martedì 16 dicembre 2008

Fini «scivola» su leggi razziali e Chiesa (Avvenire online)


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Sarà interessante vedere se domani i giornaloni...

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DIBATTITO

Fini «scivola» su leggi razziali e Chiesa

La replica di Giovagnoli.

«Le dimensioni della tragedia seguita alla promulgazione delle leggi razziali costituiscono ancora una ferita aperta di fronte alla coscienza di tutti e continuano a porre l’interrogativo se si sia fatto abbastanza per contrastarle, ma non vedo ragione alcuna per muovere accuse alla Chiesa, che anzi condannò apertamente e con assoluta fermezza la legislazione antiebraica».
Agostino Giovagnoli, docente di storia contemporanea all’Università Cattolica, commenta in questi termini al Sir le dichiarazioni del presidente della Camera Gianfranco Fini, nel 70° anniversario della promulgazione delle leggi razziali, secondo il quale allora la Chiesa non fece abbastanza.

Le parole di fini

«L'ideologia fascista non spiega da sola l'infamia delle leggi razziali» avveva dichiarato Fini in un passaggio del suo intervento. Aggiungendo «C'è da chiedersi perché la società italiana si sia adeguata nel suo insieme alla legislazione antiebraica e perché, salvo talune luminose eccezioni, non siano state registrate manifestazioni particolari di resistenza. Nemmeno, mi duole dirlo da parte della Chiesa cattolica».

Padre Sale.

In precedenza era intervenuto anche padre Giovanni Sale scrittore della Civiltà Cattolica definendo le dichiarazioni di Fini «sconcertanti», evidentemente il presidente della camera aveva aggiunta padre Sale «non conosce una pagina di storia nazionale che vede contrapposti Mussolini e Pio XI o forse sono frutto di una "svista", di un cercare un correo a delle responsabilità che il presidente Fini vuole in parte coprire che fanno parte della sua storia, anche se non di quella recente».

Polemico anche Renato Farina (Pdl): «Che la Chiesa non si sia opposta alle leggi razziali è una leggenda nera, e dispiace che il presidente Fini si adegui a questa versione della storia politically correct. In realtà Pio XI insitette pesantemente perchè le leggi razziali non passassero. Dopo di che solo l'Osservatore romano denunciò l'infamia. In seguito conventi e canoniche furono porto di rifugio per gli ebrei. Non si fece abbastanza? Può essere. Ma è proprio ingeneroso unirsi al coro indifferenziato. Piuttosto, anche se è meno di moda, conviene ricordare che in Senato nemmeno Benedetto Croce si oppose a queste leggi, e neanche Enrico De Nicola, gli ex direttori di grandi giornali Albertini, Frassati e Bergamini, ancora il generale Badoglio. E persino Luigi Einaudi si astenne dal far udire la sua voce. Nessun accenno a questo nel discorso di Fini... Peccato»

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9 commenti:

Anonimo ha detto...

I soliti due pesi e due misure. Già perchè non menzionare anche coloro che nel senato mantennero il silenzio? E' facile oggi, anche per Fini va di moda attaccare la chiesa! Sono tutti uguali!

Anonimo ha detto...

E meno male che quando venne a Roma quel signore il Papa se ne andò a Castelgandolfo e fece chiudere i musei vaticani!!!! Chissà se lo avesse ricevuto cosa sarebbe accaduto oggi!!!!

Provate a Pensare: se viene a Roma un Capo di stato domani mattina e il Papa volutamente se ne va a castelgandolfo e fa chiudere i musei vaticani, come lo si deve interpretare dal punto di vista diplomatico?? Una apertura? un gesto di accondiscendenza? una espressione di benevolenza?
I grandi pensatori che conoscono protocolli e diplomazia, potrebbero commentare questo gesto?? O se lo sono dimenticato???

E quando Pio XII andò a San Lorenzo? Se non ricordo male tutti erano scappati da Roma, ripeto TUTTI, solo Pacelli rimase, forse qualcuno lo ha dimenticato???

I conventi traboccavano di ebrei, se lo son dimenticato??

Chiedo a Fini: Signor pPresidente per questa uscita fuori dal vaso: CUI BONO?

Raffaella ha detto...

Condivido, carissimo Don Marco.
Sembra che qualcuno abbia volutamente dimenticato che TUTTI abbandonarono Roma tranne Pio XII che decise di rimanere nella sua diocesi nonostante la grave minaccia alla sua vita.
Raccontiamola tutta la storia, non solo quella che serve ad andare in prima pagina!
R.

Anonimo ha detto...

Cari Raffaella e Marco, qui abbiamo a che fare con gente che non conosce la storia, ma un popolo che non ha memoria non può avere nemmno un futuro.

Anonimo ha detto...

"E meno male che quando venne a Roma quel signore il Papa se ne andò a Castelgandolfo e fece chiudere i musei vaticani!!!!"

Lei parla dello stesso signore che qualche anno prima, 1933, condusse le trattative per il Concordato con il Terzo Reich?
Chiedo per giusta informazione ....

Anonimo ha detto...

Forse si o forse no, magari tra qualche secolo i giornaloni futuri avranno da dire sul Concordato che fu fatto con Craxi.

Consiglierò ai futuri papi di acquistare una sfera magica che preveda il futuro, non escludo che qualcuno possa asserire tra 500 anni che il Vaticano sapeva chi era Craxi.

Aveva ragione Andreotti, prima di dare un bacio bisogna stare attenti perchè ti fanno dire e fare quel che loro fa comodo.

Mio caro, vedo che conosci la storia per aneddoti, "si dice", eccetera eccetera, una ripassatina temo non ti faccia male.

Speriamo che la visita della figlia di quell'altro signore rosso non generi polemiche o bigliettini di sottobanco...... no, in italia no, il rosso è di moda e va bene in tutte le stagioni

Raffaella ha detto...

Eh gia'!
Come mai non viene rimproverato a Roncalli di avere ricevuto la figlia dell'uomo che agito' la sua scarpa all'Onu?

Anonimo ha detto...

"Forse si o forse no..."
Cosa fa adesso, il reticente?
Su non abbia paura di dire la verità.

"in italia no, il rosso è di moda e va bene in tutte le stagioni..."
Immagino che a lei piaccia il nero e che abbia ancora del buon olio di ricino d'annata nella sua cantina ......

Anonimo ha detto...

s'è visto alle ultime elezioni come in italia è di moda il rosso....