venerdì 6 febbraio 2009

Shoah, Lefebvriani francesi: La Fraternità San Pio X condanna con fermezza ogni forma di odio nei confronti degli ebrei


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SHOAH: INTEGRALISTI CATTOLICI FRANCESI, NESSUN AMALGAMA CON WILLIAMSON

(ASCA-AFP) - Parigi, 6 fev

L'abate Regis de Cacqueray-Valmenier, leader degli integralisti cattolici francesi, rifiuta qualunque ''amalgama'' tra le posizioni della Fraternita' San Pio X e le frasi negazioniste di Monsignor Richard Williamson.
La revoca da parte di Papa Benedetto XVI della scomunica dei quattro vescovi integralisti della Fraternita' sacerdotale San Pio X e' stata accolta ''come un dono di pace e una fonte di gioia'', scrive in un comunicato l'abate de Cacqueray-Valmenier.
I quattro vescovi reintegrati sono il leader dell'insieme della Fraternita' sacerdotale Bernard Fellay, un altro francese, Bernard Tissier de Mallerais, l'argentino Alfonso de Gallerata e il britannico Richard Williamson, autore delle frasi negazioniste dell'esistenza delle camere a gas.
''Questa pace e questa gioia sono state macchiate dalle affermazioni negazioniste rilasciate, a titolo personale, da Monsignor Richard Williamson, le quali hanno sollevato un'emozione legittima e un'indignazione considerevole nel mondo intero'', aggiunge il superiore della Fraternita' San Pio X in Francia. Secondo l'abate, e' ''inaccettabile'' fare un ''amalgama'' tra queste frasi e le posizioni dei membri della Fraternita', che al contrario ''condanna con fermezza ogni forma di odio nei confronti degli ebrei, cosi' come ogni forma di odio nei confronti di altre razze, perche' tale odio e' contrario alla giustizia e alla carita'''.
La Fraternita', conclude, condanna tutti i crimini, i massacri e i genocidi, e in particolare quelli compiuti contro il popolo ebraico, perche' ''sono contrari al quinto comandamento di Dio e all'umanita'''.

© Copyright ASCA-AFP

4 commenti:

Anonimo ha detto...

E ancora...
Possibile che non si vogliano soppesare con lucidità le parole di Williamson.
Dopo aver lanciato l'accusa, quasi ogni voce si è allineata (comodità o interesse) dalla parte del più forte. Meno male che non tutti hanno la stessa pertinacia nel vedere il male in chi non l'ha mai intenzionalmente voluto.
Penso che la cattiva fede sia, a questo punto, l'unico giudizio.
Riporto una ragionevole voce fuori dal coretto unisono delle oche starnazzanti, mi consola vedere che esistono persone capaci di collegare il cervello all'anima.

venerdì 6 febbraio 2009
Michael Hoffman: lettera a Benedetto XVI sul caso Williamson

Al Papa Benedetto XVI
Città del Vaticano

mailto:benedictxvi@vatican.va

Vostra Santità

Non è vero che, in base alla dottrina del Concilio Vaticano II sulla Libertà Religiosa, il Vescovo Richard N. Williamson ha il diritto di esprimere il proprio pensiero e la propria opinione sull’argomento delle camere a gas di esecuzione di Auschwitz? Perché in questo caso la dottrina del Concilio sulla libertà è stata sospesa?

Il Suo Segretario di Stato ha reso la fede nella “Shoah” una norma per conservare la propria carica nella Chiesa. Il misticismo rabbinico della “Shoah” è diventato un dogma della Chiesa Cattolica Romana?

In caso affermativo, su quali basi bibliche, patristiche e teologiche viene ora rigettato l’ammonimento dell’Apostolo Paolo nella lettera a Tito, 1:14?[1]

I cattolici non hanno dunque più il diritto di dubitare o di discutere di argomenti riguardanti la storia secolare? Il Magistero della Chiesa dichiara quindi la veridicità indubitabile della cifra dei sei milioni di persone ebree decedute, e l’esistenza indubitabile di un’operazione di sterminio a Auschwitz-Birkenau, condotta per mezzo di camere a gas tossico?

E’ consapevole dell’estensione fino a cui la Crocifissione di Cristo è stata sostituita da Auschwitz quale evento ontologico centrale della storia occidentale? Vuole essere complice degli effetti disastrosi che continuano ad aumentare a causa di questo disprezzo di Gesù e di questa deificazione dell’uomo?

Credo fermamente nella libertà di parola per il Vescovo Williamson. Sono profondamente turbato dal Suo tentativo di soppressione dei suoi diritti in questa materia. Sembra che, sotto il Suo pontificato, gettare dubbi su un’ipotesi riguardante la storia secolare sia ora de facto un’eresia. Non riesco a trovare un fondamento, nella Scrittura o nella Tradizione cattolica, per questa innovazione.

La esorto anche a utilizzare in modo compassionevole la propria influenza per sollecitare l’immediata liberazione del chimico Germar Rudolf, imprigionato da più di un anno in Germania per aver scritto libri eruditi (http://www.vho.org/dl/ENG/loth.pdf ) sugli aspetti tecnici e scientifici delle presunte camere a gas omicide. La sua sofferenza, e quella della sua giovane famiglia, non deve essere ignorata o liquidata. Egli merita misericordia. Non ha commesso nessun crimine. La sua perdurante incarcerazione in Germania è uno scandalo e una vergogna per la quale la cancelliera tedesca Angela Merkel porta una grave responsabilità.

Distinti saluti,

Michael Hoffman

Idaho, USA

mailto:hoffman@revisionisthistory.org
[1] “Per la qual cosa redarguiscili recisamente, perché si risanino nella fede, non dando retta a favole giudaiche e a precetti d’uomini che voltan le spalle alla verità”.
Fonte: http://andreacarancini.blogspot.com

Anonimo ha detto...

Volevo chiedere alla redazione se ha compreso il testo dell'intervento, se sa di Michael Hoffman, e se condivide.
Grazie.

Raffaella ha detto...

No

Anonimo ha detto...

Io condivido perfettamente la posizione di Michael Hoffman, anche se, mi perdonerete, non so chi sia.
Posso tuttavia affermare da quanto letto che si tratta di una persona che non si lascia trasportare da facili passioni suscitate dai media e che davvero usa la propria testa. Eppure è facile. Basta ragionare. La verità non usa la forza, come si fa sistematicamente, quando si toccano certi argomenti in modo non omologato.Inoltre è possibilearguire dal suo cognome che si tratta il sig. Hoffman ha origini ebraiche, per cui non si può certo accusarlo di essere antisemita. Di una cosa sola lo si può accusare di usare la testa per davvero ed autonomamente, cosa che di questi tempi sembra essere l'unico reato veramente grave. Probabilmente questo mio commento verrà attaccato ma non importa è così che vanno oggi le cose.