martedì 10 febbraio 2009
Intervista di “Der Spiegel” al vescovo Richard Williamson: “Non andrò ad Auschwitz” (traduzione integrale in italiano)
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Grazie all'aiuto di Paolo e degli amici di Messainlatino.it leggiamo l'intervista completa a Mons. Williamson.
R.
Intervista di “Der Spiegel” al vescovo Richard Williamson.
“Non andrò ad Auschwitz”
La negazione dell’Olocausto del vescovo Richard Williamson ha causato seri danni alla Chiesa Cattolica. In un’email e in uno scambio di fax con DER SPIEGEL, il vescovo ultraconservatore dice che è disposto a “riesaminare le prove storiche”.
Domande al Vescovo della FSSPX Williamson. Wiliamson non vuole concedere un’intervista diretta, ma le domande gli sono state faxate in Argentina e le sue risposte sono arrivate via e-mail. Sono state poi confermate per telefono da Williamson e dal suo avvocato.
SPIEGEL: Il Vaticano le ha chiesto di ritrattare la sua negazione dell’Olocausto, e minaccia di non permetterle di riprendere le sue funzioni di vescovo. Come reagisce?
WILLIAMSON: Per tutta la mia vita, ho sempre cercato la verità. E’ per questo che mi sono convertito al Cattolicesimo e sono diventato prete. Ora posso solo dire alcune cose della cui verità sono convinto. Poiché mi rendo conto che ci sono molte persone oneste e intelligenti che la pensano in modo diverso, devo ora esaminare di nuovo le prove storiche. Ho detto la stessa cosa nella mia intervista alla televisione svedese: le prove storiche sono l’argomento in questione, non le emozioni. E se trovo queste prove, mi correggerò. Ma ci vorrà tempo.
Spiegel: Come è possibile che una persona di educazione cattolica neghi l’Olocausto?
Williamson: Ho affrontato l’argomento negli anni ’80. Ho letto vari testi in quel periodo. Nell’intervista ho citato il rapporto Leuchter ( n.d.r: una teoria già smontata, elaborata negli anni ’80, la quale afferma erroneamente che le camere a gas naziste erano tecnicamente impossibili da realizzare), e la cosa mi sembrava plausibile. Ora mi è stato detto che esso è stato scientificamente confutato. Adesso ho intenzione di approfondire.
Spiegel: Potrebbe andare ad Auschwitz di persona?.
Williamson: No, non andrò ad Auschwitz. Ho ordinato il libro di Jean-Claude Pressac. Si intitola: “Auschwitz: Technique and Operation of the Gas Chambers” ( n.d.t.: l’edizione italiana è Le macchine dello sterminio.Auschwitz (1941-1945 ). Me ne stanno inviando una copia, la leggerò e la studierò.
Spiegel: La Fraternità San Pio X ha fissato un ultimatum per la fine di febbraio. Non rischia di rompere con la comunità?
Williamson: Nel Vecchio Testamento, il profeta Giona dice ai marinai quando la nave è in pericolo: “ Prendetemi, e gettatemi in mare; così il mare si calmerà: poiché io so che la tempesta vi assale a causa mia”. La missione religiosa della Fraternità sta soffrendo a causa mia. Ora esaminerò le prove storiche. Se non le trovo convincenti, farò tutto ciò che è in mio potere per evitare di infliggere ulteriori mali alla Chiesa e alla Fraternità.
Spiegel: Che cosa significa per lei la remissione della scomunica da parte di Papa Benedetto XVI?
Williamson: noi vogliamo solamente essere cattolici, e nient’altro. Non abbiamo sviluppato un nostro insegnamento, ma stiamo semplicemente conservando le cose che la chiesa ha sempre insegnato e praticato. Negli anni sessanta e settanta, quando tutto fu cambiato in nome del Concilio (n.d.r.: il Concilio Vaticano Secondo), fu subito scandalo. Di conseguenza, noi fummo forzatamente messi ai margini della chiesa e, ora che le chiese vuote e un clero invecchiato rendono chiaro che questi cambiamenti sono stati un fallimento, stiamo ritornando verso il centro. Così vanno le cose per noi conservatori: si riconosce che abbiamo ragione, basta solo aspettare il tempo necessario.
SPIEGEL: Alcune persone in Vaticano hanno affermato di non conoscerla. E’ vero?
Williamson: La maggior parte dei contatti avviene attraverso il Vescovo Fellay e il Consiglio Generale, di cui non faccio parte. Ma tre di noi quattro vescovi hanno partecipato a una cena privata con il cardinale Castrillon Hoyos nel 2000. Questo principalmente per iniziare a conoscerci, ma ovviamente abbiamo parlato di argomenti teologici e anche un po’di filosofia. Il cardinale è stato molto accogliente.
SPIEGEL: Il Concilio Vaticano Secondo è considerato uno dei grandi risultati della Chiesa Cattolica. Perché non lo riconosce fino in fondo?
Williamson: Non è per niente chiaro quello che noi dovremmo riconoscere. Un importante documento si chiama “Gaudium et Spes”, Gioia e Speranza. In esso, gli estensori scrivono in maniera entusiastica sulla capacità del turismo di massa di riunire le persone. Ma difficilmente ci si può aspettare che una società di tipo tradizionale accolga i pacchetti turistici. Essa discute piuttosto di paure e privazioni. Inoltre, si parla di una guerra nucleare tra superpotenze. Beh, buona parte di tutto ciò è già sorpassata. Questi documenti conciliari sono sempre ambigui. Dato che nessuno sapeva esattamente che cosa essi volessero veramente dire, poco dopo il Concilio ognuno ha iniziato ad agire come voleva. Il risultato di tutto questo è il caos teologico in cui oggi ci troviamo. Cosa dovremmo riconoscere, l’ambiguità o il caos?
