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(AGI) - Berlino, 4 feb.
Georg Ratzinger, il fratello del Papa, ha accusato Angela Merkel di aver ceduto alle pressioni nel criticare Benedetto XVI sulla revoca della scomunica ai lefebvriani. In una dichiarazione al "Leipziger Volkszeitung", il presbitero e direttore del coro di Ratisbona, ha spiegato che il Pontefice "non ha bisogno" della sua difesa, ma si e' detto "arrabbiato" per quanto e' "irragionevole e male informata la gente che adesso lo attacca". Ratzinger ha ricordato di aver sempre considerato il cancelliere "una donna ragionevole", ,a ha aggiunto che forse al momento e' anche sotto pressione, per esprimersi adesso come ragionevolmente non farebbe", ha aggiunto. Un attacco alla Merkel e' arrivato anche da Bernd Posselt - deputato europeo della bavarese Csu, partito gemello di quello del cancelliere - che l'ha ammonita a "non continuare ad atteggiarsi a maestra del Papa".
Secondo il parlamentare cristiano-sociale, "il cancelliere dovrebbe occuparsi di far valere maggiormente i principi cristiani nella coalizione di governo, in particolare in fatto di politica sociale e della famiglia, ma anche per la protezione della vita e nelle questioni di bioetica".
Critico anche un giornale progressista come il "Tagesspiegel", per il quale e' sorprendente che a chiedere chiarezza sia la Merkel, che "da anni rifiuta di rivelare a chiunque le sue intenzioni ed i suoi obiettivi politici": "La chiede come protestante oppure come cancelliera dei tedeschi e dunque anche del Papa?".
Un plauso alla Merkel e' invece arrivato dal segretario della Comunita' ebraica tedesca, Stephan Kramer, secondo il quale e' degno di "rispetto e apprezzamento che si sia espressa in questa difficile vicenda". Cio' dimostra, ha aggiunto Kramer, "il senso di avvedutezza e di responsabilita'" del cancelliere.
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Kramer? Ah si'...leggiamo qui.
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