto l'infuriare della guerra in Vietnam che, oltre alla scia di sangue e orrori che ogni conflitto porta con sé, aveva lacerato la coscienza dell'America e dell'Occidente, soprattutto dei cristiani.
Fu celebrata per la prima volta nel Capodanno 1968 e il tema fu «Primo gennaio, Giornata mondiale della pace»: questa è la 42ª edizione. I Papi indirizzano il messaggio – reso noto 15-20 giorni prima di Natale – non solo ai cattolici ma a tutti gli uomini e donne di buona volontà. I nunzi apostolici lo consegnano ai capi di Stato. Nella scelta dei temi i Papi si sono sempre rifatti alla situazione generale del mondo. Non stupisce che Papa Benedetto abbia scelto il tema «Combattere la povertà, costruire la pace» ma è singolare che nei 42 titoli compaia una sola volta la parola «poveri» e mai la parola «povertà», abbinata alla parola «pace» che compare sempre. Concetti sostanzialmente analoghi o largamente simili sono espressi da Paolo VI nel 1972, «Se vuoi la pace, lavora per la giustizia», e da Giovanni Paolo II nel 1987, «Sviluppo e solidarietà: due chiavi della pace», nel 1993, «Se vuoi la pace va' incontro ai poveri», e nel 2002, «Non c'è pace senza giustizia, non c'è giustizia senza pace».
Negli ultimi mesi molte volte il Papa teologo è intervenuto sulla crisi finanziaria mondiale, sul tracollo delle economie, sul durissimo prezzo pagato dalle fasce più povere delle popolazioni.
Di fronte alla crisi alimentare mondiale non si limita a un appello alla solidarietà, ma condanna «le speculazioni e le turbolenze finanziarie che accrescono la vulnerabilità dei Paesi poveri».
Lo fa domenica 6 luglio 2008 all'Angelus rivolgendosi ai Grandi del Pianeta riuniti a Hokkaido-Toyako: «I capi di Stato e di governo dei Paesi membri del G8 si riuniranno in Giappone. In questi giorni si sono alzate numerose voci per chiedere che si realizzino gli impegni assunti nei precedenti G8 e che si adottino coraggiosamente tutte le misure necessarie per vincere i flagelli della povertà estrema, della fame, delle malattie, dell'analfabetismo, che colpiscono tanta parte dell'umanità. Mi unisco a questo pressante appello alla solidarietà: al centro delle loro deliberazioni mettano i bisogni delle popolazioni più deboli e più povere, la cui vulnerabilità è accresciuta dalle speculazioni e dalle turbolenze finanziarie e dai loro effetti perversi sui prezzi degli alimenti e dell'energia. Generosità e lungimiranza aiutino a prendere decisioni che rilancino un processo di sviluppo integrale, a salvaguardia della dignità umana».
All'Angelus di domenica 21 settembre: «Si prendano e si applichino con coraggio le misure necessarie per sradicare la povertà estrema, la fame, l'ignoranza e il flagello delle pandemie, che colpiscono soprattutto i più vulnerabili. Tale impegno, pur esigendo in questi momenti di difficoltà economiche mondiali particolari sacrifici, non mancherà di produrre importanti benefici, sia per lo sviluppo delle Nazioni che hanno bisogno di aiuto dall'estero, sia per la pace e il benessere del Pianeta. Si sconfiggano povertà, fame, ignoranza, pandemie». Non è un obiettivo troppo ambizioso: «Solidarietà e fraternità prevalgano su ogni altra ragione: le forti difficoltà economiche esigono particolari sacrifici». La crisi entra nell'aula del Sinodo dei vescovi sulla Parola di Dio.
Il 6 ottobre dice: «Sulla sabbia costruisce la vita chi costruisce sulle cose visibili e tangibili, sul successo, sulla carriera, sui soldi. Apparentemente sono le vere realtà. Ma tutto questo un giorno passerà. Lo vediamo adesso nel crollo delle grandi banche: questi soldi scompaiono, sono niente. Queste cose sono di secondo ordine. Chi costruisce la vita su queste realtà, sulla materia, sul successo, su quello che appare, costruisce sulla sabbia».
Il 16 ottobre Giornata mondiale dell'alimentazione: il cibo non manca ma bisogna condividerlo fra tutti; la cooperazione internazionale sia «più generosa e rispettosa della dignità degli ultimi»; cessino «gli egoismi verso i più abbandonati»: «Il primo impegno è eliminare le ragioni che impediscono un rispetto autentico della dignità della persona. I mezzi e le risorse di cui il mondo dispone sono in grado di fornire cibo sufficiente per soddisfare le necessità di tutti». Le ragioni del divario «tra opulenza e penuria» sono: «La corsa al consumo non si arresta, nonostante una diminuita disponibilità di alimenti, e impone riduzioni forzate alla capacità nutrizionale dei Paesi più poveri; la mancanza di volontà per concludere i negoziati, per frenare gli egoismi di Stati e gruppi di Paesi, per mettere fine alla speculazione sfrenata su prezzi e consumi; una non corretta amministrazione delle risorse alimentari causata dalla corruzione nella vita pubblica; gli investimenti crescenti in armi e tecnologie militari a detrimento delle necessità primarie delle persone». Chiede «l'accesso dei contadini alle terre, condizione per aumentare la produzione, garantire le comunità indigene, promuovere pace e sicurezza».
Domenica 23 novembre aggiunge: «Se mettiamo in pratica l'amore per il prossimo, allora facciamo spazio alla signoria di Dio, e il suo regno si realizza tra noi. Se invece ciascuno pensa solo ai propri interessi, il mondo non può che andare in rovina».

© Copyright Eco di Bergamo, 12 dicembre 2008

Nessun commento: