venerdì 19 dicembre 2008

SANTA SEDE: PRECISAZIONE SU CONDANNA ALLE VIOLENZE CONTRO GLI OMOSESSUALI


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SANTA SEDE: PRECISAZIONE SU CONDANNA ALLE VIOLENZE CONTRO GLI OMOSESSUALI

Apprezzamento ma anche una precisazione sulla Dichiarazione su diritti umani, orientamento sessuale e identità di genere, presentata alla Assemblea generale delle Nazioni Unite il 18 dicembre 2008 su iniziativa della presidenza francese dell’Unione Europea. In una nota diffusa questa mattina dalla sala stampa vaticana si legge che “La Santa sede apprezza gli sforzi fatti” nella "Declaration on human rights, sexual orientation and gender identity" per “condannare ogni forma di violenza nei confronti di persone omosessuali, come pure per spingere gli Stati a prendere tutte le misure necessarie per metter fine a tutte le pene criminali contro di esse”. Ma subito dopo la Santa Sede aggiunge e precisa: “Allo stesso tempo, la Santa Sede osserva che la formulazione di questa Dichiarazione va ben aldilà dell’intento sopra indicato e da essa condiviso. In particolare, le categorie ‘orientamento sessuale’ e ‘identità di genere’, usate nel testo, non trovano riconoscimento o chiara e condivisa definizione nella legislazione internazionale.

Se esse dovessero essere prese in considerazione nella proclamazione e nella traduzione in pratica di diritti fondamentali, sarebbero causa di una seria incertezza giuridica, come pure verrebbero a minare la capacità degli Stati alla partecipazione a e alla messa in atto di nuove o già esistenti convenzioni e standard sui diritti umani”.

“Nonostante che la Dichiarazione giustamente condanni tutte le forme di violenza contro le persone omosessuali e affermi il dovere di proteggerle da esse – prosegue la nota vaticana -, il documento, considerato nella sua interezza, va aldilà di questo obiettivo e dà invece origine a incertezza delle leggi e mette in questione le norme esistenti sui diritti umani. La Santa Sede continua a sostenere che ogni segno di ingiusta discriminazione nei confronti delle persone omosessuali dev’essere evitato, e spinge gli Stati a metter fine alle pene criminali contro di esse”.

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Perfetto! La prossima volta si evitino interviste e si parli chiaro fin dall'inizio.
Si impari a prevenire le mosse dei giornalisti ed a non cadere nei tranelli. Coraggio...e' facile! Non occorre essere Maga Maghella :-)
Resto del parere che la presenza di donne in sala stampa potrebbe fare un gran bene alla Chiesa!
I giornaloni terranno conto di questa nota? Vediamo come essa verra' stravolta...
O forse verra' semplicemente ignorata?

Probabilmente si parlera' di passo indietro...
R.

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