sabato 6 dicembre 2008

Il sindaco di Firenze afferma SACROSANTAMENTE che il sistema mediatico-politico è malato e si incatena davanti a Repubblica. Idealmente siamo con lui!


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Cari amici, su segnalazione, consiglio ed ispirazione della nostra Mariateresa ho pensato di aderire idealmente e "spiritualmente" alla clamorosa protesta del sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, che nell'intervista al Corriere di stamattina ha affermato testualmente "...il sistema politico-mediatico è malato e io non voglio più farne parte".
Repubblica e l'Espresso hanno infatti pubblicato articoli contro la Sua persona.
Bene, bravo, bis!
Mai parole furono piu' attuali e sacrosante!
Tutta la mia stima e solidarieta' al sindaco di Firenze vittima di una pessima campagna-stampa!
Idealmente mi incateno con tutto il blog insieme a Domenici, ma vorrei far notare che non sono solo i politici vittime delle strumentalizzazioni dei mass media.
Che cosa dovrebbe dire il Papa?
Come giustamente ci fa notare Mariateresa, Benedetto XVI dovrebbe incatenarsi con addosso una ferramenta intera e non solo una catena! :-)
Forza, sindaco, siamo tutti con Lei e condividiamo il suo giudizio sul sistema mediatico!
Raffaella

ps Come vedi, cara Mariateresa, non ho resistito :-)

8 commenti:

euge ha detto...

Anch'io sono con il sindaco di Firenze ed ovviamente con te Raffaella e con tutti gli amici del blog.

Anonimo ha detto...

W il Sindaco di Firenze! Non molli, Sindaco! Le siamo tutti vicini.
Alessia

Anonimo ha detto...

