lunedì 9 febbraio 2009

Il Papa: «Dalle malattie si può sempre guarire» (Lorenzoni)


Vedi anche:

Mons. Betori: «Nella storia di Eluana l'amore più alto e concreto è quello delle suore» (Cazzullo)

Finalmente anche le agenzie di stampa italiane si svegliano: Williamson rimosso. Che c'entra la Merkel?

Williamson fuori da seminario (Tgcom)

La Nation: Mons. Williamson rimosso dal suo incarico. Lo ha reso noto Padre Bouchacourt, superiore dei Lefebvriani nell'America del Sud

LEFEBVRIANI: MONS. WILLIAMSON E' STATO RIMOSSO DAL SUO INCARICO

Il Papa in Medio Oriente andrà in una moschea e al museo della Shoah (Tornielli)

Eluana, Bertone telefona a Napolitano: non vogliamo interferire (Conte). Cossiga critica l'Osservatore Romano: "tiepido"

Benedetto XVI all'Angelus: prego per tutti i malati, specie per coloro che non possono provvedere a se stessi (Radio Vaticana)

Chi in curia alimenta il fuoco mediatico contro il Papa? Risponde Damian Thompson

Giovedì 12 febbraio il Papa incontrerà gli ebrei Usa

Voci su una imminente sostituzione di Mons. Williamson

La Nacion: al seminario di La Reja già si pensa al successore di Mons. Williamson. Forse Mons. de Galarreta?

Telefonata tra il Papa e la Merkel dopo le accuse infondate del Cancelliere

Il Papa: "Solo la riconciliazione con Dio può donarci la vera guarigione, la vera vita, perché una vita senza amore e senza verità non sarebbe vita" (Angelus)

Il Papa: Preghiamo per malati gravi che dipendono da cure altrui

La Merkel si piega e chiede un colloquio con il Santo Padre

I Lefebvriani: la campagna mediatica non allontani il dialogo teologico (Izzo)

Appello di sostegno al Santo Padre da sito semiufficiale austro-tedesco

Anticipazioni: Williamson non è più rettore del seminario. I vescovi tedeschi in fibrillazione

Williamson: «Ritratterò solo di fronte a nuove prove» (Cremonesi). Viaggio del Papa in Israele? Mah...

Più segnali positivi dai Lefebvriani

I vescovi tedeschi chiedono al Papa di "riscomunicare" Williamson. Wao...ecco la soluzione di tutto!

Povera Chiesa...povera la mia Chiesa! Ma questa è ancora la mia Chiesa? Riflessione

Il portavoce dei Lefebvriani, Abbé Alain Lorans: "La posta in gioco è dottrinale"

La questione Williamson potrà avere anche effetti positivi?

ESPLOSIVO ARTICOLO DE "IL FOGLIO": ECCO I NOMI ED I COGNOMI DELLA FRONDA ANTI RATZINGER

Padre Gemmingen (Radio Vaticana tedesca) getta la maschera: "In atto ondata di abbandoni Chiesa". La Santa Sede reagisca!

Vescovi che si sentono signorotti feudali: il cardinale di Manila vieta di fatto l'applicazione del motu proprio "Summorum Pontificum"

A che gioco sta giocando il gesuita E. von Gemmingen, responsabile della sezione tedesca della Radio Vaticana?

Vescovo negazionista, un complotto contro il Papa: ricostruzione incontestabile di Tornielli. Un dossier circola nei Sacri Palazzi

I problemi nascono perchè a Benedetto XVI manca un collaboratore: il "Ratzinger di Ratzinger"

BENEDETTO XVI REVOCA LA SCOMUNICA AI VESCOVI LEFEBVRIANI: LO SPECIALE DEL BLOG

Il Papa: «Dalle malattie si può sempre guarire»

Rodolfo Lorenzoni

Una preghiera per tutti i malati, anche e soprattutto per coloro che dipendono totalmente dalle cure altrui. Perché Dio stesso ci ha insegnato che dalle malattie si può sempre guarire, perfino da quelle che sembrano non dare alcuna speranza.

