venerdì 5 dicembre 2008

Addio al patriarca ortodosso Alessio II. Il Vaticano: "Sorpresa e dolore per la sua scomparsa"


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Si è spento nel villaggio di Peredelkino, aveva 79 anni ed era malato

Il Vaticano: "Sorpresa e dolore per la sua scomparsa"

Mosca, è morto Alessio II
Addio al patriarca ortodosso


MOSCA - Si è spento il patriarca della Chiesa ortodossa russa Alessio II. Aveva 79 anni e da tempo circolavano a Mosca voci su uno stato di salute precario. Anche se solo ieri è apparso in pubblico per celebrare la messa al Cremlino.
Figlio di un sacerdote ortodosso, Alessio venne ordinato diacono nel 1950. Nel 1961 divenne vescovo di Tallinn ed Estonia, il 23 giugno 1964 fu nominato arcivescovo, e il 25 febbraio 1968, a soli 39 anni, metropolita. Dopo la morte del patriarca Pimen I nel 1990 Aleksej fu chiamato a succedergli.
Con la nomina di Papa Ratzinger, il patriarcato aveva aperto alla possibilità di un incontro al vertice, sfumando le accuse di "proselitismo" addebitate alla chiesa cattolica. Di recente si parlava di un faccia a faccia in un paese terzo, ritenuto probabile nel 2009.
Forte anche la presenza poltica di Alessio II che fu anche deputato del Soviet supremo. Nel 1993, nel pieno della crisi che opponeva il soviet al primo presidente della Russia post-sovietica Boris Ieltsin cercò una difficile mediazione fra le parti, finendo poi per schierarsi col Cremlino. Con Vladimir Putin, ha visto risorgere ancora di più il prestigio della sua chiesa. .
Alessio II è morto nella sua residenza fuori Mosca nel villaggio di Peredelkino, famoso punto di ritrovo dell'intellighenzia russa, dove è tra l'altro sepolto lo scrittore Boris Pasternak.

"Sorpresa e dolore": sono queste le prime reazioni in Vaticano alla notizia della morte del patriarca di Russia. "A lui - commenta monsignor Brian Farrel, segretario del Pontificio consiglio per l'unità dei cristiani - è toccato guidare la Chiesa in un periodo di grande trasformazione. Egli ha saputo svolgere questo compito con grande senso di responsabilità e di amore alla tradizione russa".

Repubblica online

Era da tempo malato

Russia: morto il patriarca Alessio II
Deceduto il potente capo della Chiesa ortodossa. Il Vaticano: «Sorpresa e dolore»


MOSCA (RUSSIA) - È morto il patriarca di tutte le Russie, Alessio II, capo della potente chiesa ortodossa. L'annuncio della morte, avvenuta in mattinata, è stato dato dal portavoce del Patriarcato di Mosca Vladimir Vigilianski. Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass. Da tempo circolavano a Mosca voci su uno stato di salute precario dell'alto prelato, che pare si fosse anche ricoverato brevemente in Germania in estate. Alessio II è morto nella sua residenza fuori Mosca nel villaggio di Peredelkino, famoso punto di ritrovo dell'intellighenzia russa, dove è tra l'altro sepolto lo scrittore Boris Pasternak.

IL VATICANO - Il Vaticano esprime «sorpresa e dolore». «Al patriarca Alessio II - ha commentato in una prima dichiarazione mons. Brian Farrel, segretario del Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani - è toccato guidare la Chiesa in un periodo di grande trasformazione. Egli ha saputo svolgere questo compito con grande senso di responsabilità e di amore alla tradizione russa».

GORBACIOV - L'ultimo leader dell’Unione sovietica, Mikhail Gorbaciov, si è detto «sconvolto». «Ho difficoltà a trovare le parole», ha affermato l'ex presidente. »Sentivo - ha continuato - un profondo rispetto nei suoi confronti».

LA SCHEDA - Alessio Ridiger aveva 79 anni ed era nato a Tallinn, in Estonia. La sua ascesa alla massima carica della Chiesa ortodossa russa è avvenuta in pratica in contemporanea con il crollo dell'Urss, nel 1990. Ordinato sacerdote nel 1950, Alessio era tornato in Estonia e nel 1961 si era fatto monaco, uno scalino obbligatorio per percorrere la carriera ecclesiastica nell'ortodossia russa. In quello stesso anno era diventato Vescovo di Tallin e dell'Estonia. Nel 1964, l'ingresso nel Santo Sinodo, e nel 1968 era diventato metropolita, una carica analoga al cardinalato cattolico. Dal 1986 al 1990 era stato vescovo di Leningrado (l'attuale San Pietroburgo) e Novgorod, e il 7 giugno 1990 venne acclamato patriarca di Mosca e di tutta la Russia. La cerimonia di insediamento si tenne il 10 giugno, facendo di Alessio II il quindicesimo patriarca della chiesa ortodossa russa. La carica di Patriarca della Russia risale al 1589. Accanto alla vita religiosa, Alessio II ha sempre mantenuto una forte presenza politica: nel 1989 fu anche deputato del Soviet supremo. Nel 1993, nel pieno della crisi che opponeva il soviet al primo presidente della Russia post-sovietica Boris Yeltsin, cercò una difficile mediazione fra le parti, finendo poi per schierarsi col Cremlino. Con Vladimir Putin ha visto risorgere ancora di più il prestigio della sua chiesa, ora frequentata dalla leadership del paese quasi al completo.

Corriere online

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