SPIEGEL: Lei è consapevole che in realtà sta dividendo la Chiesa a causa delle sue opinioni estreme?
Williamson: Solo la violazione dei dogmi, vale a dire i principi infallibili, distrugge la fede. Il Concilio Vaticano Secondo ha dichiarato che non avrebbe proclamato nessun nuovo dogma. Oggi i vescovi “liberal” agiscono come se esso fosse una sorta di super-dogma che abbraccia tutto, e lo usano per giustificare la dittatura del relativismo. Questo contraddice i testi del Concilio.
SPIEGEL: La sua posizione sul giudaismo è fortemente antisemita.
Williamson: San Paolo dice così: Gli Ebrei sono amati a motivo dei Nostri Padri, ma sono nostri nemici a motivo del Vangelo.
SPIEGEL: Intende seriamente usare la tradizione cattolica e la Bibbia per giustificare il suo antisemitismo?
Williamson: Antisemitismo oggi vuol dire molte cose, ad esempio, quando uno critica le azioni di Israele nella Striscia di Gaza. La Chiesa ha sempre inteso la definizione di antisemitismo come il rifiuto degli Ebrei a causa delle loro radici ebraiche. E ciò è condannato dalla Chiesa. Detto per inciso, questo è evidente per una religione i cui fondatori e tutti gli individui più importanti nella fase iniziale della sua storia erano ebrei. Ma era altrettanto chiaro che, a causa del grande numero di ebrei cristiani nella fase iniziale del cristianesimo, tutti gli uomini avevano bisogno di Cristo per salvarsi – tutti gli uomini, compresi gli ebrei.
SPIEGEL: Presto il Papa andrà in Israele, dove ha intenzione di visitare il Museo dell’Olocausto. E’contrario anche a questo?
Williamson: Fare un pellegrinaggio in Terra Santa è una grande gioia per i Cristiani. Faccio i miei migliori auguri al Santo Padre per il suo viaggio. Quello che mi turba riguardo allo Yad Vashem è che papa Pio lì XII è criticato, anche se nessuno ha salvato più ebrei quanto lui durante il periodo nazista. Ad esempio, lui fece emettere certificati di battesimo per gli ebrei perseguitati per proteggerli dall’arresto. Questi fatti sono stati distorti attribuendo loro un significato del tutto opposto. Per il resto, spero che il papa presti attenzione e cura anche per le donne e i bambini che sono stati feriti nella Striscia di Gaza, e levi la sua voce in sostegno della popolazione cristiana di Betlemme, che oggi è circondata da un muro.
SPIEGEL: Le sue affermazioni hanno causato grande dolore e indignazione nel mondo ebraico. Perché non chiede scusa?
Williamson: Se capisco di aver fatto un errore, chiederò scusa. Chiedo a ciascuno di credermi quando dico di non aver affermato deliberatamente nulla di falso. Ero convinto dell’accuratezza delle mie affermazioni sulla base di una mia ricerca fatta negli anni ‘80”. Ora devo riesaminare tutto e prendere in considerazione le prove.
SPIEGEL: Riconosce almeno i diritti universali dell’uomo?
Williamson: quando i diritti umani vennero proclamati in Francia, centinaia di migliaia di persone furono uccise in tutta la Francia. Quando i diritti umani vengono considerati dallo stato come un ordine oggettivo da attuare, si hanno immancabilmente delle politiche anticristiane. Quando si parla di conservare la libertà di coscienza individuale contro lo stato democratico, allora i diritti umani svolgono una funzione importante. L’individuo ha bisogno di questi diritti contro un paese che si composta come un Leviatano. Ma il concetto cristiano di stato è differente, dato che la teoria cristiana dei diritti umani mette in risalto il fatto che la libertà non è fine a se stessa. Il punto non è la libertà da qualcosa, ma la libertà per qualcosa. Per il bene.
SPIEGEL: Le sue affermazioni e la revoca della vostra comunica hanno scatenato proteste in tutto il mondo. Lo capisce?
Williamson: Una singola intervista alla televisione svedese ha dominato le notizie per settimane in Germania. Sì, veramente mi sorprende. Succede così per tutte le violazioni della legge in Germania? Difficilmente. No, io sono solo lo strumento, in modo che si possa agire contro la FSSPX e il Papa. Apparentemente, il cattolicesimo di sinistra in Germania non ha ancora perdonato Ratzinger di essere diventato Papa.
Intervista fatta da Peter Wensierski e Steffen Winter
Intervista fatta in tedesco e tradotta in inglese da Christopher Sultan
www.messainlatino.it
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3 commenti:
Perchè non vuole andare ad Auschwitz? Ha paura di finire in forno crematorio? O ha paura della sua coscienza? Perchè quando la sua coscienza si sveglierà che notte oscura dovrà attraversare....
Ha letto l'intervista, Stefania?
occorre innanzitutto riconoscere i commenti degli ebrei che si fingono anonimi e disinteressati ma in realtà non lo sono e fanno breccia negli uomini di poca fede.
abbandonare gli ebrei alla loro perdizione è un peccato per ogni cristiano e cattolico.
convertire gli ebrei come chiunque altro è un dovere che ogni cattolico deve assolvere.
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