venerdì 6 febbraio 2009
A proposito di Eluana e di Igor (di Don Francesco)
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E' con grande piacere che ospitiamo questo articolo del nostro Don Francesco a proposito della storia di Eluana e di Igor.
E' difficile trovare le parole in questo momento. Mi si stringe il cuore quando penso ad Eluana ed a Igor.
Per questo ho deciso di rispettare un doveroso silenzio su entrambe le vicende, silenzio che rompo per questa volta affidando a Don Francesco il compito di dare voce ai nostri pensieri.
Si parla molto della possibilita' di un decreto che possa salvare la vita ad Eluana mentre e' nostro dovere pregare per l'anima di Igor.
Sapete come la penso: per me, nel caso di Eluana, siamo di fronte ad una eutanasia, senza tanti giri di parole.
Concordo con quanto scritto dall'ex ministro Mancuso:
12:34 Filippo Mancuso, omicidio esecrabile ma non punibile
Filippo Mancuso, ex ministro della Giustizia, si schiera contro la morte di Eluana Englaro, ma chiarisce che questo "omicidio" per quanto "esecrabile" non potrà essere punito penalmente. Secondo l'ex magistrato, Eluana è "da anni priva di coscienza palese, ma biologicamente e giuridicamente viva". Quindi, privarla di cibo e acqua "equivale dal punto di vista dell'etica naturale, all'azione che l'ordinamento qualifica omicidio volontario", "aggravato, perché contro un essere inerme", oltre che "crudele" e "abietto". Ma tutto ciò, vista l'attuale normativa, non rende "sostenibile l'ipotesi criminosa nei confronti degli autori materiali", anche perché è sostenibile la "presenza di una causa legale di giustificazione".
Leggiamo ora Don Francesco:
A proposito di Eluana e di Igor
Testo del direttore dell'Ufficio delle Comunicazioni Sociali
dell'Arcidiocesi di Gaeta don Francesco Guglietta
È strano morire di fame e di sete in pieno 2009.
Non parlo di Africa.
Non parlo di un paese dove ahimè ci sono oggettive condizioni di privazione di beni di prima necessità.
Si parla qui - sarà l'assurdo che meraviglierà le generazioni del IV millennio - di un paese inserito nel gruppo dei grandi del pianeta.
Uno del G8.
E non si parla nemmeno di marginalità.
Né di istinto suicida. No no.
Qui si parla della strana storia di una donna che sembra prigioniera del proprio corpo e invece è prigioniera di un pregiudizio: quello di una - ipotetica - libertà personale che vale più della vita.
Si parla di una donna prigioniera di una legislazione mancante, di un genitore sofferente e stanco e di gruppi di pressione contrapposti.
È strano morire a 19 anni.
Morire accoltellati, poi bruciati.
Non si parla dell'antichità o del medioevo quando era normale morire in battaglia così.
Non parlo nemmeno di quegli strani paesi del Sud America e dell'Africa dove i desaparesidos ci sono ancora e sono nelle bidonville ai margini della vita urbana.
Lì la vita vale nulla, lo si sa.
Parlo di sotto casa mia.
Parlo di una tranquilla cittadina di provincia dell'occidente sviluppato.
Parlo di qualcuno che aveva sogni grandi e una vita difficile alle spalle.
Parlo di un ragazzo bianco dell'Europa agli inizi del XXI secolo, uno di quelli che l'adolescenza sarebbe finita a 30 anni secondo i sociologi.
Dicono che siamo un paese civile.
Che il fronte dell'arretratezza è la Chiesa.
Dicono che se a una donna staccano il nutrimento e l'acqua è un avanzamento di civiltà.
Dicono che c'è anche la sfortuna a morire a 19 anni per una leggerezza.
Sembra che qualche punto di riferimento essenziale si sia perso per tutti.
Sto parlando di questo parlando di loro.
Parlo di Eluana e di Igor.
Entrambi condannati ad una morte orribile.
Semmai doveste trovarvi in una chiesa o in un cimitero - sempre se questa pratica non sia ormai troppo retrograda per voi - gettate una preghiera anche per loro.
Forse un barlume di umanità così lo troveranno anche loro.
Il Capo Ufficio Stampa
Vedi anche:
Caso Eluana, parla l'ateo Jannacci: allucinante fermare le cure
Grazie a Chiara per la segnalazione :-)
R.
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2 commenti:
Ti propongo di inserire un bel discorso tenuto dal Card. Bertone che dovrebbe essere il massimo collaboratore di BXVI sui fondamenti di BXVI:
http://www.vatican.va/roman_curia/secretariat_state/card-bertone/2009/documents/rc_seg-st_20090128_circolo-roma_it.html
Marco
Grazie Marco :-)
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