Dalla finestra del Palazzo Apostolico, Benedetto XVI nel suo Angelus non proferisce mai il nome di Eluana, né fa alcun riferimento diretto al caso della ragazza in coma irreversibile su cui in questi giorni si interrogano intensamente la politica e le coscienze individuali. Ma le parole del Papa, pronunciate proprio nella giornata dedicata alle sofferenze dei malati, non possono che essere messe in relazione con la drammatica vicenda della giovane donna ricoverata nella clinica di Udine. D'altra parte piazza San Pietro è in buona parte occupata dagli attivisti dell'associazionismo cattolico, che sventolano decine di grandi bandiere bianche e verdi con le scritte «In difesa della vita» e intonano cori che inneggiano a Eluana. Benedetto prende spunto dal Vangelo domenicale, che narra proprio di una serie di guarigioni miracolose operate da Gesù, e ammonisce: «L'esperienza della guarigione dei malati ha occupato buona parte della missione pubblica di Cristo e ci invita ancora una volta a riflettere sul senso e sul valore della malattia in ogni situazione in cui l'essere umano possa trovarsi».
La vita ha sempre un senso, anche nelle contingenze più dolorose e drammatiche, dice il Papa; essa va perciò tutelata proprio nei momenti in cui appare più indifesa, abbandonata, bisognosa di cure.
«Quando siamo provati dal male e le nostre preghiere sembrano risultare vane - ha spiegato Benedetto - sorge allora in noi il dubbio ed angosciati ci domandiamo: qual è la volontà di Dio? Proprio a questo interrogativo che troviamo risposta nel Vangelo». La risposta evangelica è quel «sì» alla vita invocato anche dai fedeli che ascoltano l'Angelus: «Nessuno di noi si aspettava che il Santo Padre intervenisse espressamente riguardo Eluana - commentano dal gruppo degli aderenti al Popolo della Vita - ma quello di questo Papa ancora una volta è l'unico linguaggio in cui figurano chiaramente concetti quali la dignità della persona e l'incondizionata protezione dell'esistenza umana. Noi cattolici abbiamo il dovere di non tacere di fronte allo scempio che si sta perpetrando».
Nelle parole di Benedetto, infatti, la predicazione di Gesù e le guarigioni che egli ha operato sono sempre unite, a formare un unico annuncio di speranza e di salvezza: la salvaguardia della vita diviene così parte integrante del messaggio di Cristo e del suo Vicario. La conferma che la Santa Sede segua molto attentamente gli sviluppi del caso di Eluana arriva poi da un colloquio telefonico, avvenuto sabato, tra il presidente della Repubblica Napolitano e il cardinale Tarcisio Bertone. Il Segretario di Stato vaticano, pur ribadendo la volontà di non interferire nelle vicende italiane, ha espresso infatti a Napolitano il suo personale apprezzamento per l'accelerazione data dal Parlamento all'approvazione del disegno di legge in materia.

© Copyright Il Tempo, 9 febbraio 2009 consultabile online anche qui.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusa l'OT, Raffa, ma la news è troppe, beh troppo e basta.
Pare che un vaticanista di un certo quotidiano abbia appena scritto un libro. Le cronache di costui vengono definite dal collega che recensisce: ... partecipate, coinvolgenti - e giornalisticamente obiettive ...
L apregfazione è di - udite udite - certa Emma Bonino.
Non so se ridere o piangere o fare tutte e due le cose contemporaneamente. Ti lascio indovinare l'argomento e il nome dell'autore.
Ciumbia, direbbero i milanesi doc, bel modo di iniziare la settimana.
Alessia

Anonimo ha detto...

Sciogliete le riserve....

brustef1 ha detto...

Per comprendere fino in fondo la triste vicenda di Eluana Englaro e la scelta di Udine come epilogo, occorre non sottovalutare il ruolo fondamentale della potente massoneria friulana -oggi rappresentata dai massimi vertici del governo regionale-, cui il padre friulano di Eluana fa riferimento. E' un'organizzazione trasversale che, ai ridicoli atteggiamenti propri del folklore massonico (riunioni segrete, stretta di mano con passaggio del pollice sul dorso dell'altra mano ecc.), unisce il più spregiudicato affarismo e la spartizione sistematica delle ricchissime prebende della Regione autonoma, estromettendo da appalti, cariche pubbliche e, in ultima analisi, dalla vita civile e sociale, chiunque non ne faccia parte. Non è un caso che questi vertici regionali stiano, con pilatesca ipocrisia, sostenendo nella sostanza il mortifero atteggiamento del signor Englaro, che a sua volta dimostra nei fatti la propria fedeltà all'ideale che, per così dire, lo anima -e mi rendo conto che anima non è il verbo più adatto per lui-. Questi massoni friulano-triestini (in conflitto anche tra di loro, per ragioni di campanile, ma anche e soprattutto per questioni di spartizione, e comunque alla fine trovano sempre l'accordo) sono presenti e onnipotenti, in particolare, nel settore delle opere pubbliche e delle infrastrutture, storicamente governato, anche a livello centrale, dalla massoneria (ho notato che ieri, durante l'inaugurazione del Passante di Mestre, l'unico a non farsi il segno della Croce alla benedizione del Patriarca di Venezia è stato l'attuale ministro delle Infrastrutture: sarà un caso?). I cattolici autentici della vecchia DC sono fuori gioco, eccezion fatta per quelli che, già durante la prima repubblica, si erano convertiti alla piovra massonica regionale: oggi manovrano nell'ombra, come si conviene a un ombroso e anche per questo enorme potere. Insomma, l'ala della morte che sovrasta la povera Eluana ha una precisa matrice, la stessa che consente ai politici friulano di fare il bello e il cattivo tempo, e di bypassare le leggi nazionali, privi come sono di ogni forma di controllo. Ci vorrebbe un Gian Antonio Stella che indagasse anche su questa parallela casta locale affaristico-esoterica: ne scoprirebbe delle belle