Ciao Raffaella e saluti a tutto il blog! Finalmente ho un po' di tempo per scorrere il blog e soprattutto per scrivere riguardo alla mia bellissima esperienza a Roma con l'università di Parma. Siamo partiti alle 2.00. Io non ero andato a letto perché altrimenti il risveglio sarebbe stato traumatico. In bus ho cercato di dormire ma vista la posizione mi era impossibile. E poi stavo pensando che avrei visto il Santo Padre da vicino, vicinissimo. Come sapete, per me, ha una grande importanza nella mia vita il Papa, è davvero un secondo padre di vita e di fede. Ebbene siamo arrivati nel parcheggio Gianicolo nei pressi di Piazza San Pietro alle 9.30. Giusto il tempo di guardarsi un po’ attorno e rimanere meravigliati da tanta bellezza e maestosità che è ora di mettersi in fila per i controlli ed entrare dal portone di bronzo a destra della basilica. Nel frattempo ho visto tanti miei amici e professori di cui mai avrei immaginato che sarebbero venuti. Per tutto il viaggio una gran pioggia, mentre a Roma un sole splendido! Alle 11.15 eravamo dentro, siamo saliti per il portone di bronzo, e passiamo varie stanze bellissime, enormi. Qua e là le guardie svizzere immobili. Ho riconosciuto le scale che il papa scende per arrivare in piazza per le messe, poi la sala dove all’inizio dell’anno riceve gli ambasciatori (splendida) e infine siamo arrivati. Ho cercato di andare piuttosto avanti, ma volevo stare vicino al corridoio centrale così sono rimasto un po’ indietro. È mezzogiorno, orario dell’udienza. Cala il silenzio, il cuore comincia a battere… Preparo la macchina fotografica, anche se i fotografi ufficiali ci hanno già distribuito i loro recapiti. Poi di foto non ne ho fate tante, volevo godermi bene il passaggio del papa senza pensare alle foto. Sono le 12.15: noi diciamo che sta facendo il “quarto d’ora accademico”. In fondo alla sale delle benedizioni si chiude una tenda, le guardie svizzere si dispongono, arriva la sicurezza e la tenda si riapre. Dietro c’è il Papa e dietro ancora altri prelati e P. George. Che emozione! Vederlo dal vivo! Dopo quel secondo di silenzio dall’emozione scoppia l’applauso di tutti noi (poco più di 1000). E lui avanza piano piano e all’applauso apre le braccia come per abbracciarci. Poi avanza e stringe la mano di qualche bambino (probabilmente figli dei docenti), poi avanti, passa vicino a me, e mi è sembrato di sentire realmente l’ombra di Pietro di cui si parla in Atti. Non ho altre parole. Un’emozione grandissima. Avanza sorridente, sente tanto affetto. Arriva alla sede e siede. Il nostro applauso è ora più forte, si rialza e ci abbraccia. Poi il saluto del rettore Prof. Gino Ferretti che non ringrazierò mai abbastanza per averci dato un’opportunità simile. Lo puoi trovare sull’Osservatore romano del 1 o 2 dicembre. Poi prende la parola il Papa. Sinceramente mi aspettavo un discorso più di circostanza, non pensavo avessimo tanto peso. Invece il Papa mi ha stupito, un discorso bellissimo! E ha parlato di una cosa che mi sta a cuore: per me l’università a volte è solo lezioni, studio ed esami. Con ciò tendo un po’ ad isolarmi tra i miei libri, non vivendo la comunione con gli altri. Adesso sto un po’ cambiando, ho trovato amici molto preziosi e spero di continuare in questo senso. Poi ha parlato di riforma: niente di più attuale! Mentre parlava mi guardavo un po’ attorno. Tutti attenti, tutti incuriositi, e poi tutti soddisfatti per le sue parole. Alla fine un mega applauso. Poi il papa ha salutato personalmente le varie autorità, tra cui un mio professore genio (tra i candidati al nobel, Rizzolatti) e ha ricevuto tra le altre cose l’immancabile Prosciutto di Parma. Poi tra gli applausi, le canzoni di un gruppo di Comunione e Liberazione e il coro “Be- ne- de-tto” e il Papa è passato di nuovo accanto a me stringendo mani a destra e a sinistra sorridendo. Io non sono riuscito, è passato poco oltre, ma non importa, sono felicissimo comunque. La gioia era davvero grande. Un mio amico (un furbino) di fianco a me ha chiamato Padre George il quale gli ha sorriso… L’udienza era finita, ma la gioia è ancora presente. Dopo abbiamo mangiato i panini, poi abbiamo fatto una visita e preghiera alle tombe di Pietro e dei Papi, poi giro in basilica. Mi sono soffermato su tutti gli angoli per ammirare le ricchezze di quel grandioso tempio. Poi comincia e piovere e noi dobbiamo già tornare a casa. Sono le 16.00. Il ritorno in pulmann, come all’andata è stato difficile perché non sono riuscito a chiudere occhio. Siamo arrivati a Parma alle 23.30 e subito a letto ringraziando il Signore per la grazia ricevuta. Tutti erano soddisfatti e felici. Puoi trovare forse qualche articolo sulla Gazzetta di Parma, che è il nostro maggiore giornale locale. Mi sono dilungato un po’, ma ci tenevo a scrivere ciò che per me è stato un momento bellissimo. Grazie, Buona domenica e buona festa dell’Immacolata! Marco

Raffaella ha detto...

Grazie Marco :-))

mariateresa ha detto...

grazie davvero, Marco. Spero che tu possa dormire due giorni per riprenderti.Anch'io l'ho visto da vicino, una volta, e c'era una donna pestifera che non faceva altro che sgomitarmi e pestarmi i piedi per passare davanti.Così ho detto a mia figlia che era lì "adesso le do una botta in testa". Mia figlia è diventata muffa in faccia perchè sa che ne sono capace, ma poi ha prevalso la pazienza cristiana e non l'ho fatto.
E' un uomo dolcissimo e mai l'avrei immaginato così minuto.
Che il Signore ce lo conservi.

euge ha detto...

parole sante mariateresa!

Un bentornato a Marco !
Buona Festa dell'Immacolata anche a te e a tutti gli amici di questo Blog!

Anonimo ha detto...

Sarebbe almeno cosa intelligente sapere cosa hanno detto i giornali sul sindaco e se le affermazioni fatte siano vere o meno.
Ma immagino che la verità a molti non importi per nulla, meglio un sano odio preconcetto contro il "diavolo" che si cela dietro certi giornali.
E poi ci si chiede perchè alcuni si allontanino da certi ambienti ....

Raffaella ha detto...

Ci sono tutti i link per leggere che cosa hanno detto i giornali.
Hai ragione: molta gente si allontana...dalla carta stampata!